Ponte sullo Stretto, la data ufficiale d’inizio lavori: ultimato in quasi 10 anni
L'ad di Webuild, Pietro Salini, ha annunciato l'inizio dei lavori del Ponte dello Stretto durante la presentazione dei conti del 2024 del gruppo

I lavori del Ponte sullo Stretto sono pronti a partire a fine aprile. Ad annunciarlo è Pietro Salini l’amministratore delegato di Webuild, società alla guida del consorzio Eurolink incaricato della costruzione dell’opera.
Presentando i risultati finanziari del 2024, il manager ha fatto il punto sull’infrastruttura, affermando che l’iter di approvazione è quasi terminato, in attesa del via libera del Cipess, e prevedendo il completamento dell’opera entro il 2032.
Le parole di Pietro Salini
“Siamo ovviamente pronti – ha dichiarato Salini – così come anche tutti i partner industriali, a iniziare con orgoglio questo progetto molto importante per l’Italia e soprattutto per il Sud. La durata della fase design & construction è stimata in 7 anni e mezzo e il completamento è previsto per il 2032. Spero di esserci e di poterlo attraversare insieme a tutto il team entro la fine del 2032”.
In un’intervista al Corriere della Sera, l’ad di Webuild ha sottolineato la grande rilevanza per l’industria italiana del progetto, che può dare lavoro a “migliaia di giovani” e che sarà importante soprattutto per il Sud, permettendo il collegamento con il resto d’Europa di “cinque milioni di persone“.
Il punto sul progetto
Il progetto del Ponte sullo Stretto prevede una spesa di 13,5 miliardi di euro, compresa la costruzione di 40 chilometri di collegamenti su binari, di strade e autostrade, delle tre nuove stazioni ferroviarie e del centro direzionale in Calabria.
L’opera comprende la realizzazione di un ponte di 3.666 metri di lunghezza, con una campata sospesa di 3.300 metri, ad un’altezza oltre i 72 metri dal livello del mare e una larghezza di 600 metri.
L’investimento che dovrà essere avallato dal Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, chiamato ad approvare il piano finanziario.
Il progetto di Webuild sui dissalatori
In parallelo ai cantieri del Ponte sullo Stretto, Webuild sarebbe pronta a presentare un progetto con capitali privati e una spesa pubblica marginale, “per risolvere per sempre l’emergenza acqua potabile in Sicilia“, come sostiene l’ad Salini.
“In due anni si possono costruire dissalatori, ripristinare bacini di stoccaggio, implementare la rete e installare nuovi potabilizzatori” ha affermato il manager, convinto che quelli legati all’acqua siano gli investimenti del futuro.
L’amministrato delegato del gruppo di costruzioni ha ricordato i 330 progetti lanciati negli ultimi dieci anni, 30 in Italia, durante un incontro con gli analisti sulla presentazione dei conti del 2024 della multinazionale.
I risultati di Webuild hanno fatto segnare una crescita di 12 miliardi di euro dei ricavi, con un incremento del +20% rispetto al 2023, un utile netto salito a 247 milioni dai 236 milioni dell’anno precedente e margine operativo lordo che supera le attesa, raggiungendo quota 967 milioni, +18%.
Cifre che sono “frutto di una strategia chiara e coerente che perseguiamo dal 2012”, ha sottolineato Salini, che ha rivendicato anche margini di crescita superiori in Italia, dove il fatturato del gruppo è pari a poco meno del 2% del mercato complessivo.