Caso Boccia, il Tribunale dei Ministri archivia le accuse per Sangiuliano
Il Tribunale dei Ministri ha archiviato l’inchiesta per peculato e rivelazione di segreto d’ufficio nei confronti dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Al centro dell’indagine c’erano i rapporti tra Sangiuliano e l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia, che nell’estate 2024 aveva affiancato il ministro in diverse occasioni istituzionali. ”Sono stati per me mesi di grande tormento. Ho […]

Il Tribunale dei Ministri ha archiviato l’inchiesta per peculato e rivelazione di segreto d’ufficio nei confronti dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Al centro dell’indagine c’erano i rapporti tra Sangiuliano e l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia, che nell’estate 2024 aveva affiancato il ministro in diverse occasioni istituzionali.
”Sono stati per me mesi di grande tormento. Ho trovato sulla mia strada magistrati competenti e di grande professionalità”, commenta Sangiuliano.
Il fascicolo d’inchiesta era stato aperto nel settembre 2024 dalla Procura di Roma in seguito a un esposto presentato dal deputato Angelo Bonelli, co-leader di Alleanza Verdi e Sinistra. Bonelli chiedeva ai pm di verificare eventuali profili di rilevanza penale nel rapporto fra l’allora ministro e Boccia.
Proprio le notizie emerse sulla sua frequentazione con l’imprenditrice pompeiana avevano spinto Sangiuliano a dimettersi, il 6 settembre. Oltre ad aver portato con sé Boccia in diverse missioni istituzionali, il ministro aveva anche promesso alla donna di nominarla sua consigliera personale per i grandi eventi, nomina che poi, tuttavia, non si è mai concretizzata.
“Accreditare una persona che non aveva nessun ruolo utilizzando servizi dello Stato, andando ospite di organizzazioni e amministrazioni locali, facendo in modo che la dottoressa Boccia venisse a conoscenza di atti riservati della Pubblica amministrazione sono fatti di una gravità inaudita”, aveva sostenuto Bonelli.
Le pm Giulia Guccione e Barbara Trotta hanno tuttavia concluso che nella condotta di Sangiuliano non c’è stato nulla di illecito: la Procura di Roma ha quindi chiesto l’archiviazione. L’ex ministro rimane invece indagato dalla Corte dei Conti per un presunto danno erariale legato alle spese per i viaggi istituzionali fatti con Boccia.
“Eravamo assolutamente sereni”, commenta all’Adnkronos l’avvocato Silverio Sica, difensore di Sangiuliano. “Credo che Sangiuliano con il suo comportamento abbia dimostrato una grande serietà politica. Siamo soddisfatti soprattutto sul piano morale. Sangiuliano si è dimesso per una vicenda privatissima e questa archiviazione conferma che non ha mai compiuto alcun illecito. La sua è stata una decisione di grande serietà”.
Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha diffuso una nota in cui osserva che “oggi è una bella giornata non solo per Gennaro Sangiuliano, ma anche per le istituzioni”. “Con l’archiviazione da parte del Tribunale dei Ministri – dice Bignami – si chiude finalmente un capitolo infamante e tormentato per un uomo che non è mai venuto meno ai suoi obblighi istituzionali, che ha sempre onorato con dignità”.
Su Facebook il presidente del Senato, Ignazio La Russa, co-fondatore di Fratelli d’Italia esprimo la propria “vicinanza all’amico Gennaro Sangiuliano, che ha vissuto mesi davvero difficili, segnati da accuse infondate e attacchi ingiusti”. “Sono davvero felice che questa vicenda si sia conclusa con l’archiviazione da parte del Tribunale dei Ministri”, scrive la seconda carica dello Stato. “D’altronde, conoscendo l’uomo e il rispetto che ha per le istituzioni, questa vicenda non poteva avere un esito diverso. A lui giunga il mio sincero e affettuoso abbraccio”.