Chi era Stefania Camboni, la 58enne uccisa a coltellate a Fregene. L’amica: “Non aveva nemici”
Vedova dal 2020, la donna è stato trovata dal figlio in una pozza di sangue. Il medico legale ha riscontrato almeno 15 fendenti. Il cadavere era coperto da cuscini

Fiumicino, 15 maggio 2025 – È stata accoltellata in casa con 15 fendenti, poi coperta con dei cuscini e abbandonata in una pozza di sangue. È scattata la ricerca in tutto il litorale romano dell’omicida di Stefania Camboni, la donna di 58 anni trovata morta in un villino a Fregene. “Era una persona tranquilla”, raccontano i vicini di casa. Ecco chi era la vittima di quello che si sta configurando come l’ennesimo femminicidio.
L’amica: “Non aveva nemici, ma era tanto depressa”
"Stefania era una persona dolcissima, straordinaria: sì era un po' chiusa, ha sofferto tanto per la morte del marito. Lui era una gran bella persona, lavorava la terra a Maccarese. Nemici? No, assolutamente, non ne aveva. Non ho mai sentito di discussioni, aveva un bel rapporto con i figli. Io l'ho vista qualche settimana fa, per via dell'adozione di alcuni gattini. Ci sentivamo saltuariamente". È la testimonianza della signora Agostina, gli occhi lucidi, scioccata, un'amica di Stefania Camboni, la donna uccisa a Fregene.
“Non so cosa sia successo – continua l’amica –. Sono venuta a prendere i gattini che erano in casa e non volevo lasciarli soli. Non posso credere che qualcuno possa averle fatto del male, era sempre disponibile, si rivolgeva sempre con tanto cuore, con tanto amore, non capisco come sia potuto succedere”. E il racconrti di Agostina continua: “Non ho mai sentito discussioni, so che con il figlio andava d'accordo. Era tranquilla, siamo uscite anche a bere insieme. Ma era tanto depressa, col marito stava insieme da ragazza''.
Chi era Stefania Camboni
Aveva 58 anni Stefania Camboni, vedova con due figli grandi. Uno dei due – Francesco, che lavora come guardia giurata – abita in un altro appartamento della villa insieme alla moglie: è stato lui a scoprire il cadavere della mamma intorno alle 7.20 di questa mattina. La sua testimonianza è stata raccolta questa mattina dagli inquirenti, che hanno sentito anche la moglie e il fratello.
Il marito si chiamava Giorgio Violoni ed è morto nell’aprile del 2020, stroncato a 56 anni per una malattia. Era molto conosciuto e stimato nella zona di Fregene e Maccarese, anche per i suoi trascorsi calcistici. Aveva giocato nel Maccarese, ma anche nella Lazio Primavera.
Il vicino: “Usciva a fare la spesa, era tranquilla”
“Conoscevamo la signora di vista, così come i due figli. Usciva a fare la spesa tranquillamente, andava al bar. Non abbiamo sentito nulla. Un fatto così grave, a Fregene non accadeva da tanto tempo. Qui, ogni tanto, ci sono dei furti”. È il racconto di un residente del complesso di villette di via Santa Teresa di Gallura.
"Il marito, Giorgio Violoni, era molto noto in zona – racconta un’altra vicina di casa – giocava nel Maccarese calcio ed era un uomo davvero per bene. Con lui ha due figli, uno dei quali, Francesco, ha trovato il corpo senza vita della madre al ritorno dal turno di notte”.