F1 | Aston Martin-Verstappen, Horner minimizza le voci d’addio sull’olandese

Nelle scorse settimane hanno fatto discutere i rumors usciti sulla stampa inglese, in particolar modo sul Daily Mail, relativi all’offensiva dell’Aston Martin nei confronti di Max Verstappen. La squadra inglese vorrebbe arrivare al campione del mondo in carica, alla quarta stagione consecutiva con il numero 1 sul muso della sua Red Bull,  mettendo sul piatto la cifra monstre di un miliardo di sterline per portarlo a Silverstone a partire dalla prossima stagione.

Un’azione che andrebbe ulteriore a plasmare un vero e proprio dream team che vede a capo del progetto tecnico il Genio Adrian Newey, da marzo ufficialmente a servizio della squadra di Lawrence Stroll.

F1 | La stampa inglese: Aston Martin pronta a fare follie per Verstappen

Su un eventuale addio dell’olandese dalla scuderia di Milton Keynes, il cui rapporto da contratto scadrà a fine 2028, ne ha discusso Chris Horner con il team principal della Red Bull che ha negato questo scenario. Anzi il manager inglese ha sottolineato come non abbia mai avvertito nella scorsa stagione qualsiasi tipo di segnale che potesse essere collegato a un allontanamento di Max dalla squadra anglo-austriaca, con la quale si è affermato ad altissimi livelli in Formula 1.

“In nessun momento l’ho temuto – ha dichiarato Horner, intervistato dal sito del Festival di Goodwood – Max ha un rapporto molto aperto con la squadra e, naturalmente, si discute apertamente, come in ogni forma di collaborazione. Ha chiarito molto bene qual è la sua posizione nei confronti della squadra. E, naturalmente, si discute sempre a porte chiuse. È un’operazione normale”.

Horner, continuando con il proprio discorso, ha aggiunto: “Ogni squadra mostrerà interesse per lui perché è un talento eccezionale che tutti conosciamo, quindi si può solo immaginare che sia in cima alla lista di tutte le squadre. C’è stato molto rumore. E di solito, quando il rumore è così pubblico, tende a essere ingigantito. Le cose serie di solito si fanno dietro le quinte, non attraverso i media”.