Ecco chi sono i paperoni della musica italiana
Ormai non è più un segreto: oltre alla musica, tanti artisti italiani decidono di gettarsi a capofitto nel mondo degli affari. Il risultato è variabile a seconda dei casi, ma sono molti i nomi noti del panorama musicale italiano che possono essere considerati CEO di qualche società, più o meno redditizia. Da Ghali a Geolier, […] L'articolo Ecco chi sono i paperoni della musica italiana proviene da ilBollettino.

Ormai non è più un segreto: oltre alla musica, tanti artisti italiani decidono di gettarsi a capofitto nel mondo degli affari. Il risultato è variabile a seconda dei casi, ma sono molti i nomi noti del panorama musicale italiano che possono essere considerati CEO di qualche società, più o meno redditizia. Da Ghali a Geolier, passando per Jake La Furia, Fedez, Elodie e tanti altri.
La parola d’ordine di molti artisti di fama nazionale sembra diventata quella di dover acquisire o fondare ex novo Srl. di vario genere, dall’ambito della cosmetica al mattone per arrivare, naturalmente, alle etichette discografiche.
Ma quali sono le ragioni che spingono cantanti di successo a intraprendere una carriera parallela nel mondo del business e dell’imprenditoria? Innanzitutto, una società permette una gestione più strutturata delle attività economiche, come concerti, vendite di opere, diritti d’autore, sponsorizzazioni e collaborazioni. In questo modo, l’artista riesce a delegare più agevolmente la parte amministrativa, fiscale e legale a professionisti, evitando di gestire tutto in prima persona.
In secondo luogo, attraverso un’impresa, è possibile accedere a regimi fiscali più vantaggiosi rispetto alla tassazione personale. Ad esempio, l’artista può dedurre spese come quelle di produzione, trasporto, marketing, affitti di studi, etc. Inoltre, con una società di capitali a proprio carico, ad esempio una S.r.l., il patrimonio personale è separato da quello aziendale – in caso di debiti o controversie legali, solo i beni della società sono a rischio, non quelli personali. In più, in un mondo fatto di brand e sponsorizzazioni, investire su un’impresa significa investire anche puntare sulla propria immagine, guadagnando credibilità. Rende più facile stipulare contratti, collaborare con altre aziende o ricevere investimenti e finanziamenti.
Insomma, i vantaggi, almeno sulla carta, sembrano numerosi. Tuttavia, non sempre gli affari vanno a gonfie vele.
Il caso Ghali
Un esempio è quello del noto rapper Ghali, che ha affrontato un 2023 complesso sul piano finanziario, registrando perdite di oltre 155.000 euro dalle due società di cui è socio insieme alla madre, amministratrice delle stesse. La principale, Boulevard Story Srl., operante nel marketing artistico, ha visto una contrazione dei ricavi di circa 630.000 euro, con riduzione della liquidità presente in cassa. Dall’altra parte, Jimmy Srl., l’etichetta discografica, ha incrementato il fatturato, ma a fronte di un utile ridimensionato rispetto al passato.
A pesare ulteriormente sulla situazione sono i mutui immobiliari. L’artista ha investito in tre proprietà tra Milano e Buccinasco, con due mutui concessi da Banca Sella per un totale di 1,6 milioni di euro. Le rate mensili ammontano a circa 10.600 euro, di cui oltre 8.800 euro per un appartamento nel centro di Milano. Questi impegni finanziari riflettono una gestione articolata del patrimonio. Si prospetta un 2025 non unicamente all’insegna della musica per Ghali, che dovrà far fronte anche alla gestione delle difficoltà delle sue società.
Il successo di Fedez
Nonostante le recenti vicende di gossip portate alla ribalta da Fabrizio Corona, Fedez ha chiuso invece il 2023 con utili milionari provenienti delle sue società. Le due principali imprese, Zdf e Zedef, appartenenti a Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, fondate nel 2013, si confermano pilastri della sua gestione finanziaria, con utili complessivi superiori ai 4 milioni di euro. Zdf, responsabile di produzione musicale, eventi e marketing, ha generato 2,8 milioni di utile netto, mentre Zedef, che si occupa di pubbliche relazioni e sponsorizzazioni, chiude i bilanci con un risultato di 1,2 milioni di euro.
Questi introiti non sono stati distribuiti, ma accantonati per rafforzare le riserve patrimoniali delle società, in linea con una strategia di consolidamento del business. Una delle aziende più rilevanti sotto l’ombrello di Zedef è la Doom Entertainment Srl. (acronimo di “Dream of Ordinary Madness”), un’agenzia di management e ricerca di talenti fondata sempre nel 2013. Originariamente nata come etichetta discografica in collaborazione con J-Ax, Doom Entertainment si è evoluta nel tempo, focalizzandosi sulla gestione di influencer e artisti, occupandosi della loro immagine, pubblicità e sponsorizzazioni. Nel 2023, l’agenzia ha registrato ricavi per 11,46 milioni di euro, con un utile netto di 1,3 milioni.
Gestione portafogli
Nel frattempo, la gestione patrimoniale include anche Villa Matilda, una prestigiosa proprietà sul lago di Como, valutata diversi milioni e gravata da un mutuo di 2,5 milioni di euro. L’immobile, ristrutturato con quindici stanze, ampi giardini e una piscina a sfioro, doveva inizialmente essere messo in vendita, ma è stato invece mantenuto nel portafoglio dell’artista, segno di una strategia che punta a stabilità e diversificazione degli investimenti, nonostante le sfide mediatiche e personali.
Non tutte le iniziative imprenditoriali hanno però registrato performance positive. Autoscontri Srl, società di autonoleggio, ha evidenziato una riduzione dei ricavi del 20% nel 2023 rispetto all’anno precedente, passando da 235.266 euro a 187.068 euro.
Michielin diventa milionaria
Non solo Fedez: anche la cantautrice Francesca Michielin ha raggiunto un traguardo importante nella sua carriera imprenditoriale con Cheeks Srl, società fondata nel 2017, che nel 2023 ha superato il milione di euro di ricavi. Questo boom è stato favorito dalle vendite di merchandising legato ai suoi progetti musicali, tra cui album, vinili e accessori personalizzati come magliette e cappellini.
Michielin detiene il 75% delle quote, mentre il restante 25% appartiene a sua madre, Vanna Moro, che gestisce operativamente la società. Il modello di crescita della cantante è ispirato a quello di artisti come Fedez, con cui ha condiviso successi come il celebre brano “Magnifico”. La diversificazione delle entrate spazia dai concerti agli eventi e alle collaborazioni con grandi marchi.
Jake la Furia, Elodie e Geolier
Jake La Furia, noto membro del gruppo rap Club Dogo e ora giudice della trasmissione televisiva XFactor, ha ottenuto un successo significativo con la sua società LaFuria Srl., fondata nel 2018 e attiva nell’ambito delle edizioni musicali. Nel 2023 l’azienda ha registrato ricavi di oltre 1,1 milioni di euro, in aumento rispetto ai 140mila euro dell’anno precedente, nonché un utile netto di 566mila euro, accantonato per futuri investimenti. L’artista possiede anche un importante immobile a Milano, segnale del suo ingresso nel settore immobiliare dopo il fallimento di un precedente progetto condiviso con il produttore Big Fish.
Scendendo a Roma, incontriamo Elodie, una delle artiste più influenti del panorama pop italiano, che ha deciso a sua volta di puntare sul business immobiliare. La cantante, attraverso la sua società Orice Srl, ha acquisito di recente un capannone industriale situato nella zona industriale di Vasto. L’operazione potrebbe indicare un certo interesse verso investimenti di lungo termine in infrastrutture, che potrebbero essere destinate a nuove iniziative commerciali.
De Marinis Srl, Achille Lauro
Alla lista si aggiunge Achille Lauro, fondatore di De Marinis Srl, attiva nel settore edilizio. L’azienda si concentra su progetti di costruzioni moderne e sostenibili, confermando l’interesse del cantante per investimenti legati all’innovazione urbana. Dopo i riflettori di Sanremo di qualche edizione fa, Lauro ha deciso di ampliare i suoi orizzonti con iniziative imprenditoriali che spaziano dalla musica alla progettazione edilizia di avanguardia. Tuttavia, il 2023 si è rivelato essere un anno particolarmente difficile per l’artista, con la holding che ha registrato una perdita di 236.550 euro e una riduzione del fatturato da 2,5 milioni di euro nel 2022 a 1,1 milioni di euro nel 2023. Approdando a Napoli, ci affacciamo al business di Geolier, rapper di origine napoletana, che ha fondato la società G-Rent Srl, insieme al fratello maggiore Gaetano. L’azienda si occupa del noleggio di veicoli di lusso ed è stata creata per gestire le attività legate a diversi immobili di famiglia. Classe 2000, Geolier ha dimostrato una notevole lungimiranza imprenditoriale, diversificando le proprie fonti di reddito oltre il settore musicale, in particolare con una strategia di espansione nel segmento premium dei servizi di mobilità.
Dalla moda al palco
La traiettoria di Rose Villain, al secolo Rosa Luini, sembra invece essere opposta: dall’imprenditoria alla musica. Il padre, Franco Luini, possiede una società di moda e abbigliamento, nota come Tucano. La società, sorta nel 1985, occupandosi sin dall’inizio dell’ideazione del design e della produzione di accessori per pc e computer. Uno dei pionieri del settore. Chissà se Rose Villain deciderà di coniugare in futuro l’impegno musicale con la gestione imprenditoriale, già di famiglia.
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