F1, Ferrari: Hamilton è un investimento che non può fallire

Hamilton soffre, due parole che la Ferrari sta cercando di cancellare. A Jeddah la Rossa ha offerto timidi segnali di ripresa, ma le performance del sette volte campione le mondo di F1 iniziano a destare qualche preoccupazione. Il campione inglese ha mostrato difficoltà sia sul giro secco che sulla distanza dei 300 km, con tanta […]

Apr 23, 2025 - 08:40
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F1, Ferrari: Hamilton è un investimento che non può fallire

Hamilton soffre, due parole che la Ferrari sta cercando di cancellare. A Jeddah la Rossa ha offerto timidi segnali di ripresa, ma le performance del sette volte campione le mondo di F1 iniziano a destare qualche preoccupazione. Il campione inglese ha mostrato difficoltà sia sul giro secco che sulla distanza dei 300 km, con tanta benzina a bordo, apparendo più passeggero che protagonista della sua SF-25.

Lewis e il progresso atteso

Abbiamo già spiegato in diversi approfondimenti tecnici che il progetto 677 è tutto fuorché una monoposto nata bene. Il team attorno a Charles Leclerc ha assecondato le richieste del pilota monegasco attraverso una configurazione estrema, performante e congeniale al suo stile di guida. Viceversa, Lewis non è ancora riuscito a trovare il bandolo della matassa. La SF-25 non gli restituisce quella fiducia necessaria per potersi esprimere al meglio, e di conseguenza le prestazioni stentano a emergere.

È evidente come Lewis sia proprio colui che potrebbe trarre maggior beneficio dal processo evolutivo e correttivo della vettura. L’obiettivo del team è rendere la monoposto italiana più neutra, docile e sensibile alle regolazioni. Dopo la squalifica rimediata in Cina per eccessiva usura del plank, i setup adottati dagli ingegneri di Maranello non potevano prescindere dalla necessità di evitare in ogni modo un’altra esclusione.

Ferrari F1 Hamilton
Lewis Hamilton in azione con la SF-25 nel Gran Premio della Cina 2025

Nella Formula 1 moderna, un millimetro o un chilogrammo possono fare tutta la differenza del mondo. In tutta onestà, dopo il clamore mediatico che ha accompagnato l’arrivo dell’asso originario di Stevenage, pochi avevano messo in conto un inizio così stentato da parte del super talento di Stevenage, nonostante l’ottima affermazione nella Sprint Race a Shanghai conquistano l’unica vittoria e annessa pole.

Il Cavallino Rampante obbligato a sostenere il suo grande investimento

Lo stesso Lewis non ha fatto certo mistero della sua grande delusione. Non ha cercato scuse dopo la prestazione sottotono di Jeddah. Se il suo compagno di squadra, con lo stesso materiale tecnico, è riuscito a salire meritatamente sul podio a soli otto secondi dal vincitore, allora bisogna avere l’umiltà di mettersi in discussione. Hamilton lo ha fatto, consapevole che un periodo di adattamento fosse inevitabile.

Questo considerando che ogni scuderia adotta metodi e procedure differenti. Il problema è che la SF-25 non lo ha aiutato nel suo percorso iniziale. Ma lui non cerca di giustificarsi: perché dovremmo farlo noi? La certezza è che la storica scuderia modenese lo sosterrà in ogni modo, affinché possa superare questa fase di difficoltà. Il team di Maranello lo ha confermato per bocca di Frederic Vasseur.

Ferrari F1 Hamilton
Lewis Hamilton (Ferrari) saluta il pubblico della Rossa a Jeddah

In altre parole, sarà profuso il massimo impegno per permettere a Lewis di esprimere il suo potenziale con continuità. In molti hanno scommesso sull’effetto rigenerante che poteva avere il passaggio in Ferrari del britannico, in quello che potrebbe essere l’ultimo capitolo della sua longeva carriera. Secondo quanto appreso dalla nostra redazione, il campione britannico si è messo in gioco con lo spirito di chi sa di dover ripartire da zero.

Del resto, Lewis, è il primo a sapere che l’acqua passata non macina più. Non si può vivere di rendita, soprattutto a Maranello, dove diversi pluri campioni del mondo non sono riusciti ad arricchire il palmarès del Cavallino Rampante. Alcuni esempi? Alain Prost,, Fernando Alonso e Sebastian Vettel. Pulito che raggiunto il sogno di una carriera si sono scontrati con la dura realtà italiana che troppo spesso non perdona.

I risultati oltre il marketing

Occorre cambiare passo e alla svelta. Lewis ha già iniziato a farlo, sacrificando parte dei suoi impegni promozionali e personali per calarsi pienamente nella quotidianità lavorativa, assieme ai suoi ingegneri. Hamilton non intende limitarsi a una presenza scenica, in quanto leggenda vivente della massima categoria. Ecco perché in questa settimana farà tanta presenza in via Abetone Inferiore 4. Più del previsto.

Allo stesso tempo, il suo ingaggio rappresenta la prima vera scelta fortemente voluta dall’attuale presidenza della scuderia italiana. In tal senso, non possiamo dimenticare che il campione inglese è un chiaro investimento che non può fallire, perché un eventuale flop in questa campagna agonistica, inevitabilmente, finirebbe per mettere in discussione anche la visione e le capacità di chi oggi guida la rossa.

Ferrari F1 Hamilton
il vis a vis tra John Elkann e Lewis Hamilton nella giornata dell’insediamento del britannico a Maranello

Il marketing legato al “sodalizio del secolo” va alimentato con i risultati in pista, però. Altrimenti l’intera operazione rischia di trasformarsi in un perfetto boomerang, tanto rumoroso quanto dannoso per la squadra di Maranello. Ferrari non può permettersi di sbagliare questo colpo e anche per questo farà di tutto per difendere, a spada tratta, il capitale e patrimonio investito.

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat 

Immagini: Scuderia Ferrari- F1TV