Emanuele De Maria, la relazione dal carcere di Bollate: "Persona totalmente equilibrata"

 Il detenuto ammesso al lavoro esterno che ha ucciso una collega e ferito gravemente un uomo era descritto come una persona senza scompensi psichici e che, nella sua attività all'hotel Berna, si era costruito anche delle relazioni affettive 

Mag 14, 2025 - 16:20
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Emanuele De Maria, la relazione dal carcere di Bollate: "Persona totalmente equilibrata"

Veniva descritto come una persona "totalmente equilibrata", senza scompensi psichici, e che in ambito lavorativo, nella sua attività all'hotel Berna, si era costruito anche delle relazioni affettive, Emanuele De Maria, il detenuto ammesso al lavoro esterno e che in 48 ore, lo scorso fine settimana, ha ucciso una collega barista, ha tentato di uccidere un altro dipendente e si è tolto la vita gettandosi dal Duomo di Milano. Lo si apprende in merito a due relazioni del carcere milanese di Bollate. Già ieri il presidente della Corte d'Appello di Milano, Giuseppe Ondei, e la presidente facente funzione del Tribunale di Sorveglianza, Anna Maria Oddone, commentando il caso in una nota hanno spiegato che "il percorso carcerario" di De Maria si era "mantenuto sempre positivo anche durante i due anni di lavoro presso l'albergo Berna, senza che nulla potesse lasciare presagire l'imprevedibile e drammatico esito".