Dopo 50 anni, la magia della Grotta di Diana rivive a Villa d’Este e riapre al pubblico

Uno dei luoghi più suggestivi del parco di Villa d'Este, dopo ben 50 anni, sarà nuovamente visibile al pubblico: qui tutte le informazioni da conoscere.

Apr 18, 2025 - 06:44
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Dopo 50 anni, la magia della Grotta di Diana rivive a Villa d’Este e riapre al pubblico

Chiusa per ben cinquant’anni e dopo due anni di intensi lavori di restauro, la Grotta di Diana, uno dei luoghi più suggestivi di Villa d’Este a Tivoli, riapre al pubblico. Il ninfeo, commissionato dal Cardinale Ippolito II d’Este e progettato tra il 1570 e il 1572 da Paolo Calandrino, è considerato un capolavoro del Rinascimento italiano ed è Patrimonio Mondiale dell’UNESCO dal 2001.

Riaprirà in tutta la sua bellezza grazie alla sinergia tra l’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este e la maison romana del lusso Fendi che, da tempo, investe nel recupero di beni storici e archeologici romani come il Tempio di Venere e Roma. “Il restauro della Grotta di Diana a Villa d’Este è per FENDI un atto d’amore, il più recente di un percorso secolare di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale italiano, che culmina quest’anno con la celebrazione del nostro centenario” ha dichiarato il Direttore Artistico Accessori e Collezioni Uomo della maison.

La storia e il restauro della Grotta di Diana

Situata nel parco di Villa d’Este a Tivoli, in provincia di Roma, la Grotta di Diana, un ninfeo a pianta cruciforme situato sulla Passeggiata del Cardinale, testimonia l’ingegno del XVI secolo. Realizzata tra il 1570 e il 1572 da Lola e Paolo Calandrino e Curzio Maccarone, la grotta rappresenta un omaggio alle virtù di Diana, dea romana della caccia: onestà e castità. Le sue pareti, impreziosite da stucchi, paste vitree, conchiglie, maioliche invetriate e materiali lapidei, illustrano episodi mitologici ovidiani e figure divine acquatiche. La sua fama europea la rese un prototipo fondamentale per l’evoluzione dei ninfei nel continente tra Cinquecento e Seicento.

Nel corso degli anni, diverse analisi hanno messo in evidenza il precario stato di conservazione della grotta. Come è stato spiegato nel comunicato stampa, i materiali risultavano gravemente compromessi, le sculture a tutto tondo mostravano lacune con gli strati sottostanti di malta e gli elementi metallici di supporto ossidati. Anche i materiali decorativi, delicati e vulnerabili, risultavano esposti a rapido deterioramento per le condizioni ambientali.

Durante i lavori di restauro portati avanti per due anni a partire dall’autunno del 2023, sono stati recuperati tutti gli elementi peculiari della grotta con l’intento non solo di valorizzare questo importante sito storico, ma anche per permettere una sua riapertura al pubblico. Come ha dichiarato Andrea Bruciati, Direttore dell’Istituto di Villa Adriana e Villa d’Este: “Anche questo intervento si propone di esplorare e decodificare le infinite suggestioni di Villa d’Este, mettendo in luce come questo luogo continui a emanare la sua magnificente bellezza, rivelando a tratti il sofisticato progetto culturale che ne fu alla base”.

Dettaglio Grotta di Diana con figure mitologiche
Fonte: Ufficio stampa
Un dettaglio delle decorazioni presenti nella Grotta di Diana

Riapertura, biglietti e orari

La Grotta di Diana a Villa d’Este sarà ufficialmente visitabile a partire dal 6 maggio 2025. Il biglietto d’ingresso costa 15 euro quello intero e 2 euro quello ridotto e può essere utilizzato negli orari di apertura, ossia il lunedì dalle 14:00 alle 18:00 e dal martedì alla domenica dalle 08:45 alle 18:00.

Si tratta di un’opportunità unica che vi permetterà di ammirare non solo gli incredibili cicli decorativi della grotta, ma di accedere anche a una scala a doppio ferro di cavallo che porta sopra alla Loggia dei Venti e a una piccola terrazza da cui si gode un’ampia vista: dal Soratte ai monti intorno a Tivoli, fino ai Castelli Romani.