F1 | Dall’Inghilterra – Crisi FIA: Ben Sulayem sotto accusa, possibili azioni legali

Crisi in arrivo per FIA e Ben Sulayem che sono nel mirino di alcuni organi di stampa inglesi, con un’accusa pesante che porterebbe ad azioni legali.

L’ultimo anno di mandato di Mohamed Ben Sulayem si preannuncia più burrascoso che mai. Con le elezioni in programma nel 2025, il lavoro dell’attuale presidente è estremamente complesso, con molti che lo accusano di aver fallito in modo evidente. Tra questi ci sono alcuni organi di stampa inglese, che stanno formalizzando un’accusa nei confronti di Ben Sulayem e potrebbe sfociare in azioni legali, peggiorando la crisi FIA.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso potrebbe essere legata all’ultimo WMSC, dove c’è stata l’esclusione di membri chiave. Inoltre, molti organi di stampa si sono lamentati di un mancato adempimento alle sue promesse elettorali. David Richards, presidente di Motorsport UK, ha annunciato la possibilità di un’azione legale contro la FIA, denunciando un presunto “ordine di silenzio” imposto ai membri per limitare la trasparenza nelle discussioni interne.

Richards e altri funzionari, tra cui il vicepresidente sportivo Robert Reid, sono stati esclusi dal WMSC perché non firmatari di un nuovo accordo di riservatezza. In una lettera indirizzata ai membri di Motorsport UK, Richards ha espresso il suo disappunto per la gestione della FIA sotto la leadership di Ben Sulayem.

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Prima del suo mandato, Richards ha sostenuto Sulayem nelle elezioni del 2021, perché aveva promesso di essere un presidente non interventista. Inoltre, l’attuale presidente aveva detto che ci sarebbe stata una gestione delegata a un CEO capace e una governance trasparente. Tuttavia, Richards ha dichiarato quanto segue:

“Mi dispiace dire che negli ultimi tre anni c’è stato un evidente fallimento nel rispettare queste promesse. La situazione è addirittura peggiorata. Ci sono numerose segnalazioni sui media che confermano come molti alti funzionari della FIA e volontari siano stati licenziati o abbiano rassegnato le dimissioni in circostanze poco chiare.”

Ha poi denunciato la limitazione dell’autonomia dei Comitati di Audit ed Etica e l’uso del voto elettronico per evitare discussioni approfondite in seno al World Motor Sport Council. “Il nostro rappresentante britannico – prosegue Richards – che aveva sollevato alcune questioni, è stato rimosso insieme al presidente del Comitato di Audit. Sono state adottate diverse strategie per limitare il normale funzionamento del World Motor Sport Council, in particolare l’uso del voto elettronico, che impedisce discussioni e dibattiti essenziali su temi chiave.”

La minaccia di un’azione legale contro FIA e Ben Sulayem

“Molto deludente – ammette Richards – dover segnalare che non abbiamo ancora ricevuto una risposta a queste domande né a quella fondamentale che ho sollevato. Dov’è che negli Statuti della FIA è previsto che un membro eletto possa essere escluso da una riunione?”

Con delle parole decise e quasi con il coltello tra i denti, Richards ha intimato la FIA a rispondere delle sue azioni. Un compito molto importante, visto che quest’anno si terranno le elezioni del nuovo presidente.

“Abbiamo informato la FIA che, se non risponderà alle questioni che abbiamo sollevato, procederemo con ulteriori azioni legali. Quest’anno il presidente della FIA verrà rieletto o sostituito. Ora è più importante che mai ricordare alla FIA le proprie responsabilità e continuare a chiedere trasparenza e correttezza a nome dello sport e dei suoi membri in tutto il mondo. Questo è ciò che intendo fare”.

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