Con le ciaspole sull’Etna, tornato silenzioso dopo l’assalto dei giorni scorsi

Le fantastiche colate laviche hanno richiamato sulle pendici del vulcano migliaia di curiosi, spesso vocianti e sprovveduti. Oggi quella folla non c’è più e si può tornare a godere in tranquillità dell’abbraccio del “Gigante buono” L'articolo Con le ciaspole sull’Etna, tornato silenzioso dopo l’assalto dei giorni scorsi proviene da Montagna.TV.

Feb 28, 2025 - 14:02
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Con le ciaspole sull’Etna, tornato silenzioso dopo l’assalto dei giorni scorsi

L’Etna svetta con i suoi 3403 metri sulla costa orientale siciliana a breve distanza dalla città di Catania. Inserito dall’UNESCO nel 2013 nell’elenco dei beni costituenti il Patrimonio dell’umanità, è il più alto vulcano attivo della placca euroasiatica. Le sue frequenti eruzioni ne hanno continuamente plasmato la morfologia. L’ultima attività effusiva è recentissima, iniziata nel tardo pomeriggio dell’8 febbraio, con l’apertura di una bocca poco sopra i 3.000 metri di quota e naturalmente l’attività vulcanica è sotto costante monitoraggio. Le escursioni in quest’area sono pertanto appannaggio di guide specializzate ma non per questo meno interessanti e spettacolari vista l’attività effusiva in corso. Prima di intraprendere qualsiasi escursione in quota è opportuno accertare le condizioni e le ordinanze emesse sul sito.

Itinerario verso i crateri del 2002

Partenza: Piano Provenzana (1800 m)
Dislivello: + 300 m
Difficoltà: E
Durata: 3 ore a/r

Tra le escursioni guidate molto interessante è la ciaspolata sul versante Nord dell’Etna. Si parte da  Piano Provenzana a una quota di 1800 m e attraversando boschi in cui spicca la caratteristica betulla dell’Etna, pianta arborea endemica della Sicilia, oltre ad antiche colate laviche si raggiungono i crateri del 2002, ad una quota di 2100 metri. Da qui lo sguardo spazia dai neri lapilli e lave raffreddate delle antiche eruzioni fino all’azzurro del mare della costa catanese. 

Itinerario Il sentiero della Schiena dell’Asino

Partenza: incrocio tra la S.P.92 Zafferana – Rifugio Sapienza e la provinciale che sale da Pedara – Tardaria S.P.401 (1850 m)
Dislivello: 250 m
Durata: 4 ore a/r
Difficoltà: EE

Se le condizioni di neve e sicurezza lo consentono, uno dei percorsi più suggestivi è il cosiddetto sentiero della Schiena dell’Asino. Si parte dalla sbarra dell’Azienda Forestale Case Pirao, Etna nord e si affronta ben presto una ripida salita attraversando un rimboschimento di pino laricio oltre ai caratteristici arbusti di Ginestra dell’Etna, paleoendemismo tropicale diffusosi in Sicilia, che sull’Etna colonizza antiche superfici laviche. Si raggiunge quindi un primo pianoro da cui, guardando verso Sud-est, si possono osservare le colate laviche scaturite dell’eruzione del 1792. Una breve  deviazione consente di ammirare la Grotta Pitagora dalla caratteristica forma triangolare, che in inverno è abbellita da numerose stalattiti di ghiaccio. Giunti in cresta ci si affaccia sulla ben nota Valle del Bove, ampia conca posta sul versante orientale del vulcano. Questa depressione viene fatta risalire a 64.000 anni fa a causa del collasso dei centri eruttivi predecessori dell’Etna e oggi è ricoperta da colate laviche recenti.


Cosa vedere

A Catania sono numerosi i monumenti e gli edifici religiosi da visitare. Si può senz’altro cominciare dalla Piazza del Duomo con la caratteristica Fontana dell’Elefante, simbolo della città. Il cuore della città batte sicuramente intorno alla Chiesa della Badia di Sant’Agata, la patrona che viene festeggiata in febbraio con una delle feste religiose più imponenti dell’isola. 

Come arrivare

Da Catania l’Etna è raggiungibile in poco più di un’ora imboccando la E45 e quindi la SP59 ii e la cosiddetta Strada Regionale Mareneve se diretti a Piano Provenzana, oppure lungo la SP 10 e la SP 92 se diretti al Rifugio Sapienza.

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