Eutelsat alla carica con OneWeb per scavalcare Starlink in Ucraina e in Italia
Eutelsat, concorrente francese di Starlink, ha visto triplicare il valore delle sue azioni grazie alla sua rete satellitare Oneweb vista come papabile successore del sistema Starlink di Elon Musk mentre Trump interrompe gli aiuti militari all'Ucraina

Eutelsat, concorrente francese di Starlink, ha visto triplicare il valore delle sue azioni grazie alla sua rete satellitare Oneweb vista come papabile successore del sistema Starlink di Elon Musk mentre Trump interrompe gli aiuti militari all’Ucraina
Le azioni di Eutelsat, rivale europeo di Starlink, salgono alle stelle sulla notizia delle trattative con l’Ue per potenziare l’Internet satellitare in Ucraina grazie al suo sistema OneWeb.
Da inizio settimana si sono accesi i riflettori sul titolo dell’operatore satellitare francese dopo l’intenso colloquio tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha gettato dubbi sul futuro di Starlink in Ucraina. Trump ha discusso i suoi prossimi passi nella crisi con l’Ucraina e ha indicato la sospensione degli aiuti militari statunitensi.
Oltre che sull’equipaggiamento militare americano, l’esercito ucraino fa anche molto affidamento sul sistema Internet satellitare Starlink di SpaceX di Elon Musk, con circa 42.000 terminali Starlink in funzione in tutto il paese a partire dall’anno scorso.
Sebbene il miliardario Elon Musk, stretto consigliere del presidente Donald Trump, abbia negato un articolo della Reuters di fine febbraio secondo cui i funzionari statunitensi avrebbero discusso di tagliare fuori Starlink da Kiev se avesse rifiutato un accordo sui minerali con Washington, Kiev e l’Ue hanno iniziato a considerare alternative al servizio americano.
Un portavoce della commissione europea ha dichiarato al Financial Times che stava esplorando “possibili alternative a Starlink in Ucraina”.
Ed ecco che entra in gioco la società francese Eutelsat, individuata come papabile sostituta del sistema Starlink di Elon Musk.
“Stiamo discutendo con l’Ue su come possiamo contribuire a migliorare gli sforzi in Ucraina”, ha affermato a Reuters un portavoce di Eutelsat, aggiungendo che la società ha anche una capacità satellitare geostazionaria (Geo) adatta ad alcune applicazioni lì. Secondo quanto riferito, Bruxelles aveva già parlato con l’Ucraina della rete Govsatcom come possibile alternativa a Starlink.
Intanto, Eutelsat si contende (con Starlink) un contratto per le telecomunicazioni sicure nel nostro paese, secondo alcune fonti citate oggi da Reuters.
Tutti i dettagli.
IN ORBITA LE AZIONI DELL’OPERATORE SATELLITARE EUROPEO
Performance stellare alla Borsa di Parigi per Eutelsat dove ieri ha messo a segno un guadagno dell’86% che si va ad aggiungere al +39% della chiusura di lunedì. Le azioni del gruppo satellitare francese hanno più che triplicato il loro valore negli ultimi due giorni, aggiungendo oltre 1 miliardo di euro alla loro capitalizzazione di mercato. Il titolo, che oggi scambia a 5,3 euro, si trova ai massimi degli ultimi tre mesi e vanta un rialzo sui base settimanale del 179% e mensile del 114%. Da inizio anno fa segnare un +60% circa dopo aver perso molto nel 2024.
EUTELSAT PRONTA A SOSTITUIRE STARLINK IN UCRAINA
A scatenare gli acquisti sulle azioni di Eutelsat c’è la scommessa degli investitori che il concorrente europeo potrebbe sostituire la società di Elon Musk, evidenzia il Ft.
Sempre al Financial Times Eutelsat ha dichiarato di “collaborare attivamente con le istituzioni europee e i partner commerciali”, aggiungendo di disporre di apparecchiature che potrebbero essere “dispiegate rapidamente in Ucraina per collegare le missioni e le infrastrutture più critiche”.
“Abbiamo distribuito e continuiamo a gestire centinaia di terminali in Ucraina e nel Mar Nero, rafforzando l’impegno dell’Europa per la resilienza digitale dell’Ucraina”, ha affermato un portavoce di Eutelsat in una dichiarazione a Reuters nel pomeriggio di lunedì.
EUTELSAT VS STARLINK: NUMERI…
Ma Eutelsat è davvero in grado di sostituire Starlink in Ucraina (e non solo)?
Ad oggi Eutelsat gestisce 35 satelliti geostazionari, che orbitano a 35.000 km sopra la Terra, e circa 630 satelliti in orbita terrestre bassa della costellazione OneWeb, acquisita nel 2023, che orbitano a circa 1200 km sopra la Terra. Eutelsat afferma che per gli utenti in Europa offre le stesse capacità di Starlink in termini di copertura e latenza, riporta Reuters.
I satelliti in orbita terrestre bassa di OneWeb sono gli stessi di Starlink di SpaceX, la cui costellazione di circa 7.000 satelliti fornisce accesso a Internet in 125 paesi.
E PRESTAZIONI A CONFRONTO
Ad oggi OneWeb è la seconda costellazione Leo più grande al mondo dopo Starlink di SpaceX, nonostante sia meno di un decimo delle sue dimensioni.
Come spiega l’esperto del Cesi Emmanuele Panero, “la stessa garantisce servizi SatCom con velocità di150 megabit al secondo in download e 20 megabit al secondo in upload, mantenendo una latenza inferiore ai 70 millisecondi. Starlink, di SpaceX, primeggia infine con una costellazione dieci volte superiore, che a gennaio 2025 include 6.912 satelliti in LEO, di cui 6.874 attivi, mentre il lancio di ulteriori 12.000 è già stato pianificato nell’ottica di perseguire l’ambizioso obiettivo di 42.000 satelliti totali in orizzonte 2040. In grado di garantire una copertura globale, Starlink offre velocità in download tra i 40 ed i 220 megabit al secondo, in upload tra gli 8 ed i 25 megabit al secondo ed ha una latenza tra i 20 ed i 60 millisecondi”.
Dunque in termini di latenza e scalabilità Starlink è in vantaggio.
IL SUCCESSO DEL PRIMO TEST CON CONNESSIONE 5G PER EUTELSAT
Nel frattempo, già a fine febbraio Eutelsat aveva registrato un balzo alla Borsa di Parigi grazie al successo del primo test di connessione non-terrestre alla rete 5G con l’utilizzo di satelliti in orbita bassa OneWeb.
Come spiega l’operatore satellitare un comunicato, “i test aprono la strada all’implementazione dello standard 5G Ntn, che si tradurrà in una futura interoperabilità satellitare e terrestre all’interno di un vasto ecosistema, riducendo i costi di accesso e consentendo l’uso della banda larga satellitare per i dispositivi 5G in tutto il mondo”.
Con l’integrazione degli standard 5G, “tutte le costellazioni satellitari compatibili integreranno naturalmente e perfettamente le reti terrestri, consentendo una connettività veramente ubiqua, con economie di scala e aprendo nuovi mercati per gli smartphone, l’industria automobilistica e l’Internet delle cose”, ha precisato la società, sottolineando che “Eutelsat diventa il primo operatore satellitare a dimostrare il funzionamento di un interfaccia aereo 5G su una flotta commerciale”. Al tempo stesso l’azienda è “in prima linea nell’innovazione 5G Ntn, uno dei pilastri della futura costellazione Iris2”.
A CHE PUNTO È IRIS2
E qui arriviamo a quella che è ormai considerata la risposta europea a Starlink, ovvero Iris2 – acronimo di infrastruttura per la resilienza, l’interconnettività e la sicurezza via satellite, il programma lanciato dalla Commissione europea per dotare l’Ue di una costellazione satellitare che fornisca connessioni a Internet via satellite. La rete includerà 270 satelliti in orbita terrestre bassa e 18 satelliti in orbita terrestre media.
A dicembre, Bruxelles si è impegnata in un progetto da 10,6 miliardi di euro per sviluppare una rete satellitare europea in grado di rivaleggiare con Starlink di Musk, con il 61% finanziato dall’Europa e da enti come l’Agenzia Spaziale Europea (Esa), e il resto proveniente dal consorzio industriale SpaceRise, guidato da Eutelsat, Ses e l’operatore spagnolo Hispasat. Il consorzio sarà sostenuto da un gruppo centrale di subappaltatori europei del sistema della comunicazione satellitare. I partner chiave includono Thales Alenia Space, Ohb, Airbus Defence and Space, Telespazio, Deutsche Telekom, Orange, Hisdesat e Thales Sis.
Il problema è che il progetto Ue non sarà pronto per funzionare prima del 2030, data entro la quale Starlink (e forse il Progetto Kuiper finanziato da Jeff Bezos) sarà estremamente ben consolidato, considerando che SpaceX ha già dispiegato 7mila satelliti Starlink nello spazio (la metà di quelli in orbita).
LA REPLICA DEL REFERENTE DI MUSK IN ITALIA
E ancora una volta a puntualizzare lo stato dell’arte del progetto europeo ci ha pensato Andrea Stroppa, principale collaboratore di Elon Musk in Italia.
Su X, l’informatico romano ha precisato che “No, Iris2 non esiste. È solo su carta. Non arriva prima del 2030, ma per sostenere uno scenario come quello dell’Ucraina ha bisogno di molte più risorse. Diciamo che forse fra dieci anni potrebbe essere utile. E allora? Hanno proposto di utilizzare Eutelsat OneWeb. Una società che ha circa 650 satelliti. Bene, questa sì che è una bella notizia! O no? Insomma. La maggior parte dei satelliti li ha lanciati con i razzi russi. Al momento li lancia solo grazie a SpaceX e l’hardware dei terminali che produce ha componentistica fuori dai paesi Nato”.
Sempre nel suo post su X, Stroppa ricorda che Oneweb “è fallita nel 2020 ed è stata soccorsa da investitori proprio perché la sua tecnologia satellitare non è al passo con i tempi. Sì, però se ora è operativa, qualcuno l’ha salvata.Chi? I francesi! L’hanno acquisita loro. Tramite il fondo sovrano e altri fondi istituzionali”.
Era infatti il 2022 quando l’azienda francese Eutelsat confermava le trattative per una possibile fusione (finalizzata nel 2023) con l’operatore satellitare britannico OneWeb, società già salvata dalla bancarotta dall’allora governo del premier britannico Boris Johnson. La fusione si è ufficia
“Quindi chi dovrebbe prendere il posto di Starlink è una società a guida francese in attesa di Iris2? Esatto, ma quelli di Eutelsat sono anche nel progetto Iris2. Sono a capo anche lì. Insomma è tutto in famiglia”, prosegue il referente italiano di Musk su X.
GOVSATCOM ALTRA ALTERNATIVA EUROPEA A STARLINK?
Intanto, domenica, il portavoce della Commissione Europea Thomas Regnier ha affermato che Kiev aveva già “espresso interesse” su come avrebbe potuto utilizzare Govsatcom, una rete condivisa delle capacità satellitari esistenti di alcuni governi dell’Ue (Francia, Germania, Italia e Lussemburgo), e Iris2.
Come spiegava di recente a Startmag un manager di Thales Alenia Space “Nella visione complessiva, i due progetti dovranno generare un sistema di telecomunicazioni sicuro europeo, che sarà un sistema ibrido costituito da satelliti geostazionari, – che sono prevalentemente i GovSatcom, con delle caratteristiche specifiche di capacità, banda e copertura – che si integreranno con una costellazione di satelliti in orbite più basse, Leo o Meo, rappresentata in Europa da Iris2”.
Secondo quanto riferisce oggi Mattinale Europeo, dunque “la Commissione sta testando il terreno per usare Govsatcom. Ma questo sistema permetterebbe solo di fornire connettività sicura, non per le operazioni militari sul terreno. “Possono essere connesse le scuole, ma non i droni”, ci ha detto una fonte dell’Ue. Un’altra possibilità esplorata per le applicazioni militari ucraine è di utilizzare il sistema commerciale Eutelsat. Ma uno o più Stati membri dovrebbero pagare il conto”.
INTANTO IN ITALIA…
Infine, Eutelsat potrebbe scavalcare Starlink proprio nel nostro paese.
A inizio anno è emerso che l’Italia sta puntando a Starlink per le comunicazioni governative sicure. In conferenza stampa a gennaio la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha difeso le interlocuzioni del governo con SpaceX, affermando che il sistema Starlink non ha “alcuna alternativa pubblica”.
Oggi Reuters ha rivelato che l’operatore satellitare francese è tra le aziende che sono in trattative con il governo italiano per fornire sistemi per comunicazioni satellitari sicure, secondo due fonti vicine alla questione.
Le fonti, che hanno chiesto di non essere nominate, hanno rifiutato di fornire dettagli su quanto Eutelsat abbia progredito nei colloqui. La società ha rifiutato di commentare discussioni riservate o in corso con governi specifici.
Dunque l’alternativa a Starlink c’è?
D’altronde, un mese fa il numero uno dell’Agenzia spaziale europea (Esa), Joseph Aschbacher aveva dichiarato ai microfoni di Report che “non è vero che in questo settore c’è un monopolio commerciale di Starlink, c’è un’alternativa europea chiamata Oneweb che funziona e poi c’è Eutelsat che offre un servizio molto simile a quello di Starlink. Infine c’è un progetto che sviluppiamo con la commissione si chiama GovSatCom, che è un servizio crittografato che sarà disponibile entro la fine di quest’anno”. “Quindi sì abbiamo alternative europee e possono essere utilizzate da subito”, aveva ribadito il numero uno dell’Esa.