Consulenza: le sfide del 2025 tra M&A, intelligenza artificiale, novità normative e di prodotto
Rifletto sul legame tra attività dei consulenti finanziari e scenario macro-micro che si prospetta nel 2025. La sfida dell’intelligenza artificiale appare a prima vista quella più globale e disruptive. Probabilmente non è vero, soprattutto nel breve periodo. Tuttavia, l’intero settore della distribuzione investe nell’IA, anche perché la domanda di supporto altamente tecnologico da parte del... Leggi tutto

Rifletto sul legame tra attività dei consulenti finanziari e scenario macro-micro che si prospetta nel 2025. La sfida dell’intelligenza artificiale appare a prima vista quella più globale e disruptive. Probabilmente non è vero, soprattutto nel breve periodo. Tuttavia, l’intero settore della distribuzione investe nell’IA, anche perché la domanda di supporto altamente tecnologico da parte del mercato è consistente e il rischio di intrusione esterna nel campo degli investimenti (produzione e distribuzione) è evidente.
La seconda sfida è legata alla evoluzione normativa in corso. La direzione verso la Mifid 3 si incrocia con il percorso della Ris. I lavori di costruzione dei testi delle direttive sono ancora in corso e si prevede che ciò caratterizzerà il 2025 alla ricerca della auspicata soluzione “omnibus” tra Mifid, Idd, Ucits, Aifmd, Solvency e Priips.
Il terzo tema concerne le numerose operazioni di M&A che riguardano intermediari che dispongono anche di strutture distributive. Nel caso delle reti, Mps-Mediobanca (di più con anche Generali) creerebbe un surplus da gestire, UniCredit-Bpm lascerebbe debole il segmento (salvo Banca Aletti), Bper-Banca Popolare di Sondrio è coppia che non vede strategica l’offerta fuori sede. Il quarto tema riguarda innovazione di prodotto. Etf e Certificates presentano innovazioni largamente condivise. Soprattutto i primi, però, non generano ricavi commissionali. Per contro, i prodotti assicurativi alimentano ricavi unitari elevati, mentre i fondi d’investimento debbono difendere attentamente il loro campo fra costi e rendimenti. Resta infine il bisogno di innovazione nella raccolta diretta ove il problema permane da lungo tempo.