Eni Plenitude e i recessi mancati: l’istruttoria dell’Antitrust
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L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Eni Plenitude per possibile pratica commerciale scorretta. Alcuni consumatori hanno segnalato di «aver subito il rinnovo delle condizioni economiche di fornitura delle offerte di luce e gas». Senza ricevere la preventiva comunicazione da parte della società. Eni Plenitude, infatti, nonostante un numero rilevante di comunicazioni inviate non risulti essere andato a buon fine, avrebbe comunque proceduto al rinnovo delle condizioni economiche di fornitura. Precludendo agli utenti l’esercizio del diritto di recesso.
Comunicazioni non a buon fine
Il procedimento, sottolinea l’Autorità, riguarda infatti le modalità adottate dalla società per comunicare il rinnovo delle condizioni economiche di fornitura. Oltre alla mancata adozione di misure per gestire le comunicazioni non andate a buon fine. Nella giornata di ieri, rileva la nota, «i funzionari dell’Autorità hanno svolto un’ispezione nelle sedi di Eni Plenitude e della holding Eni con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza». Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, spiega che «Da tempo abbiamo chiesto al legislatore e ad Arera di togliere il silenzio assenso rispetto a questo tipo di comunicazioni. Troppe le segnalazioni di consumatori letteralmente cascati dalle nuvole a fronte di una variazione unilaterale delle condizioni contrattuali o di un rinnovo delle condizioni economiche che implica un aumento dei prezzi».
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