Consulenza: le sfide del 2025 tra M&A, intelligenza artificiale, novità normative e di prodotto

Rifletto sul legame tra attività dei consulenti finanziari e scenario macro-micro che si prospetta nel 2025. La sfida dell’intelligenza artificiale appare a prima vista quella più globale e disruptive. Probabilmente non è vero, soprattutto nel breve periodo. Tuttavia, l’intero settore della distribuzione investe nell’IA, anche perché la domanda di supporto altamente tecnologico da parte del... Leggi tutto

Mar 21, 2025 - 12:36
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Consulenza: le sfide del 2025 tra M&A, intelligenza artificiale, novità normative e di prodotto

Rifletto sul legame tra attività dei consulenti finanziari e scenario macro-micro che si prospetta nel 2025. La sfida dell’intelligenza artificiale appare a prima vista quella più globale e disruptive. Probabilmente non è vero, soprattutto nel breve periodo. Tuttavia, l’intero settore della distribuzione investe nell’IA, anche perché la domanda di supporto altamente tecnologico da parte del mercato è consistente e il rischio di intrusione esterna nel campo degli investimenti (produzione e distribuzione) è evidente.

La seconda sfida è legata alla evoluzione normativa in corso. La direzione verso la Mifid 3 si incrocia con il percorso della Ris. I lavori di costruzione dei testi delle direttive sono ancora in corso e si prevede che ciò caratterizzerà il 2025 alla ricerca della auspicata soluzione “omnibus” tra Mifid, Idd, Ucits, Aifmd, Solvency e Priips.

Il terzo tema concerne le numerose operazioni di M&A che riguardano intermediari che dispongono anche di strutture distributive. Nel caso delle reti, Mps-Mediobanca (di più con anche Generali) creerebbe un surplus da gestire, UniCredit-Bpm lascerebbe debole il segmento (salvo Banca Aletti), Bper-Banca Popolare di Sondrio è coppia che non vede strategica l’offerta fuori sede. Il quarto tema riguarda innovazione di prodotto. Etf e Certificates presentano innovazioni largamente condivise. Soprattutto i primi, però, non generano ricavi commissionali. Per contro, i prodotti assicurativi alimentano ricavi unitari elevati, mentre i fondi d’investimento debbono difendere attentamente il loro campo fra costi e rendimenti. Resta infine il bisogno di innovazione nella raccolta diretta ove il problema permane da lungo tempo.