BTP E BOT: conviene ancora investire in Titoli di Stato?
Chi si interessa di investimenti cerca continuamente soluzioni che offrano un buon equilibrio tra rendimento e rischio. E mentre il mercato propone strumenti sempre più innovativi, i Titoli di Stato, come BTP e BOT, restano tra le scelte più considerate da chi cerca stabilità e protezione del capitale. Ma sono davvero adatti al tuo profilo? […] L'articolo BTP E BOT: conviene ancora investire in Titoli di Stato? proviene da IoInvesto SCF.

Chi si interessa di investimenti cerca continuamente soluzioni che offrano un buon equilibrio tra rendimento e rischio. E mentre il mercato propone strumenti sempre più innovativi, i Titoli di Stato, come BTP e BOT, restano tra le scelte più considerate da chi cerca stabilità e protezione del capitale.
Ma sono davvero adatti al tuo profilo? Conviene ancora investirci oggi?
La verità è che non esiste una risposta valida per tutti: dipende dalla tua situazione, dai tuoi obiettivi e da come sono strutturati i tuoi investimenti attuali.
Ecco perché, prima ancora di leggere oltre, puoi fare una scelta più semplice e concreta:
Richiedere subito un’analisi gratuita e personalizzata del tuo portafoglio.
Un esperto indipendente ti aiuterà a capire se strumenti come i BTP e i BOT hanno davvero senso per te, come bilanciare il tuo rischio e dove potresti migliorare.
Cosa sono i Titoli di Stato BTP e BOT?
Prima di addentrarci nella parte prettamente tecnica relativa alle modalità di investimento più convenienti quando si parla di Titoli di Stato è bene comprendere cosa siano e come funzionano i BOT e i BTP. Si tratta di obbligazioni, cioè strumenti di debito che vengono utilizzati dallo Stato per ottenere risorse necessarie a progetti, investimenti o altro tipo di bisogno legato alle esigenze di bilancio pubblico. Investire in questi titoli significa avere la possibilità di vedere restituito il capitale investito nonché gli interessi maturati alla scadenza precedentemente definita.
Devi sapere che anche se in questo post parleremo soprattutto di BOT e BTP, essi non sono gli unici Titoli di Stato su cui è possibile investire. Oltre a questi due si può infatti scegliere tra diversi buoni, quali ad esempio:
- Certificati di Credito del Tesoro (Ccteu)
- Buoni del Tesoro Poliennali Green (BTP Green)
- Buoni del Tesoro Poliennali step-up riservati agli investitori retail (BTP Futura)
- Buoni del Tesoro Poliennali riservati agli investitori retail (BTP Valore)
- Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione europea (Btp€i)
- Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione italiana (Btp Italia)
Abbiamo scelto di dedicarsi maggiormente agli investimenti in BOT e BTP perché questi due titoli rappresentano quelli più noti e utilizzati per gli investimenti, anche dagli speculatori alle prime esperienze. Qui specifichiamo solo che tra gli altri titoli può essere utile sapere BOT e CCT cosa sono e in cosa si differenziano. Pertanto sottolineiamo che i CCT sono titoli molto più simili ai BTP che non ai BOT in quanto presentano una scadenza media, non superiore ai sette anni. La relazione tra BOT e CCT è data dal fatto che la cedola semestrale di questi ultimi viene calcolata tenendo conto dell’andamento dei BOT.
Cosa sono i BOT?
I BOT sono i Buoni Ordinari del Tesoro, e rappresentano delle obbligazioni che si caratterizzano per la copertura dei bisogni dello Stato nel breve periodo. Infatti hanno una durata di pochi mesi, solitamente tre, sei o al massimo dodici: un BOT viene quindi saldato, in positivo o in negativo, entro un anno dall’emissione.
Per quanto riguarda il loro valore esso è relativamente basso, infatti parte da un minimo di mille euro: si può scegliere di investire tale somma oppure i suoi multipli, ma non cifre intermedie.
Va sottolineato che negli ultimi anni i BOT sono sempre più richiesti; dopo un periodo in cui i risparmiatori italiani si erano lasciati attrarre dalla versatilità del mercato online, negli ultimi anni invece sono tornati a investire nei BOT grazie soprattutto all’incremento di rendimento di questi Titoli che li hanno resi particolarmente interessanti, soprattutto in ottica di gestione dei risparmi e protezione dall’inflazione.
I BTP: caratteristiche principali
Se vuoi puntare a un investimento pluriennale in Titoli di Stato allora devi optare per i BTP, ossia i Buoni del Tesoro Poliennali. Questi possono avere una durata variabile dai tre ai cinquant’anni a seconda del tipo di investimento su cui vengono utilizzati i finanziamenti: investire in BTP significa quindi puntare a un investimento a medio o lungo termine con tutti i vantaggi che tale tipo di speculazione comporta.
Principali differenze tra BOT e BTP
Conoscere la differenza tra BOT e BTP permetterà di definire al meglio il tipo di investimento più idoneo alle proprie necessità, ai capitali a disposizione e anche alle caratteristiche personali. Una prima differenza, infatti, viene data dalla durata dell’investimento.
Chi preferisce puntare su speculazioni a breve periodo sui Titoli di Stato deve necessariamente scegliere i BOT che, come visto, hanno una durata massima di un anno. Viceversa, chi cerca un investimento nel lungo periodo, dovrà rivolgersi ai BTP che possono garantire una copertura anche fino a trent’anni. Chi inizia a investire da giovane o chi vuole lasciare un profitto ai propri figli, effettua la scelta di un investimento di lunga durata, sapendo che il profitto che ne può derivare risulterà particolarmente conveniente.
Per una verifica di quelli che possono essere gli aspetti vantaggiosi nell’investire in questi strumenti si può effettuare un’analisi degli investimenti. Si tratta di un percorso, da fare con un consulente esperto, che permetterà di definire al meglio quelle che sono le potenzialità, i rischi e i rendimenti dei diversi asset, anche in base alle esigenze specifiche e alla sostenibilità di ciascun investimento.
Anche se la durata rappresenta la prima e più evidente differenza tra i due Titoli di Stato, essa non è l’unica. Per prima cosa i due strumenti differiscono per il rendimento. Infatti i BOT presentano un rendimento minore perché sono investimenti a breve termine; naturalmente hanno anche la garanzia di un minore rischio e proprio per questo motivo sono particolarmente apprezzati da quanti sono alle prime esperienze nel mondo delle speculazioni. I BTP, infatti, avendo durata media maggiore, possono presentare un rischio più elevato ma, di contro, garantire rendimenti particolarmente interessanti.
Sempre in relazione al rendimento va poi sottolineato che i BOT sono titoli che presenta una remunerazione definita a scarto di emissione. Cosa significa? Che quando il titolo viene pagato, ossia nel momento in cui viene sottoscritto, sarà pagato a un valore minore rispetto a quello nominale.
Un’altra differenza è la presenza o meno della cedola. I BOT non danno diritto a interessi periodici, ossia non viene emessa la cedola e per questo motivo sono anche detti titoli zero-coupon. Al posto della cedola viene emesso il rimborso del rendimento maturato al termine del periodo definito al momento dell’acquisto del BOT. Il motivo per cui non viene emessa la cedola è relativo alla durata temperale di questi strumenti di investimento: infatti la cedola viene rilasciata ogni sei mesi e i BOT in molti casi hanno durata inferiore. Viceversa, per i BTP viene rilasciata regolare cedola ogni sei mesi mentre il rimborso del capitale investito viene effettuato al termine del periodo di investimento.
Infine, un’ulteriore differenza riguarda i tempi di emissione: infatti i BOT vengono emessi due volte al mese, ossia a metà e al termine del mese. I BTP, invece, vengono emessi solo una volta al mese.
Capire le differenze è il primo passo, ma non basta: solo attraverso un’analisi gratuita dei tuoi investimenti potrai davvero sapere se BOT o BTP sono adatti al tuo portafoglio e ai tuoi obiettivi personali.
Come comprare i BOT e i BTP
Spesso si parla di investimenti e speculazioni nei mercati ma non di dove è possibile acquistare i vari asset. Nella maggior parte dei casi questi possono essere acquistati tramite broker, ossia intermediari specializzati che fanno da tramite tra il mercato e gli investitori. Anche BOT e BTP devono essere acquistati per il tramite di un intermediario, ma durante un’asta del Dipartimento del Tesoro.
La partecipazione all’asta è aperta a tutti, ma non tutti possono acquistare liberamente questi Titoli di Stato: infatti, per poter acquistare Titoli di Stato dovrai necessariamente prenotare la quantità che ti interessa tramite un intermediario che abbia l’autorizzazione per operare in questo tipo di mercato. La prenotazione prevede il pagamento di commissioni che dovranno essere saldate entro il giorno che precede l’asta.
I BOT, ma ancora di più i BTP, possono essere venduti o negoziati passando quindi ad altro “proprietario”. BOT e BTP che non vengono acquistati all’asta ma in un secondo momento dai proprietari, vanno a far parte di quello che è comunemente definito il MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni), cioè un canale di mercato secondario. Attenzione però: anche se non vengono venduti all’asta, BOT e BTP dovranno comunque essere venduti tramite consulente finanziario a un intermediario autorizzato, oppure tramite Banca o le Poste, ma non da privato a privato.
Come si calcola il guadagno di BOT e BTP?
Ti verrà ora da chiedere come funziona, dal punto di vista del profitto, l’uso dei Titoli di Stato. Se ho acquistato dei BOT in maniera classica ossia durante un’asta del Tesoro, allora il loro rendimento deriva dalla differenza tra prezzo di acquisto e quello di rimborso. Quest’ultimo verrà liquidato allo scadere del BOT.
Nel caso dei BTP, invece, si deve valutare la concomitanza di due elementi, ossia il rendimento e la cedola. Il rendimento, proprio come per i BOT, deriva dalla differenza tra prezzo di acquisto e di rimborso; la cedola, invece, rappresenta la percentuale del rendimento che viene regolarmente versata e che tiene conto del capitale investito. Per la maggior parte dei BTP la cedola ha un versamento semestrale.
La differenza di calcolo deriva soprattutto dalla durata dei due Titoli di Stato; infatti, la più breve durata dei BOT, solitamente minore dell’anno, rende inutilizzabile l’idea della cedola; inoltre, anche per i BOT a maggiore scadenza, ossia di un anno, non sarebbe pratico il rilascio di un’unica cedola.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di BOT e BTP?
Oltre a conoscere qual è la differenza tra BOT e BTP è importante anche comprendere quali siano i vantaggi e gli svantaggi di questi due Titoli di Stato, ossia quanto possa risultare conveniente investire nell’uno o nell’altro tenendo conto dei punti di forza e delle criticità.
Non accontentarti di quello che sembra sicuro: valuta con noi se BTP e BOT sono davvero la scelta giusta, con un’analisi gratuita.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dei BOT?
Tra i principali aspetti a favore e contro dell’investimento nei BOT abbiamo i seguenti:
- prezzo;
- durata;
- commissioni;
- cedola;
- rendimento.
Vediamo di seguito più nel dettaglio le voci sopra riportate per comprendere se rappresentano un vantaggio o uno svantaggio.
Il prezzo. Il prezzo dei BOT è sicuramente un vantaggio, uno dei suoi punti di forza. L’investimento minimo, infatti, è di soli mille euro e permette di acquistare un BOT all’asta. Si tratta di un costo accessibile anche ai piccoli speculatori che non possono puntare ad asset più impegnativi.
La durata. Come già evidenziato, i BOT hanno una durata breve, che può variare fra i tre e i dodici mesi. La durata del BOT viene definita a priori, per cui potrai scegliere tra le diverse opzioni a seconda della strategia che preferisci adottare, ossia a breve o brevissima scadenza.
Le commissioni. Sottoscrivere un BOT significa dover pagare delle commissioni che devono essere versate per prenotare il Titolo prima della partecipazione all’asta. L’importo della commissione è variabile, non può superare una certa cifra e dipende anche dalla durata residua del BOT.
La cedola. La breve durata dei BOT non permette l’emissione di cedole. Questo aspetto in realtà non si pone né come un vantaggio né come uno svantaggio: i tempi ristretti dei BOT, infatti, non rendono necessario questo strumento di pagamento frazionato del rendimento.
Il rendimento. Sotto questo punto di vista non si può dire che i BOT siano particolarmente vantaggiosi. Infatti, considerando il basso costo di acquisto e la scadenza a breve termine, potrai facilmente immaginare che il rendimento non potrà essere elevato. Spesso gli investitori utilizzano i BOT non tanto per avere un elevato rendimento quanto piuttosto per proteggersi dall’inflazione. Infatti, visto in tale forma, questi titoli si pongono come un investimento vantaggioso per piccoli, medi e grandi imprenditori.
Vantaggi e svantaggi dei BTP: quali sono?
Come abbiamo già evidenziato, i BTP sono strumenti di investimento a medio-lungo termine. Vediamo anche per questi Titoli di Stato quali sono i vantaggi e gli svantaggi relativi ai seguenti aspetti:
- prezzo;
- durata;
- commissioni;
- cedola;
- rendimento.
Il prezzo. Anche i BTP, come i BOT, hanno un costo che parte dai mille euro. Si tratta quindi anche in questo caso di un investimento facilmente abbordabile, adatto anche a piccoli speculatori. Pertanto, si può dire che per quanto riguarda questo aspetto vantaggioso non vi è differenza tra BOT e BTP.
La durata. La durata dei BTP è molto superiore a quella dei BOT: infatti si possono avere BTP da due a cinquant’anni. Al momento dell’acquisto dei BTP si dovrà scegliere i taglio su cui si vuole investire, sia esso da due, tre, cinque, sette, dieci, quindici, venti, trenta o cinquant’anni.
Le commissioni. Anche per acquistare i BTP è necessario pagare una commissione agli intermediari che procedono con l’acquisto del Titolo di Stato per te. Ricorda infatti che solo gli intermediari autorizzati possono effettuare l’acquisto o la vendita dei Titoli di Stato.
La cedola. Ogni sei mesi viene emessa la cedola: questa oggi non è più di tipo fisico ma dematerializzata, ossia viene emessa solo dal punto di vista contabile. Non dimenticare che gli interessi maturati con i BTP e versati tramite cedola sono soggetti a regime fiscale e prevedono un’imposta del 12.50%.
Il rendimento. Rispetto ai BOT, i BTP garantiscono un rendimento maggiore, perché rappresentano un investimento a lungo termine. Anche se in generale gli investimenti a maggiore rendimento sono caratterizzati da un rischio più elevato, va sottolineato che le speculazioni in Titoli di Stato rappresentano una scelta mediamente più sicura rispetto a tante altre forme di investimento.
Hai già BTP o BOT o stai pensando di acquistarli? Prima verifica se sono davvero utili alla tua strategia con un’analisi gratuita.
La convenienza degli investimenti in Titoli di Stato
Per rispondere al meglio alla domanda di quanto sia conveniente investire nei Titoli di Stato si deve ricordare che questo tipo di investimento dipende molto dalla salute delle finanze pubbliche. Cosa significa?
I Titoli di Stato rappresentano un riflesso della forza economica di uno stato: pertanto, i rimborsi dei BOT e dei BTP sono tanto più possibili quanto più lo Stato Italiano è forte. Prima di procedere con questi investimenti, quindi, dovresti valutare con attenzione la possibile vulnerabilità della nazione, il suo PIL e la relazione con le economie vicine. Si tratta di aspetti particolarmente complessi che non sempre sono facili da comprendere e calcolare. Per questo motivo, per scegliere soluzioni personalizzate e adatte alle tue esigenze di investitore, non esitare a rivolgerti a consulenti specializzati.
Potresti non sapere, infatti, che oggi l’Italia risulta ancora vulnerabile in seguito alle ripercussioni di eventi passati e presenti, come la crisi pandemica, che ancora ha lasciato degli strascichi sulla ripresa dell’economia, nonché la guerra in Ucraina. Ancora, sono da definire gli impatti derivanti dall’incremento dei costi energetici e dalle ultime elezioni politiche. Tutti questi elementi devono essere presi in considerazione per comprendere la convenienza o meno degli investimenti in Titoli di Stato e, in particolare, nei BTP.
Titoli di Stato e diversificazione del portafoglio
Considerando la stretta relazione che vi è tra i Titoli di Stato di vario tipo, è fondamentale porre attenzione a non investire tutti i propri risparmi in questo asset. Infatti, acquistare ad esempio sia BOT sia BTP non garantisce una protezione in caso di andamento negativo dei titoli, ossia la scelta di Titoli di Stato differenti non rappresenta una buona diversificazione.
Se vuoi effettuare degli investimenti sicuri, infatti, devi porre attenzione alla diversificazione del portafoglio, ossia puntare a classi di asset differenti. I Titoli di Stato, anche se diversi tra di loro, dipendono sempre dall’andamento delle finanze statali per cui, in caso di crisi dell’economia italiana, il risparmiatore si troverebbe colpito se non ha provveduto a diversificare l’investimento anche in altre tipologie di asset.
Ecco perché anche se conviene investire nei Titoli di Stato non si deve fare l’errore di effettuare un investimento unilaterale, in questo solo settore, ma si deve sempre diversificare al meglio.
Per concludere
BOT e BTP sono investimenti che dipendono dalla forza dello Stato Italiano e, per questo, prima di procedere con una speculazione in questo settore è necessario verificare con un consulente la fattibilità e la convenienza di un investimento in questo settore.
Infatti, pur trattandosi di obbligazioni emesse sempre dallo Stato, non sono investimenti simili: i BOT si pongono come una soluzione a breve termine e basso rischio ma con un rendimento scarno, perfetto tuttavia per rinvigorire il conto corrente e contrastare l’inflazione. Viceversa i BTP rappresentano un investimento a medio e lungo termine, molto più conveniente ma anche più rischioso.
Si può dire che investire nei Titoli di Stato è sicuramente una scelta conveniente; tuttavia solo una corretta strategia, che sappia diversificare gli investimenti in modo da coprire un più ampio ventaglio di asset e opzioni, permetterà di rendere ancora più conveniente questo tipo di investimento. Contatta i nostri esperti per chiedere una consulenza sulla strategia di investimento più adatta a te!

Cosa sapere su BTP e BOT? Domande frequenti
Qual è il rischio di investire in BTP?
Il rischio principale nell’investire in BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) riguarda l’andamento dei tassi d’interesse. Quando i tassi di interesse salgono, il valore dei BTP può diminuire, poiché il mercato li rende meno attraenti rispetto a nuove emissioni con rendimenti più alti. Questo è chiamato rischio di tasso d’interesse. Inoltre, anche se lo Stato italiano è considerato affidabile, c’è sempre un rischio di credito legato alla stabilità economica e finanziaria del Paese. Se l’Italia avesse difficoltà economiche, potrebbe esserci un impatto sulla sua capacità di rimborsare il debito.
Informazioni importanti:
- Considera gli andamenti dei tassi di interesse
- Rischio di credito in base alla stabilità economica dello Stato Italiano
Quanto rendono BOT e BTP?
Il rendimento di BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) e BTP varia nel tempo e dipende da vari fattori, come l’inflazione, i tassi di interesse e la durata dell’investimento. Di recente, i BOT hanno avuto rendimenti che si aggirano intorno all’1-3% su base annua, poiché sono titoli a breve termine (con scadenze che vanno fino a un anno). I BTP, invece, offrono rendimenti più elevati, con tassi di interesse che possono variare tra il 3-4% o anche di più per i titoli a lungo termine.
Informazioni importanti:
- Considera inflazione, tassi di interesse e durata dell’investimento
Quali BTP conviene comprare adesso?
Per valutare quali BTP conviene comprare adesso, è importante considerare la tua strategia di investimento e l’andamento del mercato. Se pensi che i tassi di interesse possano aumentare ulteriormente, i BTP a breve scadenza possono essere una scelta più sicura, in quanto meno esposti al rischio di oscillazione dei tassi. Se invece sei orientato verso un investimento a lungo termine, puoi optare per BTP a lunga scadenza, che offrono un rendimento più elevato.
Informazioni importanti:
- Applica la tua strategia di investimento
- Controlla l’andamento del mercato
- BTP a breve scadenza meno esposti a oscillazioni
- BTP a lunga scadenza rendimento elevato
Compila il form e a breve verrai contattato da un nostro consulente.
L'articolo BTP E BOT: conviene ancora investire in Titoli di Stato? proviene da IoInvesto SCF.