Derby azzurro in finale? Sinner ci spera!
Dopo la vittoria contro il norvegese Casper Ruud ed il passaggio al penultimo atto degli Internazionali d’Italia 2025 di tennis, Jannik Sinner ha parlato in conferenza stampa, tracciando un bilancio non soltanto del proprio torneo, ma anche del momento molto positivo di tutto il movimento italiano. L’analisi del match odierno e la semifinale contro Tommy […]

Dopo la vittoria contro il norvegese Casper Ruud ed il passaggio al penultimo atto degli Internazionali d’Italia 2025 di tennis, Jannik Sinner ha parlato in conferenza stampa, tracciando un bilancio non soltanto del proprio torneo, ma anche del momento molto positivo di tutto il movimento italiano.
L’analisi del match odierno e la semifinale contro Tommy Paul: “Oggi andava tutto bene, ho servito in una buona percentuale, ho risposto sempre, i primi colpi erano sempre aggressivi e poi sono riuscito a fare gioco. L’ultima partita che giochi contro un avversario te la porti in quella successiva. Io avevo giocato un ottimo tennis contro di lui anche a Torino, alle Nitto ATP Finals. Ho cercato di applicare una tattica simile. Ero pronto anche al fatto che lui cambiasse qualcosa. Ha voluto essere un po’ più aggressivo, ha sbagliato più volte e poi non è più riuscito ad entrare in partita. Non c’è tanto altro da dire sulla partita di oggi. Sono molto contento, perché le cose possono cambiare da un momento all’altro. Domani c’è un altro giocatore da affrontare, ho giocato contro di lui agli US Open la scorsa volta: è stato un match molto difficile. Vedremo cosa succederà“.
La crescita lungo l’arco del torneo: “Sono qui per capire me stesso, per vedere di cosa sono capace. So che abbiamo lavorato tanto in questo periodo: i risultati prima o poi arrivano. In questo momento però non sto tanto attento al risultato. Sono contento di essere arrivato in semifinale al primo torneo che faccio dopo il rientro. Ci avrei messo la firma senza nessun pensiero. Quella di domani sarà la quinta partita che posso giocare: è una fortuna. Ed è una sensazione buona. Il risultato di una partita in sé è abbastanza relativo: siamo riusciti a salire con la prestazione, questo mi serve per potermi portare a Parigi delle sensazioni positive. Ora siamo in un buon momento: vediamo, andiamo avanti giorno dopo giorno. Oggi è stata un’ottima giornata, domani avrò altre difficoltà da affrontare, e cercherò di farlo sempre con un buon atteggiamento. Per il resto, vediamo“.
L’approdo in semifinale di Jasmine Paolini: “E’ una ragazza a cui piace giocare davvero a tennis e non è una banalità, non sono in tanti così. Lei è sempre allegra, le piace giocare in un Centrale pieno di gente. E’ una che lavora tanto e ha fatto anche lei delle scelte non semplici nella carriera: vuol dire che ha una bella personalità. Poi ognuno è diverso, ma sono contento di quello che sta facendo Jasmine, non solo lei, ma tutta la squadra. La pressione è normale, se uno non sente la pressione vuol dire che è in un posto non giusto, credo che si meriti tutto quello che sta facendo. Sono contento per lei, per Lorenzo, è bello far parte di questo gruppo“.
Sulla possibilità di un derby azzurro in finale con Lorenzo Musetti: “Sarebbe la cosa più bella per Roma, ma siamo ancora lontani da questo. Lui ha una sfida difficile domani. E anche la mia è difficile. Tante cose possono succedere. Ci manca una partita a testa per ritrovarci uno di fronte all’altro e sarebbe molto bello farlo a Roma. Però se continuiamo a giocare così, prima o poi, chi lo sa? Se non è questa volta magari ci giochiamo una partita ancora più importante. Sono contento per Lorenzo, perché ha passato un momento non facile all’inizio dell’anno. Adesso si è tirato fuori, ha fatto finale a Montecarlo, ha giocato un buon tennis a Madrid, è un giocatore molto costante ora. Quando giocare i quarti di finale di un torneo sembra normale, quando anche la semifinale sembra normale, vuol dire che siamo lì. E alla fine questo è il bello“.