Buoni Fruttiferi Postali fuori ISEE: i più redditizi del momento
Da aprile 2025 i buoni fruttiferi postali sono esclusi dal calcolo dell’ISEE fino a 50mila euro: ecco i più redditizi a breve e lungo termine.

A partire dal 3 aprile, oltre ai titoli di Stato (come BOT e BTP) e ai libretti di risparmio postale, anche i buoni fruttiferi postali, possono essere esclusi dal calcolo dell’ISEE, per importi che non superano i 50mila euro per singolo nucleo familiare.
Emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato italiano, i BFP rappresentano uno strumento finanziario mediamente redditizio nel medio-lungo periodo, in grado di far fruttare i risparmi riconoscendo interessi che variano a seconda della tipologia e della scadenza (breve, media o lunga).
Attualmente, tra i buoni caratterizzati da un maggiore potenziale in termini di redditività figurano:
- Buono minori con interessi dalla maggiore età e rendimento annuo lordo a scadenza del 5%;
- Buono Ordinario con durata 20 anni, con rendimento annuo lordo a scadenza del 3%;
- Buono 3×4 con durata 12 anni e rendimento annuo lordo a scadenza del 2%.
Buono 4 anni Plus, Buono Rinnova 4 anni e Buono 4 anni Risparmiosemplice prevedono invece un rendimento annuo lordo a scadenza dell’1,5%.
Sul sito di Cassa Depositi e Prestiti si può calcolare il rendimento di ogni investimento in BFP selezionando tipologia, data di sottoscrizione, importo e data di rimborso.