Detrazioni fiscali 2025, cosa succede per chi supera 75mila euro di reddito

Sarà più penalizzato chi non ha figli. Come calcolare il tetto massimo di detrazioni e le strategie per minimizzare l’impatto fiscale

Mar 3, 2025 - 16:27
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Detrazioni fiscali 2025, cosa succede per chi supera 75mila euro di reddito

Roma, 3 marzo 2025 – La Legge di Bilancio 2025 introduce una significativa novità per chi ha un reddito superiore ai 75.000 euro. A partire dal prossimo anno, le detrazioni fiscali per questa fascia di contribuenti subiranno una riduzione, con una penalizzazione più marcata per chi non ha figli. Chi supera questa soglia non potrà più detrarre l'intero importo delle spese sostenute, ma solo una quota calcolata in base a specifici coefficienti.

Meno figli, meno detrazioni

Il principio introdotto dalla Legge di Bilancio 2025 è chiaro: se il reddito supera i 75.000 euro, il diritto alle detrazioni fiscali si riduce e meno figli si hanno, minore sarà il beneficio fiscale. Il riferimento riguarda le spese dichiarate ogni anno, che normalmente permettono di ottenere uno sconto sulle tasse. Tra queste troviamo le spese per la salute degli animali domestici, i funerali, la mensa scolastica, la palestra dei figli e i bonus edilizi.

Alcune voci di spesa restano comunque escluse da questo nuovo meccanismo di limitazione, come:
- Spese mediche
- Rate residue di detrazioni per interventi edilizi precedenti al 2025
- Investimenti in start-up e PMI innovative
- Interessi passivi sui mutui prima casa e premi assicurativi stipulati prima del 31 dicembre 2024
I nuovi mutui, invece, rientreranno nel calcolo complessivo delle detrazioni.

Come si calcola il tetto massimo di detrazioni

Per comprendere meglio l'impatto della nuova normativa, vediamo quali sono i limiti stabiliti:
- Per chi ha almeno tre figli o un figlio con disabilità, il massimo delle detrazioni ammesse sarà di 14.000 euro (7.000 euro per i single).
- Per chi ha un solo figlio, il limite sarà determinato moltiplicando i 14.000 euro per il coefficiente 0,70, arrivando a 9.800 euro.
- Con due figli, il coefficiente sale a 0,85, portando la soglia massima a 11.900 euro.
- Superata la soglia dei 100.000 euro di reddito, il tetto massimo delle detrazioni scende ulteriormente a 8.000 euro.

Ad esempio, un contribuente con un figlio e un reddito di 80.000 euro annui nel 2025 potrà detrarre spese solo fino a 9.800 euro, escluse ovviamente quelle mediche e quelle relative ai mutui contratti prima della fine del 2024.

Strategie per minimizzare l'impatto fiscale

Per evitare di perdere parte delle detrazioni, è utile pianificare accuratamente la distribuzione delle spese all'interno del nucleo familiare. Infatti, il tetto di reddito è personale e non familiare. Ciò significa che se entrambi i coniugi hanno un reddito inferiore ai 75.000 euro, non subiranno alcuna penalizzazione.
Se invece uno dei due supera la soglia, è possibile suddividere le spese tra i partner in modo da evitare di superare il tetto massimo. Un esempio pratico riguarda la sostituzione dell'impianto di riscaldamento con uno a risparmio energetico. Questa operazione, che nel 2025 godrà ancora di una detrazione del 50%, potrebbe essere ripartita tra entrambi i coniugi o sostenuta interamente da quello con il reddito inferiore a 75.000 euro.
Tuttavia, chi prende in carico la spesa deve avere sufficiente capienza fiscale. Se le detrazioni superano l'importo delle imposte dovute, il beneficio fiscale viene perso. Una pianificazione attenta delle spese può quindi fare la differenza nell'ottimizzazione delle detrazioni disponibili.