F1 GP Bahrain | Pirelli, il venerdì di Sakhir mette in risalto la forza della McLaren

F1 GP Bahrain – Prima giornata di libere dominata da McLaren in Bahrain, con Lando Norris e Oscar Piastri protagonisti

Apr 12, 2025 - 08:40
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F1 GP Bahrain | Pirelli, il venerdì di Sakhir mette in risalto la forza della McLaren

F1 GP Bahrain – Prima giornata di libere dominata da McLaren in Bahrain, con Lando Norris e Oscar Piastri protagonisti nella sessione serale, la più rilevante del programma in ottica qualifiche e gara.

Sul tracciato di Sakhir, il team britannico ha messo in mostra un ottimo bilanciamento e una competitività evidente con entrambi i piloti in grado di infrangere il muro dell’1’31”. Piastri ha stampato un riferimento di 1’30″505, seguito da Norris con un 1’30″659, a conferma delle ottime sensazioni già emerse nel turno inaugurale del pomeriggio, dove lo stesso Norris aveva fermato il cronometro su 1’33″204, tempo più rapido della sessione. Un risultato che consolida le ambizioni della scuderia diretta da Zak Brown e Andrea Stella, apparsa subito a proprio agio sul tracciato del Golfo.

Analisi delle mescole e tendenze del venerdì

Diversamente dalla passata edizione, quando la mescola più dura (C1) era rimasta inutilizzata, quest’anno il suo impiego è stato piuttosto esteso: sette team hanno infatti scelto di montarla su entrambe le monoposto, con Red Bull, Haas e Williams uniche eccezioni. Nel bilancio totale della giornata sono stati completati 948 giri, distribuiti tra le tre specifiche messe a disposizione da Pirelli: 184 giri con la C1 (19,41%), 355 con la C2 (37,45%) e 409 con la C3 (43,14%). Un dato che suggerisce la volontà da parte delle squadre di esplorare il comportamento delle diverse gomme in vista di una gara che si preannuncia strategicamente articolata.

Simone Berra (Pirelli): “Degrado termico elevato, possibili due soste”

Il responsabile tecnico di Pirelli, Simone Berra, ha tracciato un quadro dettagliato delle condizioni riscontrate nel corso della giornata, sottolineando le differenze rispetto ai test pre-stagionali e l’impatto delle alte temperature.

“Come sempre accade nei weekend in notturna, non tutte le sessioni sono utili per trarre conclusioni definitive. FP2 ha fornito indicazioni preziose in vista delle prossime giornate”, ha spiegato. Nonostante le squadre disponessero già di un ampio volume di dati, le condizioni ambientali sono cambiate drasticamente: “Oggi, alle 18, la pista ha toccato i 38 gradi, ben lontani dai 19 registrati nei test alla stessa ora. Ciò ha inciso sul comportamento dei pneumatici, che hanno mostrato un degrado termico significativo, non solo al posteriore, ma in alcuni casi anche sull’asse anteriore”.

Berra ha inoltre evidenziato come la corsa di domenica possa prevedere due pit-stop: “Non avremo una situazione simile a Suzuka, nonostante le stesse mescole. La natura del tracciato e il clima rendono probabile una gara su due soste, con tutte e tre le specifiche potenzialmente protagoniste. L’utilizzo già esteso della C1 lo conferma. Nessun problema invece sul fronte dell’usura: l’abrasione del battistrada si è mantenuta bassa”.

Con il quadro tecnico in continua evoluzione e le gerarchie ancora in fase di definizione, sarà la giornata di sabato a chiarire le forze in campo. Ma la McLaren, intanto, si gode un inizio di weekend incoraggiante.