BYD allattacco: un terzo impianto in Europa per sfidare i dazi
BYD pianifica un terzo stabilimento in Europa e valuta una fabbrica di batterie, strategia chiave per contrastare i dazi UE sulle auto cinesi.
Il gigante cinese BYD sta valutando la costruzione di un terzo stabilimento di produzione in Europa, oltre alla possibilità di avviare una fabbrica di batterie nel continente. La decisione si inserisce in una strategia più ampia per contrastare i dazi imposti dall’Unione Europea sulle importazioni di veicoli elettrici prodotti in Cina. Tuttavia, l’azienda non ha fretta di finalizzare i piani. Secondo Stella Li, responsabile di BYD Europe, il sito per il nuovo stabilimento potrebbe essere scelto nei prossimi 18 mesi. Sebbene non sia stata indicata una data precisa per l’avvio della produzione, l’esperienza con l’impianto ungherese, annunciato a fine 2023 e previsto per il 2025, suggerisce che il terzo sito potrebbe entrare in funzione entro il 2028 se i tempi dovessero essere simili. Tuttavia, queste tempistiche restano ipotetiche e non confermate ufficialmente.
NON SOLO AUTO
Oltre alla produzione di veicoli, BYD sta valutando anche l’apertura di una fabbrica per la produzione di batterie in Europa. Secondo Bloomberg, il colosso cinese sta ancora discutendo la localizzazione e i dettagli temporali di questo progetto. Con il sito in Ungheria ormai prossimo all’apertura e una fabbrica in fase di pianificazione in Turchia, BYD sta chiaramente rafforzando la propria presenza produttiva nel continente.
L’espansione della capacità produttiva in Europa avrebbe un impatto significativo. Con una produzione locale, BYD potrebbe evitare i dazi doganali standard e le tariffe speciali imposte dall’UE sulle auto elettriche importate dalla Cina dal 2024. Nonostante questi ostacoli, il mercato europeo continua a essere strategicamente rilevante per i produttori cinesi, grazie ai margini di profitto più elevati rispetto a quelli ottenibili in patria, dove la concorrenza sui prezzi è feroce.