Conclave, ecco come si sceglie il nuovo Papa: la spiegazione in breve. Le fumate, gli orari e quanto dura

Ecco la procedura stabilita dalla Costituzione Apostolica ‘Universi Dominici Gregis’. Tutte le fasi dell'elezione: i riti dei cardinali, le votazioni segrete, il quorum. Fino all’atteso annuncio: “Habemus Papam”

Mag 7, 2025 - 11:50
 0
Conclave, ecco come si sceglie il nuovo Papa: la spiegazione in breve. Le fumate, gli orari e quanto dura

Città del Vaticano, 7 maggio 2025 – Gli occhi del mondo puntati sul Conclave, il collegio dei cardinali riunito dal 7 maggio in Vaticano per eleggere il ‘Romano Pontefice’. In attesa di conoscere il volto del successore di Papa Francesco, ecco cosa c’è da sapere sul procedimento che porterà all’attesissima ‘fumata bianca’, ovvero l’elezione di chi avrà l’onore di salire al soglio di San Pietro. 

Ecco come verrà scelto il nuovo Pontefice: dalla messa dei cardinali alle votazioni segrete e al giuramento (pena la scomunica). Poi l’annuncio solenne in Piazza San Pietro e che ‘celebra’ l’inizio del nuovo pontificato. 

Chi entra in conclave per eleggere il Papa

È la Costituzione Apostolica ‘Universi Dominici Gregis’ – emanata da Giovanni Paolo II nel 1996 e modificata da Benedetto XVI nel 2013 – a stabilire il procedimento di elezione del Santo Padre. Le votazioni si svolgono all’interno della Cappella Sistina

Ad eleggere il Papa sono i cardinali che non hanno ancora compiuto 80 anni, limite di età fissato nel '96. Prima di entrare in conclave, i cardinali si riuniscono nelle Congregazioni generali: sono assemblee preparatorie in cui i porporati riflettono sui temi principali della Chiesa ed esprimono un primo orientamento di voto. 

Cardinali ‘isolati’ dal mondo

Per tutta la durata del conclave, i cardinali non possono comunicare in alcun modo con l'esterno, e non possono neppure leggere giornali o guardare la tv. Dal loro arrivo a Roma e fino all’elezione del Papa, alloggiano tutti a Santa Marta, l'albergo-residenza voluto da Giovanni Paolo nel 2005 e che ha ospitato Bergoglio dal conclave e per tutto il suo pontificato, cioè dal 13 marzo 2013 fino alla sua morte.

I prelati non potranno avere contatti col resto del mondo, per questo il tragitto tra Santa Marta e la Cappella Sistina – dove si tengono le votazioni – sarà effettuato sulle navette, nonostante la distanza sia poco più di un chilometro. 

La tradizione vuole che tutti i cardinali elettori, che in questo caso saranno 133, si siano riuniti la sera prima dell'inizio del conclave a Casa Santa Marta per cenare insieme. Da quel momento in poi sono rimasti isolati dal mondo.

PREPARAZIONE CONCLAVE
PREPARAZIONE CONCLAVE CAPPELLA SISTINA

La messa per il giuramento e l’extra omnes

Il personale che lavora a Santa Marta e alla Cappella Sistina deve giurare di mantenere il segreto su tutto quello che vede e sente, pena la scomunica. Prima del conclave, i cardinali celebrano in San Pietro la ‘Missa Pro Eligendo Romano Pontifice’, quindi si recano in processione alla Cappella Sistina.

Durante la messa, il cardinal decano – che quest'anno è Pietro Parolin, che fino alla morte di Papa Francesco è stato segretario di Stato della Santa Sede – pronuncia per tutti il giuramento di segretezza per tutti i presenti. 

Poi il maestro delle celebrazioni liturgiche, l'arcivescovo Diego Ravelli, intima la famosa ‘extra omnes’: una frase latina della liturgia ecclesiastica che significa ‘fuori tutti’. Ovvero, escano dalla Cappella Sistina tutte le persone estranee al conclave. 

Nel pomeriggio, i cardinali elettori si recheranno in processione nella Cappella Sistina, invocando l'assistenza dello Spirito Santo con il canto del Veni Creator.

Quanto dura il conclave, quorum e come si vota 

Un conclave dura in media da due a cinque giorni. Ma la storia dell’elezione pontificia insegna che può essere molto complicato fare sintesi tra le diverse posizioni. Il voto è a scrutinio segreto, su scheda cartacea.

Il primo giorno – che in questo caso sarà mercoledì 7 maggio – c'è una votazione, i giorni successivi sono quattro: due al mattino e due al pomeriggio. Per eleggere il Papa, servono i suffragi dei due terzi degli elettori presenti e votanti. Nella scheda va scritto un solo nome, pena la nullità.

Se non si raggiungono i due terzi dei cardinali elettori, le schede vengono forate e legate con un nastro rosso per essere bruciate nella stufa di ghisa installata alla Sistina. È il momento delle famose fumate del comignolo montato sulla cupola: la fumata è nera se non si raggiunte il quorum, oppure bianca per quella finale. Il fumo nero è ottenuto con un colorante: un mix di perclorato di potassio, antracene e zolfo

A che ora ci sono le fumate per il nuovo Papa?

La prima fumata del conclave sarà mercoledì 7 maggio. A che ora? “Non prima delle 19”. ha detto il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni. L'ingresso nella Cappella Sistina per la catechesi del cardinale Raniero Cantalamessa è previsto intorno alle 16.30. Poi ci sarà il giuramento e quindi il voto.

Se la fumata sarà nera, come è prevedibile, le votazioni continueranno a ritmo serrato da giovedì 8 maggio: due al giorno, la prima intorno alle 10.30 (solo se bianca) o ci vorrà più tempo se non si raggiungerà l’intesa, quindi la fumata è attesa per le ore 12. La fumata del pomeriggio sarà alle 17.30 in caso di intesa o intorno alle 19

Solo se il voto dei cardinali raggiungerà il quorum, la fumata sarà anticipata, altrimenti si slitterà a fine sessione
 

Le domande in latino prima della fumata bianca

Se un candidato riceve almeno i due terzi delle preferenze, il decano gli chiede in latino: “Accetti la tua elezione, canonicamente avvenuta, a Sommo Pontefice?”. Alla risposta affermativa, il decano chiede, sempre in latino: “Con quale nome vuoi essere chiamato?”. L'eletto risponde "Vocabor" (sarò chiamato) e il nome, con il relativo numero.

Dopo l'accettazione, le schede vengono bruciate nella stufa con un colorante che dà una fumata bianca (clorato di potassio, lattosio e colofonia).

PREPARAZIONE CONCLAVE
PREPARAZIONE CONCLAVE ABITI ECCLESIASTICI

Stanza delle lacrime: la sosta prima dell’annuncio 

Dopo aver accettato la carica, il nuovo papa si ritira nella sacrestia della Sistina, chiamata la ‘Stanza delle lacrime’. Un nome diventato consuetudine nel corso del tempo perché qui in molti cedono all’emozione per il sommo incarico che li aspetta. Nella stanza ci sono tre abiti talari bianchi confezionati in misure diverse: il nuovo Pontefice sceglie quello più adatto a lui e si dà inizio alla vestizione

L'annuncio: “Habemus papam”

Dopo la vestizione, il nuovo Papa siede sulla cattedra della Sistina, dove legge un passo del Vangelo di Matteo sul magistero petrino, e riceve l'omaggio dei cardinali. Poi, il cardinale protodiacono – che questa volta sarà il francese Dominique Mamberti – si affaccia alla loggia centrale di San Pietro e pronuncia la famosissima frase che tutti i fedeli attendono: “Habemus papam”. E aggiunge il nome scelto dal neoeletto. Subito dopo, il Pontefice appare sulla loggia e impartisce la benedizione Urbi et Orbi, ovvero ai fedeli riuniti a Roma e a tutto il mondo.