Calomi: “Con Telepatia racconto il potere delle connessioni invisibili”
Con Telepatia, il suo nuovo singolo, Calomi esplora il potere delle connessioni invisibili, quei legami profondi che si manifestano senza bisogno di parole. Attraverso un mix di sonorità moderne ed eteree, il brano racconta la sensazione di intesa perfetta tra due persone, quasi come se potessero comunicare su un livello più alto, pur rimanendo distanti. […] The post Calomi: “Con Telepatia racconto il potere delle connessioni invisibili” appeared first on Indielife.it - Magazine indipendente dedicato agli artisti emergenti.

Con Telepatia, il suo nuovo singolo, Calomi esplora il potere delle connessioni invisibili, quei legami profondi che si manifestano senza bisogno di parole. Attraverso un mix di sonorità moderne ed eteree, il brano racconta la sensazione di intesa perfetta tra due persone, quasi come se potessero comunicare su un livello più alto, pur rimanendo distanti.
Ad accompagnare questa esperienza sonora c’è un videoclip dal forte impatto visivo, realizzato in collaborazione con Alessio Bianchi e Jacopo Margnini, che attraverso colori pastello e scelte registiche evocative, amplifica il senso di vicinanza e lontananza tra i protagonisti.
In questa intervista, Calomi ci racconta la genesi di Telepatia, il processo creativo che l’ha portata alla sua realizzazione e il significato più profondo che spera di trasmettere al pubblico.
Come è nata l’idea di “Telepatia”? Qual è stata la tua fonte di ispirazione per il brano?
L’idea di “Telepatia” è emersa da un’esperienza personale, riflettendo la sensazione di connessione profonda con qualcuno.
Nel periodo in cui è stato scritto il brano, percepivo spesso quella sensazione e ho pensato fosse carino cercare di riproporla in una canzone.
In che modo il brano riflette l’idea di comunicazione senza voce?
Il brano riflette l’idea di comunicazione senza voce principalmente attraverso il testo, che esprime emozioni e pensieri in modo diretto e poetico. Le parole riescono a catturare la profondità dei sentimenti, creando un legame intimo tra i due protagonisti, anche in assenza di dialogo. Le melodie, complementari al testo, amplificano queste emozioni. Abbiamo cercato di trasmettere questo senso di connessione che va oltre le parole, rendendo palpabile la telepatia tra le persone, principalmente attraverso questi elementi.
Come hai collaborato con i registi Alessio Bianchi e Jacopo Margnini per il videoclip?
La collaborazione è stata molto semplice e creativa. Avevo già in mente il mood del videoclip (colori pastello, scene con lo schermo diviso a metà per indicare la distanza…) e dopo averlo condiviso con Alessio ci siamo sentiti al telefono per parlare meglio dei dettagli costruendo concettualmente il video. Arrivato il giorno delle riprese, io e Matteo (la comparsa) abbiamo incontrato anche Jacopo che insieme ad Alessio ci ha spiegato meglio i luoghi in cui avremmo girato il video e abbiamo scelto gli outfit per le varie scene.
Nonostante il freddo, è stato molto divertente girare diverse clip in differenti location.
Qual è stato il tuo approccio alla produzione e alla creazione delle atmosfere nel brano?
Io e il produttore abbiamo voluto combinare sonorità moderne con elementi eterei, dando molto spazio a cori e a campionamenti per creare un ambiente sonoro immersivo. Abbiamo utilizzato questo approccio cercando di potenziare il tema della telepatia.
Qual è il messaggio principale che vorresti che il pubblico recepisse?
Il messaggio principale è che la vera connessione va oltre le parole. Spero che attraverso “Telepatia” le persone possano riconoscere l’importanza delle emozioni e delle sensazioni nel costruire relazioni significative e profonde.
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