Diritto allo studio degli alunni con disabilità, serve ancora una sentenza per ribadire la legge

lentepubblica.it Senza timore di smentita possiamo affermare che il nostro Paese è uno dei pochi, forse, unico in questo, nei quali sia necessaria una sentenza del giudice per ribadire ciò che già afferma la legge in materia di diritto allo studio degli alunni con disabilità. Già perché siamo uno di quei Paesi nei quali norme e […] The post Diritto allo studio degli alunni con disabilità, serve ancora una sentenza per ribadire la legge appeared first on lentepubblica.it.

Mag 15, 2025 - 19:54
 0
Diritto allo studio degli alunni con disabilità, serve ancora una sentenza per ribadire la legge

lentepubblica.it

Senza timore di smentita possiamo affermare che il nostro Paese è uno dei pochi, forse, unico in questo, nei quali sia necessaria una sentenza del giudice per ribadire ciò che già afferma la legge in materia di diritto allo studio degli alunni con disabilità.


Già perché siamo uno di quei Paesi nei quali norme e direttive si prestano a più interpretazioni, e talvolta si immagina che quella legge e quella norma non si debbano per forza applicare proprio nella totalità.

È quanto ha dovuto fare il TAR Campania con una recente sentenza, nella quale ha dovuto pronunciarsi e ribadire come il sostegno scolastico sia un diritto riconosciuto e non modulabile né riducibile a piacimento, né per limiti di budget o carenze di organico.

Diritto allo studio degli alunni con disabilità, serve una sentenza del TAR per ribadire la legge

Andando ancora più nel dettaglio, il TAR Campania, sezione II, nella sentenza n. 3324/2025 il 22 aprile 2025 ha ribadito che le ore di sostegno per un alunno con disabilità devono corrispondere a quanto indicato dal Gruppo di Lavoro Operativo (GLO) e inserito nel Piano Educativo Individualizzato (PEI).

Gruppo di Lavoro Operativo (GLO)

Sono proprio queste due nuove aree operative a segnare i passo di un cambiamento sempre più necessario all’interno della scuola. Il GLO è composto da tutti i docenti del Consiglio di Classe e presieduto dal Dirigente Scolastico o suo delegato.

Vi partecipano inoltre i genitori dell’allievo, oppure chi ne eserciti la responsabilità genitoriale, l’alunno stesso con disabilità, le figure professionali interne e esterne che interagiscono con l’alunno lungo il suo percorso di crescita.

Un istituto importante che, seppure si riunisca solo tre volte l’anno, lo fa nei momenti chiave, veri e propri snodi, del percorso educativo dell’alunno, segnando una netta differenza rispetto al passato nelle strategie di inclusione della disabilità.

Piano Educativo Individualizzato (PEI)

Il piano di lavoro prevede che entro ottobre si debba svolgere la prima riunione propedeutica all’approvazione del PEI per l’anno in corso; il secondo incontro, di solito a marzo, effettua una verifica in itinere del percorso dell’allievo. Nel terzo e ultimo appuntamento si tirano le somme dell’azione scolastica ed educativa, verificando insieme il raggiungimento degli obiettivi di crescita personale, socializzazione e apprendimento contenuti nel PEI. È sempre durante questa riunione che si elabora, poi, una prima bozza di proposta di PEI per l’anno scolastico seguente.

L’apertura di spazi di confronto protetti alle figure educative extrascolastiche favorisce una condivisione di punti di vista complementari come possono essere quelli di scuola, famiglia, sanità, snodi essenziali per la crescita personale dell’allievo. In aggiunta, la partecipazione di tutti gli insegnanti del Consiglio di Classe supporta l’insegnante di sostegno lungo tutto il percorso scolastico e ne integra la figura all’interno della programmazione didattica generale e della classe. Grazie le riunioni periodiche del GLO, inoltre, è possibile strutturare una percezione ed una visione della disabilità non più statica, ma dinamica, che muta nel corso del tempo e per la quale è necessario progettare strategie sempre nuove ed è anche possibile una evoluzione in positivo.

Un percorso centrale

Proprio in quest’ottica si pone la sentenza che ribadisce la centralità di questo tipo di percorso, deliberando come le ore stabilite nel PEI, basate sulla proposta del GLO, vadano obbligatoriamente garantite al discente disabile, è compito preciso di ogni Istituto reperire i docenti specializzati necessari e mettere in pratica quanto previsto dal piano, assicurando così a ogni alunno con disabilità un percorso inclusivo e completo di modo che sostegno scolastico e diritto allo studio siano garantiti al 100%, a partire dal numero di ore, che deve essere quello previsto da ogni singola proposta del GLO.

Esaminando il caso specifico, i ricorrenti sono una famiglia di un bambino riconosciuto “grave” ai sensi della legge 104 che hanno chiesto l’annullamento di una nota del dirigente scolastico con la quale si concedevano solo 12 ore e 30 minuti di sostegno su 40 ore settimanali di lezione e ancora più grave la famiglia ha segnalato che il PEI per l’anno in corso non era stato redatto.

La nota del dirigente è “lesiva”

Nella sentenza il tribunale definisce la nota del dirigente con un termine molto forte, cioè, “lesiva” poiché contraria alla normativa aggiornata. Nel proprio pronunciamento applica e richiama le regole introdotte dal d.lgs. 62/2024, che ha aggiornato la legge 104/1992 nello specifico in riferimento al nuovo art. 3 della legge 104, riformato dal d.lgs. 62/2024, che parla di “persona con disabilità avente diritto ai sostegni”. Il decreto collega il diritto della persona all’obbligo dello Stato di fornire sostegni adeguato, non sono contemplate riduzioni per motivi di bilancio.

A questo proposito ricorda come la sentenza costituzionale n. 80/2010 consenta, appunto, di superare i limiti di organico quando servono più insegnanti di sostegno e prosegue specificando e chiarendo come norme come l’art. 8, comma 2, e l’art. 7, comma 2-bis, del d.lgs. 66/2017 non possano essere usate per tagliare le ore, poiché è l’organico a doversi adattare alle necessità formative e non il contrario.

Su questo binario anche numerose decisioni della Corte costituzionale che hanno più volte chiarito come l’istruzione sia da considerare un diritto fondamentale, allo stesso modo per gli alunni con disabilità, è quindi necessario a questo scopo che gli alunni più fragili siano affiancati nel proprio percorso da un docente di sostegno specializzato per il numero di ore stabilito nel PEI.

The post Diritto allo studio degli alunni con disabilità, serve ancora una sentenza per ribadire la legge appeared first on lentepubblica.it.