Conti pubblici, il debito italiano vola a 2.980 miliardi: altri 14,8 miliardi in un mese

Peggiornano i conti pubblici: prendendo in esame solo il mese di gennaio di quest’anno, il debito della Amministrazioni pubbliche italiane ha registrato l’ennesimo incremento. Questa volta di 14,8 miliardi di euro, attestandosi a quota 2.980,5 miliardi. Lo comunica la Banca d’Italia, evidenziando che l’aumento un aumento legato in parte alla crescita delle disponibilità liquide del […] L'articolo Conti pubblici, il debito italiano vola a 2.980 miliardi: altri 14,8 miliardi in un mese proviene da Economy Magazine.

Mar 14, 2025 - 15:48
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Conti pubblici, il debito italiano vola a 2.980 miliardi: altri 14,8 miliardi in un mese

Peggiornano i conti pubblici: prendendo in esame solo il mese di gennaio di quest’anno, il debito della Amministrazioni pubbliche italiane ha registrato l’ennesimo incremento. Questa volta di 14,8 miliardi di euro, attestandosi a quota 2.980,5 miliardi. Lo comunica la Banca d’Italia, evidenziando che l’aumento un aumento legato in parte alla crescita delle disponibilità liquide del Tesoro, passate a 49,9 miliardi (+12,3 miliardi), e al fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche, che ha inciso per 2,9 miliardi. Un effetto parzialmente compensato da fattori come scarti e premi all’emissione, rivalutazioni dei titoli indicizzati all’inflazione e oscillazioni nei tassi di cambio, per un totale di circa 0,5 miliardi.

I conti pubblici del 2024

 Al 31 dicembre 2024, sempre la Banca d’Italia aveva reso noto che, il debito delle amministrazioni pubbliche ha raggiunto quota 2.965,7 miliardi di euro, con un incremento di 97,3 miliardi rispetto all’anno precedente. Nel 2023, il debito ammontava a 2.868,4 miliardi, pari al 134,8% del Pil italiano dello stesso anno.

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Conti pubblici e debito: amministrazioni centrali in aumento, amministazioni locali in lieve calo

Esaminando la suddivisione per settori, il debito consolidato delle Amministrazioni centrali ha subito un incremento di 14,9 miliardi, mentre quello delle Amministrazioni locali è sceso, seppur di poco, registrando una riduzione di 0,1 miliardi. Gli Enti di previdenza, invece, hanno mantenuto sostanzialmente invariato il loro livello di indebitamento. La durata media residua del debito è rimasta stabile a 7,9 anni.

Banca d’Italia riduce la quota di titoli di Stato, cresce la presenza estera

Un altro dato significativo riguarda la composizione del debito pubblico: la quota detenuta dalla Banca d’Italia è scesa al 21,4%, in diminuzione rispetto al 21,7% del mese precedente. Per quanto riguarda la distribuzione della proprietà dei titoli di Stato, a dicembre – ultimo mese per cui sono disponibili i dati – la quota detenuta da investitori non residenti è aumentata di un decimo di punto, attestandosi al 31,2%, mentre quella in mano ad altri residenti, tra cui famiglie e imprese non finanziarie, è rimasta ferma al 14,2%.

 

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