Bottiglie d’acqua e gelati. Solidarietà dai residenti

Continua da martedì la protesta dei lavoratori di una ditta in sub appalto alla scuola ’Rodari’ di Castellina Scalo. Sul posto le forze dell’ordine, la consigliera comunale Raffaella Senesi e Mannucci della Fillea Cgil.

Mag 1, 2025 - 06:29
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Bottiglie d’acqua e gelati. Solidarietà dai residenti

di Paolo Bartalini
MONTERIGGIONI
Operai sul tetto della scuola primaria ’Gianni Rodari’ a Castellina Scalo, interessata da un cantiere per ristrutturazioni edili. Il motivo? "Non ci pagano lo stipendio da quattro mesi". Nove i lavoratori saliti sulla copertura del plesso, attuando (già da martedì) una protesta rumorosa, battendo strumenti da lavoro sui ponteggi, poi divenuta silenziosa nella giornata di ieri, ma sempre con la presenza sul tetto degli organizzatori della rimostranza, che poi sono scesi nel pomeriggio.

Digos e Carabinieri si sono recati sul posto per valutare la particolare situazione proprio alla vigilia del Primo Maggio e per comprendere le ragioni del gesto. Sul caso è intervenuto il sindaco di Monteriggioni, Andrea Frosini: "Ci stiamo prodigando per la risoluzione della problematica nei limiti consentiti, in quanto l’amministrazione stessa è estranea ai fatti, che rimangono sotto il controllo delle autorità competenti".

Sul posto ieri a Castellina Scalo, Raffaella Senesi, consigliera della lista civica di opposizione ’Per Monteriggioni’, che ha pubblicato un lungo post sui social: "Dalle informazioni in nostro possesso, sembra che ci siano delle difficoltà nei rapporti tra ditta appaltatrice, subappaltatrice e dipendenti, difficoltà che rendono impossibile la prosecuzione dei lavori da parte di questi ultimi". E ancora: "Non abbiamo informazioni dal Comune: nella seduta del Consiglio di martedì niente è stato dichiarato, ma vogliamo sperare che l’ente metta in atto ogni possibile azione, per quanto di propria competenza, affinché la situazione torni alla normalità. Esprimiamo la nostra solidarietà ai dipendenti in agitazione – è la conclusione –, però anche la preoccupazione per la sospensione dei lavori, che sicuramente comporterà ritardi nella loro conclusione".

Un paio di mesi fa, ’Per Monteriggioni’ aveva interrogato la giunta comunale sui tempi del cantiere alla ’Rodari’: "Nell’occasione eravamo stati rassicurati dall’amministrazione – ha ricordato Senesi – visto che nella risposta si evidenziava l’assenza di fatti e/o situazioni tali da far presumere slittamenti della fine dei lavori o criticità per l’utilizzo della scuola per il prossimo anno scolastico".

Presente ieri alla protesta degli operai, anche il segretario della Fillea Cgil Siena, Simone Mannucci, che ha analizzato la questione di appalti e subappalti nella nostra provincia, da tempo sotto la lente di ingrandimento del sindacato: "E’ un problema serio a livello nazionale – ha affermato – e Siena purtroppo non fa eccezione. Questo sono questioni sulle quali conduciamo una battaglia attraverso segnalazioni presso gli organi competenti anche in materia di sicurezza o di carenze igienico-sanitarie. Nelle sedi di Fillea Cgil di tutta la provincia si accendono i riflettori, ma i lavoratori non vogliono o non possono esporsi. Gli assunti a tempo determinato, in caso di proteste, rischiano di non vedersi rinnovato il contratto – è la spiegazione – e allora siamo noi sindacalisti a far presenti dei casi talvolta drammatici, che si ripercuotono sulla sicurezza dei lavoratori stessi. Si spera che possa maturare una soluzione anche dagli esiti referendari dell’8 e 9 giugno, in particolare dal quarto quesito, relativo alle responsabilità negli infortuni sul lavoro delle imprese in appalto".