Bonus Giovani e Donne, decreti attuativi firmati: assunzioni agevolate al via
Firmati i decreti attuativi dei Bonus Giovani e Donne previsti dal DL Coesione, fino a 650 euro mese di incentivi per ciascuna assunzione, per due anni.

Partono i Bonus Giovani e Donne del DL Coesione: il Ministero del Lavoro ha firmato i decreti attuativi per le assunzioni agevolate finanziate dal Programma giovani, donne, lavoro 2021-2027.
I decreti attuativi definiscono le modalità operative, i beneficiari e le procedure per l’accesso agli incentivi, con l’obiettivo di promuovere l’occupazione giovanile e femminile.
Bonus giovani e donne a doppio binario
Le misure presentano in realtà un differente iter di attuazione, perché sottoposte a un regime di aiuti temporaneo ed inscritte dentro ad un quadro normativo europeo.
Corsia preferenziale agli incentivi nazionali per le assunzioni dal 1° settembre 2024, mentre nella ZES Unica Sud (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna) bisogna seguire una procedura più rigide e possono essere agevolate soltanto le assunzioni successive al 31 gennaio 2025.
Ricordiamo che a febbraio era stata formalizzata l’approvazione da parte della Commissione Europea in merito a questi incentivi, previsti dall’Italia a sostegno dell’occupazione giovanile e femminile. Una decisione che autorizzava pertanto all’emanazione dei decreti interministeriali attuativi (Lavoro e Finanze), ora firmati.
Per partire manca però ancora un ultimo passaggio: l’approvazione degli organi di controllo, poi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e l’entrata in vigore.
Bonus assunzione giovani e donne: come funzionano
I decreto attuano il Bonus Giovani previsto dall’articolo 22 e del Bonus Donne previsto dall’articolo 23 del Decreto Coesione (D.L. n. 60/2024, convertito con modificazioni dalla Legge n. 95/2024). Si tratta dell’esonero contributivo spettante per due anni ai datori di lavoro in caso di nuova assunzione, entro il 31 dicembre 2025, di giovani fino a 35 anni mai contrattualizzati a tempo indeterminato, oppure di donne residenti al Sud e prive di impiego regolare nei sei mesi precedenti.
Lo sgravio INPS, che ha una soglia massima di 500 euro al mese per singolo lavoratore, viene potenziato fino a 650 euro mensili nel caso di giovani residenti al Sud e donne.
Gli incentivi sono finanziati con una spesa complessiva pari ad 1,1 miliardi di euro, da coprire anche con il Fondo sociale europeo Plus (FSE+). Obiettivo di Governo, creare fino a 180mila nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato grazie alla combinazione tra le due misure.
Il piano di sostegno all’occupazione previsto dal Decreto Coesione, peraltro, prevede una serie di ulteriori incentivi (non soggetti all’autorizzazione preventiva della Commissione Europea) a favore di giovani e donne, e non solo in relazione all’attività di lavoro dipendente ma anche per le attività di lavoro autonomo, imprenditoriale e libero-professionale, così come in aiuto ai disoccupati di lungo periodo nel Mezzogiorno.