Burioni commenta The Last of Us e spiega il Cordyceps
Le parole di Roberto Burioni Seguiteci sempre su LaScimmiaPensa e sul nostro canale WhatsApp Non capita spesso che un esperto di medicina come Roberto Burioni commenti una serie TV, soprattutto quando questa ha riferimenti — seppur vaghi — al mondo medico o scientifico. Eppure, The Last of Us, serie tratta dall’omonimo videogioco, è riuscita a incuriosire anche lui. […] L'articolo Burioni commenta The Last of Us e spiega il Cordyceps proviene da LaScimmiaPensa.com.

Le parole di Roberto Burioni
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Non capita spesso che un esperto di medicina come Roberto Burioni commenti una serie TV, soprattutto quando questa ha riferimenti — seppur vaghi — al mondo medico o scientifico. Eppure, The Last of Us, serie tratta dall’omonimo videogioco, è riuscita a incuriosire anche lui. In un post pubblicato sui social, il virologo ha condiviso le sue riflessioni su una puntata dello show, soffermandosi su un elemento narrativo che ha basi nella realtà biologica: il fungo Cordyceps.
Il professor Roberto Burioni, noto per la sua attività di divulgazione scientifica e per la sua attenzione alla corretta informazione, ha raccontato di aver fatto un’eccezione alla sua regola personale di evitare prodotti di intrattenimento che toccano tematiche mediche. E lo ha fatto proprio perché la trama di The Last of Us si basa su un fungo realmente esistente, capace di alterare il comportamento delle formiche carpentiere in maniera tanto affascinante quanto inquietante.
Non guardo mai le serie e i film che hanno anche un lontano riferimento medico (per ovvi motivi) ma ho fatto un’eccezione per una puntata di “The Last of Us” e il suo mondo apocalittico dominato da funghi – scrive Roberto Burioni. L’elemento centrale della trama non è frutto di pura fantasia. In effetti, la minaccia dei “clicker”, i famigerati nemici che inseguono i protagonisti, si ispira a un fungo davvero esistente: il Cordyceps.
Il Cordyceps è una specie di fungo che, nella realtà, infetta le formiche carpentiere. Quando una formica viene infettata dal fungo, quest’ultimo rilascia delle sostanze chimiche che agiscono direttamente sul sistema nervoso dell’insetto. Questo provoca un comportamento anomalo: la formica diventa iperattiva, smette di comunicare con le altre della sua colonia e, spinta da un impulso irrefrenabile, lascia il nido. La formica infetta si dirige verso l’alto, generalmente su una pianta, e una volta arrivata sulla parte più alta, si arrampica, e si ancora saldamente a un ramo o una foglia. A questo punto il fungo cresce fuori dalla sua testa, creando una sorta di “spora mortale” che può infettare altre formiche.
Ma non è tutto: il fungo continua a diffondersi, dando vita a una vera e propria “invasione” della colonia di formiche. Questo fenomeno di controllo del comportamento delle formiche è talmente singolare che gli scienziati lo considerano uno dei più strani esempi di parassitismo in natura. È un po’ come se il fungo avesse effettivamente il potere di trasformare la formica in una sorta di “zombie” al servizio del suo piano di sopravvivenza.
Interessante è anche il fatto che gli scienziati abbiano trovato prove di queste “tracce di morte” di formiche infette nei fossili, risalenti addirittura a 48 milioni di anni fa. Un dato che aggiunge un ulteriore strato di mistero alla questione, confermando quanto antiche e pervasive possano essere certe dinamiche naturali.
Nella serie The Last of Us, il fungo Cordyceps viene amplificato in maniera drammatica, in un mondo dove non solo le formiche, ma anche gli esseri umani, diventano prede di questo fungo, che li trasforma in creature violente e senza coscienza. Il paragone tra la realtà e la serie è inquietante: mentre nel mondo reale il Cordyceps agisce solo su insetti, nella trama della serie il fungo ha evoluto la sua capacità di infettare esseri umani, portandoli a perdere la loro identità e a diventare “clicker”, creature simili a zombie.
Però tranquilli: per tutta una serie di motivi le probabilità che Cordyceps diventi capace di infettare gli esseri umani sono estremamente ridotte.
Nella foto, una formica infettata dal fungo. PS: mi dicono che la serie è tratta da un videogioco, come potete immaginare per me dopo gli ufetti che scendavano non è esistito più nessun videogioco, sono stato attratto da altri passatempi.
Il commento di Roberto Burioni su The Last of Us dimostra quanto la scienza possa intrecciarsi efficacemente con la narrativa, anche in contesti estremi come quello di un’apocalisse fungina. Pur sottolineando l’impossibilità (almeno attuale) che un fungo come il Cordyceps possa infettare gli esseri umani, Burioni coglie l’occasione per raccontare uno dei fenomeni più straordinari osservati in natura: un parassita capace di “comandare” un altro organismo.
Che ne pensate?
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