Buoni fruttiferi postali 2025 e 2026: scadenze e prescrizioni

I buoni fruttiferi postali rappresentano da quasi un secolo uno degli strumenti di risparmio più utilizzati in Italia. Grazie alla garanzia dello Stato e all’assenza di costi di sottoscrizione e gestione, sono considerati una soluzione sicura per chi vuole investire senza rischi legati alla volatilità dei mercati finanziari. Tuttavia, anche questi strumenti hanno una scadenza e, se non riscossi in tempo, vanno in prescrizione, con la conseguente perdita del diritto al rimborso del capitale e degli interessi maturati.

Poste Italiane ha pubblicato l’elenco dettagliato dei buoni fruttiferi postali in scadenza e in prescrizione nel 2025. Di seguito, tutte le informazioni per capire come e quando riscuotere il proprio investimento.

Cosa succede alla scadenza di un buono fruttifero postale?

Alla scadenza naturale, un buono fruttifero postale diventa infruttifero, cioè non matura più interessi. Qui trovi i buoni fruttiferi scaduti nel 2024, ormai non più rimborsabili.

Andiamo a scoprire quali sono i buoni fruttiferi postali in scadenza nel 2025 e 2026 nella seguente tabella:

Buoni fruttiferi postali: come e quando avviene la prescrizione

I buoni fruttiferi postali cartacei possono essere riscossi fino a dieci anni dopo la loro scadenza. Oltre questo periodo, il capitale investito e gli interessi maturati vengono persi definitivamente. La destinazione delle somme non riscosse dipende dalla data di emissione del buono. Se è stato emesso entro il 13 aprile 2001, le somme non riscosse vengono trasferite al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Per i buoni emessi dal 14 aprile 2001, invece, l’importo viene versato al Fondo istituito presso il MEF. Diverso è il caso dei buoni dematerializzati, che non sono soggetti a prescrizione: alla scadenza, infatti, il rimborso viene accreditato automaticamente sul libretto di risparmio postale o sul conto BancoPosta, eliminando il rischio di dimenticanze o perdite.

Per evitare la prescrizione, è importante tenere sotto controllo le date di scadenza. Se il buono è cartaceo, si può verificare la scadenza direttamente sul titolo oppure consultando i siti ufficiali di Poste Italiane o della Cassa Depositi e Prestiti. Se la scadenza si avvicina, è fondamentale richiedere il rimborso tempestivamente, recandosi in un ufficio postale o contattando il numero verde 800.00.33.22. In alternativa, chi vuole una maggiore sicurezza può optare per la dematerializzazione del titolo, che consente di ricevere il rimborso in automatico alla scadenza, senza bisogno di alcuna richiesta manuale. Questa operazione può essere effettuata presso un ufficio postale, a patto di disporre di un libretto di risparmio postale o di un conto BancoPosta intestato alla stessa persona che detiene il buono.

Chi risiede all’estero e possiede un buono cartaceo vicino alla prescrizione deve invece rivolgersi al Consolato Italiano del Paese di residenza per ricevere istruzioni dettagliate sulla procedura da seguire. È necessario compilare il modulo Delega speciale per riscuotere buoni e libretti postali e allegare la documentazione richiesta, tra cui una copia del documento d’identità, il codice fiscale e i buoni in originale. Una volta raccolti tutti i documenti, il plico deve essere inviato a Poste Italiane S.p.A. – DTO – SBO – Risparmio Postale e Gestito, Ufficio Buoni – Via di Tor Pagnotta, 2 – 00143 Roma.

Buoni fruttiferi postali prescritti nel 2025 e 2026: quali sono

Andiamo a vedere quali sono i buoni fruttiferi postali prescritti nel 2025 e 2026.

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