F1 | Hamilton boccia una soluzione proposta dalla FIA e spiega: “Nessuno chiede di accorciare le maratone”

Lewis Hamilton ha bocciato una soluzione proposta dalla FIA per evitare problemi fisici ai piloti legati al caldo.

Uno dei temi degli ultimi anni è stato quello relativo alle condizioni estreme in cui si tengono diverse gare. Gli esempi più lampanti sono sicuramente Qatar e Singapore, weekend durante i quali i piloti arrivano stremati al traguardo viste le alte temperature e i livelli di umidità tutt’altro che nella norma. Per questo la FIA ha proposto diverse soluzioni per cercare di arginare il problema, ricevendo però la bocciatura da parte di alcuni protagonisti come Lewis Hamilton o Esteban Ocon.

Di recente, la Federazione ha infatti progettato un nuovo giubbotto refrigerante, con un design innovativo che dovrebbe aiutare i piloti a sopportare il caldo estremo. Questo tipo di soluzione deve essere usato quando il termometro supera i trentuno gradi, pena l’obbligo di dover introdurre una zavorra di cinque chili sulla vettura.

Durante i test in Bahrain, però, Esteban Ocon si era però detto tutt’altro che contento della soluzione proposta dalla FIA. Secondo il pilota della Haas, infatti, il design attuale sarebbe scomodo da indossare e andrebbe rivisto per renderlo adatto agli abitacoli attuali.

Nuova bocciatura per la soluzione FIA

Di recente anche Lewis Hamilton si è espresso sul tema, seppur dando motivazioni rispetto al suo collega. “In tutta la mia carriera ho corso solo due volte in condizioni estreme. Nel mio primo anno, in Malesia non funzionava il sistema per bere e sono arrivato disidratato alla fine della gara. E anche Singapore lo scorso anno è stata abbastanza dura. Ma mi piace. Dobbiamo essere sempre al top della forma come atleti. Bisogna fare fatica”, ha dichiarato il pilota della Ferrari.

“Cerco sempre di capire cosa posso fare per migliorare nella preparazione fisica, come posso essere idratato al punto giusto e tutto questo genere di cose. Fa parte di questo sport. Capisco che la fatica fisica è tanta e nessuno vuole svenire durante una gara come successo in Qatar. Avere questo tipo di soluzioni tecnologiche è utile ma personalmente preferisco non usarle. La Formula 1 è uno sport estremo. I maratoneti che arrivano stremati al traguardo non chiedono di accorciare la gara. Fa parte dello sport”, ha poi aggiunto Hamilton.

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Fonte dell’immagine usata come copertina dell’articolo: F1inGenerale

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