Enasarco in utile, ma Federcontribuenti attacca
”Enasarco suona le campane a festa per il bilancio positivo di 567 milioni per il 2024; un dindonare che fa arrabbiare i 700 mila silenti che rappresentano l’85% degli iscritti che hanno versato 9,2 miliardi di euro, e che si vedono suonare le campane di gloria con i loro soldi”. E’ quanto afferma Antonio Passaro,... Leggi tutto

”Enasarco suona le campane a festa per il bilancio positivo di 567 milioni per il 2024; un dindonare che fa arrabbiare i 700 mila silenti che rappresentano l’85% degli iscritti che hanno versato 9,2 miliardi di euro, e che si vedono suonare le campane di gloria con i loro soldi”. E’ quanto afferma Antonio Passaro, responsabile del Dipartimento Enasarco di Federcontribuenti, nonché vittima di una negazione pensionistica da Enasarco. ”Quello che fa più arrabbiare – afferma Passaro – il fatto che le trombe le abbiano suonate nelle aule democratiche del Parlamento, presso la Camera dei Deputati, dove
da anni ci battiamo, con la solidarietà dell’intero Parlamento che fingono di essere dalla nostra parte per poi rivelarsi solidali con i festeggianti. È facile – ribadisce l’esponente di Federcontribuenti – fare lauti utili di bilancio quando si erogano pensioni solo al 15% degli iscritti, negandole all’85% degli stessi, e non restituendo a molti quanto dovuto per legge. È proprio quello che è accaduto nel passato, e sta accadendo attualmente. Iscritti ai quali vengono negati,
anche in presenza di pronunce della Corte Costituzionale, diritti, rinnegando decisioni di Istituzioni Democratiche, e trascinando gli iscritti nel baratro della povertà più assoluta”. Passaro rende noto il caso di Salvatore Russo, che a fronte di una pensione di 1.150 euro mensili spettante, da cinque anni gli stanno erogando solo 170 euro.
”È giunto il tempo – conclude Passaro – di dire basta a queste offese che subiscono i tanti iscritti. Enasarco e le Istituzioni Governative, devono finire di suonare campane a festa, che mortificano la dignità di migliaia di persone fragili, che ogni giorno combattono per la sopravvivenza, pur avendo versato ingenti somme di
denaro nelle casse della previdenza Enasarco Statale”.