Codegoni inchioda Basciano: aggressione e offese omofobe ai suoi amici, stalking e minacce

Lo scorso 30 aprile la Cassazione ha confermato la decisione del Tribunale del Riesame di Milano e ha disposto per Alessandro Basciano il divieto di avvicinamento nei confronti della sua ex Sophie Codegoni, con l’obbligo di portare costantemente il braccialetto elettronico alla caviglia. Se il dj dovesse rifiutarsi di portare il dispositivo, scatterebbero gli arresti domiciliari, lui comunque ha continuato a dichiararsi estraneo alle accuse di stalking, che gli erano anche costate due notti nel carcere di San Vittore lo scorso novembre.

Dopo la decisione della Cassazione, l’ex compagna di Basciano ha deciso di parlare in una lunga intervista concessa al Corriere della Sera e ha iniziato rivelando che tutto è cominciato nell’estate del 2023, quando lei ha scoperto dei tradimenti e così ha lasciato la loro casa ed è tornata dalla sua famiglia, con la separazione è nato l’inferno. Sophie Codegoni ha menzionato pedinamenti, minacce di ogni tipo e persone vicino ad Alessandro che pare fossero appostate fuori dalla sua porta per controllarla. Per questi motivi nel dicembre 2023 è arrivata la prima denuncia nei confronti di Alessandro. Poi il senso di colpa dell’influencer, le lacrime di Basciano e i due sono tornati insieme per il “bene della bimba”, ma di lì a poco le cose sono precipitate nuovamente.

L’ex tronista di Uomini e Donne ha rivelato che quando ha provato a lasciarlo per la seconda volta, lui avrebbe minacciato di togliersi la vita, inviandole poi foto e video con il volto pieno di sangue finto aveva già parlato di questa sceneggiata, tirando in ballo anche il ketchup per impressionarla).

Sophie Codegoni ha capito che doveva allontanarsi definitivamente quando il suo ex se l’è presa con dei suoi amici (accuse che lui aveva negato e poi ridimensionato): “Lo scorso novembre: ha aggredito e spaccato la macchina ai miei amici. Mi chiama e mi dice: “Ho appena ammazzato di botte il fr**io tuo amico, ora arrivo e ammazzo a anche te”. Sono arrivata al limite. Ho perso 10 kg e ho detto stop. In tanti mi hanno detto: “Non ti vogliamo più vedere, perché stai rovinando la vita a tutti”. E così sono tornata a denunciare“.

[meride embed="25810"]

Sophie Codegoni sul braccialetto elettronico di Basciano.

“Il braccialetto elettronico? Sì è stato importante, ma io sono stata molto male. Non ero certo felice, per me è stato un fallimento totale a livello personale. Sono svuotata, piango sempre. Non ho mai dato peso agli haters, ma oggi ogni parola è una ferita. Ma per mia figlia e per il mio lavoro devo sorridere e far vedere che sto bene e sono felice. Spero si curi. Io non sto facendo tutto questo per distruggere lui, ma per proteggere me. Non sono felice di come sono andate le cose e di sapere che il padre di mia figlia deve indossare un braccialetto.

Adesso ho un dispositivo, me l’hanno dato i Carabinieri, lo scorso dicembre, in virtù della mia situazione di vittima di stalking. Grazie a questo le forze dell’ordine sanno dove sono e se clicco un tasto arrivano le pattuglie. Mi sento più tutelata e protetta con questo. Prima che arrivasse, avevo preso un bodyguard, ma non ce la facevo più economicamente a sostenere i costi. Sono stati mesi durissimi, avevo tanta paura“.

L'articolo Codegoni inchioda Basciano: aggressione e offese omofobe ai suoi amici, stalking e minacce proviene da Biccy.