Così Daniela Santanchè si faceva pagare da Visibilia il conto da 27 mila euro del Twiga
L'azienda quotata in Borsa pagava i soggiorni nello stabilimento. Compresi pranzi a cene. Con una media di quasi 300 euro al giorno L'articolo Così Daniela Santanchè si faceva pagare da Visibilia il conto da 27 mila euro del Twiga proviene da Open.

Daniela Santanchè si faceva pagare da Visibilia anche il conto al Twiga. Dopo i lavori nella villa di famiglia in Versilia emergono nuovi dettagli sulla gestione dell’azienda quotata in Borsa da parte della ministra del Turismo. Tra questi, una fattura da 26.900 euro nel 2014 (scontata del 30%) per lo stabilimento balneare dell’amico Flavio Briatore. Di cui all’epoca era socia di minoranza. Mentre con Visibilia il rapporto è curioso: i conti sono sempre stati difficili, eppure la usava come bancomat.
Il conto al Twiga
Il Fatto Quotidiano spiega che il conto risale all’estate del 2014. Ovvero la stessa in cui l’allora parlamentare di Forza Italia regalava al figlio la villa di Marina di Pietrasanta. Il Twiga è ad appena cinque minuti di automobile. Martedì 7 ottobre 2014 l’amministrazione scrive a Visibilia per chiedere il saldo di 26.900 euro, con il dettaglio delle consumazioni dal 25 aprile al 21 settembre: «Buonasera, non avendo un preciso referente inviamo il dettaglio consumazioni della stagione 2014 ai tre indirizzi con cui abbiamo interagito per l’anno precedente. Restiamo a vs. disposizione per ogni chiarimento necessario e in attesa di vs. indicazioni per l’eventuale fatturazione del dovuto. Andiamo a spiegare il criterio di suddivisione utilizzato: consumazioni Dott.ssa Santanchè e suoi ospiti (importi indicati già scontati del 30%); consumazioni Lorenzo (forfait della sua quota concordata in serata con il personale responsabile); consumazioni scorta (applicato prezzo fisso convenuto)».
276 euro al giorno
All’epoca Santanchè si trovava al Twiga con l’allora compagno Alessandro Sallusti e l’amica Patrizia d’Asburgo Lorena (all’epoca moglie di Dimitri Kunz, poi succeduto a Sallusti). Ed evidentemente avevano molta fame: insieme agli amici hanno consumato 11.885 euro di ristorante in 43 giorni, pari a 276 euro al giorno di media. Non esattamente la spesa dal discount. Anche la scorta si era data da fare: 2.987 euro di ristorante, 100 euro al giorno.
Lorenzo Mazzaro, invece, aveva reso omaggio alla sua gioventù: 5.192 euro di pasti in 34 giorni, 152 euro al giorno, e 6.835 euro spesi in 26 notti in discoteca, quasi 263 euro a serata. E così, conclude il quotidiano, i soci di minoranza del gruppo di Santanchè, chiamati a pagare pro quota per i weekend, le serate e le vacanze estive dell’allora deputata di Forza Italia, di suo figlio e dei suoi invitati, nel più puro conflitto di interessi.
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