F-35, gas e petrolio, ecco come Trump manovra i dazi in India e non solo

Alla Casa Bianca Trump annuncia ufficialmente dazi reciproci. Dopo il bilatelare con Modi, il presidente Usa ha dichiarato che i paesi hanno raggiunto un accordo che include l'importazione da parte dell'India di più petrolio e gas dagli Stati Uniti per ridurre il deficit commerciale tra i due paesi

Feb 14, 2025 - 13:23
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F-35, gas e petrolio, ecco come Trump manovra i dazi in India e non solo

Alla Casa Bianca Trump annuncia ufficialmente dazi reciproci. Dopo il bilatelare con Modi, il presidente Usa ha dichiarato che i paesi hanno raggiunto un accordo che include l’importazione da parte dell’India di più petrolio e gas dagli Stati Uniti per ridurre il deficit commerciale tra i due paesi

“Oggi è il grande giorno: dazi reciproci”. Lo ha scritto ieri il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul suo profilo Truth Social, al suono dello slogan “Make America Great Again”.

L’inquilino della Casa Bianca ha annunciato ufficialmente che il Paese imporrà dazi reciproci nei confronti delle nazioni che hanno in vigore tariffe sui beni di produzione Usa. Parlando nello Studio Ovale, Trump ha spiegato che “chi ci tassa sarà tassato allo stesso modo, in maniera assolutamente reciproca”.

Le tariffe “recipriche” colpiranno infatti i paesi che hanno trattato ingiustamente le importazioni dagli Stati Uniti, secondo l’amministrazione americano. Pertanto tra gli obiettivi delle misure rientrano l’Unione Europea, l’India, ma anche il Giappone.

Secondo Axios, il presidente Usa minaccia un attacco storico alle norme commerciali globali per affrontare ciò che Trump ha ritenuto squilibri ingiusti, ma lascia anche spazio alla Casa Bianca per concludere accordi che potrebbero in ultima analisi scongiurare le tariffe.

Difatti il presidente Trump ha incontrato il premier indiano Narendra Modi durante la sua visita negli Stati Uniti. Nella conferenza stampa Trump ha annunciato l’avvio delle trattative per ridurre il deficit commerciale con Nuova Delhi. Il faccia a faccia ha portato quindi all’accordo per un incremento nelle vendite di petrolio e gas statunitensi all’India oltre che all’aumento delle forniture militari. Secondo Trump l’India potrebbe entrare nel club dei paesi partner del programma F-35.

Tutti i dettagli.

LE MOSSE GIÀ ANNUNCIATE DA TRUMP SUI DAZI

Dall’inizio del suo secondo mandato, il presidente Trump ha minacciato e annunciato al contempo l’introduzione di dazi commerciali.

Da principio ha ottenuto delle concessioni annunciando tariffe, tra cui il rinvio fino al 5 marzo della possibile adozione di una nuova tariffa del 25% sia su Canada che su Messico, quando i paesi hanno concordato di rafforzare gli sforzi per scoraggiare l’immigrazione illegale e il contrabbando di fentanyl.

Lunedì Trump ha ordinato una tariffa fissa del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio, ponendo fine alle esenzioni per l’acciaio per i principali paesi importatori e aumentando una precedente aliquota del 10% per l’alluminio.

DAZI RECIPROCI IN ARRIVO IL 2 APRILE

Adesso però il presidente degli Stati Uniti torna a insistere sulle tariffe.

Ieri Trump ha firmato un ordine con cui richiede all’Office of the US Trade Representative (USTR) e al Segretario al Commercio designato Howard Lutnick di elaborare rapidamente delle raccomandazioni, con l’Office of Management and Budget che dovrebbe presentare un rapporto sull’impatto fiscale entro 180 giorni, possibilmente dopo che le prime imposte saranno già state imposte.

Presente nello Studio Ovale, Lutnick ha affermato che le prime tariffe reciproche potrebbero arrivare già il 2 aprile.

“Se eliminano le tariffe, i prezzi per gli americani scendono, la nostra produzione aumenta e i nostri costi diminuiscono”, ha affermato Lutnick. “Ricorda, è una strada a doppio senso, ecco perché si chiama reciproca”.

Tuttavia, al momento non sono emersi dettagli su quali paesi saranno soggetti ai dazi o se saranno limitati a prodotti specifici.

LE NAZIONI ESPORTATRICI INDIVIDUATE CON TARIFFE PUNITIVE

“L’America gestisce il suo deficit commerciale pernicioso di oltre un trilione di dollari”, ha affermato alla Cnn il consigliere commerciale della Casa Bianca Peter Navarro, “perché le principali nazioni esportatrici del mondo attaccano i nostri mercati con tariffe punitive e barriere non tariffarie ancora più punitive”.

Una scheda informativa della Casa Bianca ha identificato una manciata di esempi. Il documento ha anche citato la tariffa del 39% dell’India sui prodotti agricoli rispetto al 5% degli Stati Uniti e i divieti dell’Ue sui molluschi provenienti da 48 stati, che ha affermato hanno contribuito all’importazione annuale di 236 milioni di dollari in più di molluschi da parte dell’America rispetto a quanto ne rispedisce nel continente.

IL PRESIDENTE USA CONTRO L’IVA EUROPEA

Allo stesso tempo, il presidente degli Stati Uniti si è scagliato contro l’Unione europea, descrivendo l’alleato di lunga data di Washington come “molto cattivo”. Trump ha criticato il blocco dei 27 per il suo regime di imposta sul valore aggiunto (Iva), la tassa sui servizi digitali e gli sforzi per limitare le aziende tecnologiche americane nei tribunali.

“Un esempio lampante”, ha aggiunto Navarro, “è l’imposta sul valore aggiunto dell’Ue, che quasi triplica l’aliquota tariffaria dell’Ue sulle esportazioni americane, anche se sovvenziona pesantemente le esportazioni dell’Ue”.

“L’Unione Europea è stata molto dura con le nostre aziende”, ha dichiarato Trump. “Hanno fatto causa ad Apple, hanno fatto causa a Google, hanno fatto causa a Facebook, hanno fatto causa a molte altre aziende e sono aziende americane… il sistema giudiziario lì non è molto buono con le nostre aziende”.

NEL MIRINO DI TRUMP L’INDIA: IL MAHARAJA DEI DAZI

Ma l’Unione europea non è l’unica nel mirino delle tariffe dell’amministrazione Trump.

Come riporta il New York Post, un funzionario della Casa Bianca ha detto ai giornalisti che gli Stati Uniti prenderanno di mira in modo particolare l’India, definita “il maharaja delle tariffe”, così come l’imposta sul valore aggiunto (IVA) dell’Unione Europea, pari in media al 21,8%, che “funziona efficacemente come una tariffa”, e il Giappone, che il funzionario ha affermato avere forti barriere non tariffarie alle importazioni statunitensi.

Trump ha anche criticato Nuova Delhi per le sue tariffe elevate e ha annunciato misure per aumentare le vendite di petrolio, gas e difesa degli Stati Uniti all’India con l’obiettivo di ridurre il deficit, che ha superato i 35 miliardi di dollari l’anno scorso, rileva il Financial Times.

Ma su questo ci si può venire incontro. Ieri il primo ministro indiano Narendra Modi, che ha incontrato Trump alla Casa Bianca, ha affermato in una conferenza stampa congiunta che il suo paese avrebbe lavorato con gli Stati Uniti per “concludere molto presto un accordo commerciale reciprocamente vantaggioso”. Modi ha aggiunto che i due paesi si erano prefissati l’obiettivo di più che raddoppiare il loro commercio a 500 miliardi di dollari.

IMPORTAZIONE DI GAS E PETROLIO DA NEW DELHI, INSIEME AGLI F-35

Nella conferenza stampa congiunta, da parte sua Trump ha proclamato che i paesi hanno raggiunto un accordo che include l’importazione da parte dell’India di più petrolio e gas dagli Stati Uniti per ridurre il deficit commerciale tra i due paesi.

Non solo, gli Stati Uniti aumenteranno le vendite militari all’India a partire dal 2025 e alla fine forniranno i caccia F-35, ha dichiarato il presidente Trump. “Aumenteremo le vendite militari all’India di molti miliardi di dollari. Stiamo anche spianando la strada per fornire all’India i caccia stealth F-35”, ha annunciato ai giornalisti.

Come ricorda Reuters, le vendite militari straniere come quelle dell’F-35 sono considerate accordi da governo-governo in cui il Pentagono funge da intermediario tra l’appaltatore della difesa e un governo straniero. L’India ha accettato di acquistare più di 20 miliardi di dollari di prodotti di difesa statunitensi dal 2008. L’anno scorso, l’India ha accettato di acquistare 31 droni MQ-9B SeaGuardian e SkyGuardian dopo deliberazioni durate più di sei anni.

Dunque ora New Delhi potrebbe iniziare ufficialmente il percorso di acquisto degli F-35, i cacciabombardieri più costosi al mondo, per allontanare lo spettro dei dazi minacciati da Trump.