Covered bond: un rifugio tra incertezze globali e alta volatilità

In un contesto economico mondiale segnato da crescente instabilità politica e preoccupazioni per un rallentamento globale, i covered bond si affermano come un’opzione difensiva di particolare interesse per gli investitori obbligazionari. A sottolinearlo è Dominik Neukom, senior portfolio manager Fixed Income di Swisscanto Asset Management, secondo cui questi strumenti “offrono maggiore protezione rispetto agli strumenti... Leggi tutto

Apr 29, 2025 - 15:52
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Covered bond: un rifugio tra incertezze globali e alta volatilità

In un contesto economico mondiale segnato da crescente instabilità politica e preoccupazioni per un rallentamento globale, i covered bond si affermano come un’opzione difensiva di particolare interesse per gli investitori obbligazionari. A sottolinearlo è Dominik Neukom, senior portfolio manager Fixed Income di Swisscanto Asset Management, secondo cui questi strumenti “offrono maggiore protezione rispetto agli strumenti senior unsecured”, rivelandosi cruciali in un clima di crescente rischio sistemico.

A pesare sull’attuale scenario è anche il ritorno di politiche commerciali restrittive da parte degli Stati Uniti. “L’imposizione di nuovi dazi, in particolare per l’Europa”, afferma Neukom, “rischia di pesare sull’economia aumentando i rischi sistemici”. Proprio per questo, gli investitori stanno cercando soluzioni capaci di coniugare prudenza e rendimento.

Spread storicamente ridotti, ma il valore resta

Nonostante la loro natura conservativa, i covered bond hanno mostrato una certa resilienza anche in termini di rendimento. “Alla fine del 2024, il differenziale di spread tra covered bond e titoli senior preferred ha toccato minimi storici”, osserva Neukom. Eppure, anche con uno spread ridotto, l’asset class ha tenuto testa: “Un lieve allargamento degli spread è stato sufficiente, nel primo trimestre del 2025, a compensare questo svantaggio”.

Tuttavia, l’esperto invita alla cautela su un punto chiave: la sicurezza. “I covered bond non possono essere considerati più sicuri degli asset definiti ‘risk-free’, come i Treasury statunitensi o i Bund tedeschi”, chiarisce. Pur essendo regolamentati in modo rigoroso e godendo di elevati livelli di sovra-collateralizzazione, questi strumenti “mantengono un rischio di credito legato all’istituzione emittente”, a differenza di uno Stato sovrano che ha la possibilità di emettere nuova moneta.

Un equilibrio tra rischio e rendimento

Il rendimento offerto dai covered bond riflette il cosiddetto “costo” della protezione. Neukom spiega: “Con uno spread attorno ai 20 punti base, i covered bond risultano particolarmente attraenti”. Ma quando gli spread si ampliano oltre gli 80 punti base – come accaduto tra il 2022 e il 2023 – “era più conveniente orientarsi sui bond senior preferred”. In quest’ottica, la gestione attiva del portafoglio resta essenziale.

Opportunità geografiche e nuovi attori sul mercato

Sul fronte geografico, la scelta degli strumenti più competitivi varia in base al benchmark di riferimento. “Rispetto ai tassi swap, sia i covered bond in Dollari sia quelli in Euro sono competitivi”, rileva Neukom. Tuttavia, se il confronto avviene con i titoli di Stato, “i covered bond in Euroappaiono nettamente più vantaggiosi”. Swisscanto AM mostra una chiara preferenza per “gli emittenti ‘core’ europei con rating AAA”.

Non mancano le novità interessanti: “Alcuni emittenti sudcoreani sono entrati nel mercato Euro, strutturando covered bond in linea con gli standard europei”. Questi titoli offrono, secondo Neukom, “una protezione creditizia comparabile, se non superiore, ai pari europei, abbinata a uno spread aggiuntivo”.

In sintesi

Nel complesso, i covered bond si rivelano oggi strumenti fondamentali per costruire portafogli difensivi ma ancora orientati al rendimento. In una fase in cui l’incertezza è destinata a restare un elemento strutturale dei mercati, la loro capacità di offrire stabilità e solidità li rende un’opzione da non sottovalutare.