Dazi di Trump al 25% sulle importazioni di auto in USA

L'ultimo annuncio della Casa Bianca rimette nuovamente in discussione le precedenti decisioni, i dazi sule auto riguarderanno tutte le importazioni, e si aggiungono a quelli già previsti sulle merci europee del 2 aprile.

Mar 27, 2025 - 21:50
 0
Dazi di Trump al 25% sulle importazioni di auto in USA

Si inasprisce la guerra commerciale degli Stati Uniti, con l’annuncio di dazi sulle importazioni di auto da tutto il mondo. Queste nuove barriere doganali si aggiungono a quelle già precedentemente annunciate dall’amministrazione di Donald Trump e che invece dovrebbero riguardare le merci provenienti dall’Europa.

Nei giorni scorsi la Casa Bianca aveva dichiarato la possibile esclusione di alcuni prodotti, fra cui c’erano proprio le auto. Ora invece, la nuova decisione colpisce l’intero settore dell’automotive a livello globale.

I nuovi dazi sulle auto

I dazi sono al 25%, stessa percentuale che già colpisce le altre importazioni dall’Europa a partire dal 2 aprile. L’impatto più rilevante di queste nuove misure riguarda le importazioni da altri paesi, come Messico e Canada. Ma anche in questo caso l’introduzione delle barriere doganali era già prevista, sono infatti due mesi che Trump ne rinvia l’introduzione. Sembrava però che l’intenzione fosse quella di risparmiare il settore Automotive, mentre ora è scattato il nuovo colpo di scena con le barriere all’ingresso su tutte le importazioni negli Stati Uniti, sia di veicoli sia di componentistica.

La risposta UE

L’Europa per il momento risponde esprimendo forte preoccupazione ma non passa a contromosse concrete, pur non escludendole. Nelle scorse settimane, dopo che dal 12 marzo sono partiti i dazi su acciaio e alluminio, Bruxelles aveva in un primo tempo deciso delle contromisure con lo sblocco delle cosiddette tariffe di riequilibrio (sono dazi congelati da qualche anno) e aveva intrapreso un iter per decidere nuove strategie. Poi ha rinviato tutto a metà aprile.

«Valuteremo ora questo annuncio, insieme ad altre misure che gli Stati Uniti stanno prendendo in considerazione nei prossimi giorni. L’UE continuerà a cercare soluzioni negoziate, salvaguardando al contempo i propri interessi economici», ha dichiarato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.

L’impatto della guerra commerciale

La situazione comunque resta molto fluida, in considerazione del consueto meccanismo di continui ripensamenti che sta caratterizzando la vicenda. Nel frattempo, si moltiplicano le stime sulle possibili conseguenze di questi dazi. Secondo la Banca Centrale Europea ridurrebbero la crescita dell’area dell’euro di circa 0,3 punti percentuali nel primo anno, a cui si può aggiungere circa mezzo punto percentuale sui contro-dazi Ue.

Gli Stati Uniti sono uno dei principali partner commerciali dell’Italia, valgono circa il 10% dell’export totale. Ci sono già conseguenze anche concrete, ad esempio sulle esportazioni di vino, con gli ordini bloccati nei porti per il timore che scattino barriere fino ad ora sono minacciate, pari al 200% delle importazioni.