Bonus Condizionatori 2025: detrazione con e senza ristrutturazione

Bonus condizionatori 2025: regole per la detrazione su acquisto e installazione di climatizzatori, con e senza sostituzione di vecchi impianti.

Mag 9, 2025 - 10:28
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Bonus Condizionatori 2025: detrazione con e senza ristrutturazione

Tra le agevolazioni per gli interventi di efficienza energetica, con diritto a detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi, c’è anche l’incentivo per gli impianti di climatizzazione, da molti esercenti ribattezzato Bonus Condizionatori per climatizzatori e pompe di calore caldo/freddo.

In tutti i casi, sono necessari sia requisiti relativi all’impianto da installare sia ai lavori da realizzare. Vediamoli.

Come funziona il bonus condizionatore

L’acquisto di un condizionatore può essere accompagnato da diverse agevolazioni: a seconda della tipologia di apparecchio e del contesto si configura il diritto alla detrazione dal 36% al 50%.

Sono agevolati l’acquisto e l’installazione di impianti di riscaldamento/raffrescamento in sostituzione o integrazione di un impianto di riscaldamento già esistente. In questo modo è soddisfatto il requisito del miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile. Sono ammessi a detrazione gli impianti di climatizzazione a pompa di calore che permettono anche la climatizzazione estiva (inverter).

Detrazione condizionatori con ristrutturazione

In caso di installazione di un nuovo condizionatore o di sua sostituzione abbinata ad una ristrutturazione edile la detrazione è del 36% per le seconde case e del 50% per le prime case,  patto che il nuovo impianto sia a pompa di calore, anche non ad alta efficienza ma che consenta almeno un risparmio energetico (riducendo il fabbisogno per il riscaldamento, apportando un miglioramento termico, sostituendo impianti di climatizzazione invernale, ecc.).

Il tetto massimo per il Bonus Ristrutturazione in termini di spesa è pari a 96.000. La detrazione spetta solo per immobili ad uso residenziale o parti comuni di edifici condominiali.

Se l’intervento rientra in una manutenzione straordinaria, si può procedere anche senza sostituzione di un precedente impianto (quindi, può anche trattarsi di una prima installazione) ed il climatizzatore può rientrare anche nel massimale di spesa del Bonus Mobili.

Climatizzatori e Bonus Mobili

In caso di ristrutturazione edilizia straordinaria su singole abitazioni o condomini, la legge consente di ottenere un bonus del 50% sulle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, tra i quali sono compresi anche i climatizzatori. Per gli acquisiti 2025 vale la soglia massima di 5mila euro di spesa massima per l’accesso al Bonus Mobili e si applicano le più recenti etichette energetiche (con la relativa classificazione sul risparmio dei consumi).

Bonus condizionatori senza ristrutturazione

In caso di acquisto di un condizionatore d’aria a pompa di calore utilizzato sia per il raffrescamento degli ambienti che per il loro riscaldamento nella stagione invernale, in sostituzione di un impianto già esistente (di riscaldamento o di raffrescamento) con uno nuovo ad alta efficienza energetica.

La detrazione dall’IRES o dall’IRPEF dal 2025 è scesa al 50% della spesa e si ottiene sempre in dichiarazione dei redditi, ripartita in 10 rate annuali di pari importo. Per averne diritto bisogna portare a termine la pratica ENEA, comunicando sul portale web ufficiale la documentazione richiesta nei tempi previsti. La comunicazione è sempre obbligatoria per i dispositivi che comportano un miglioramento dell’efficienza energetica e va effettuata entro 90 giorni dall’installazione (anche per l’installazione di condizionatori). 

Per l’acquisto di condizionatori è inoltre prevista l’IVA ridotta al 10% sulla parte del costo totale del servizio di installazione che eccede il costo del condizionatore stesso (in poche parole sulla manodopera).

Quando scade il bonus climatizzatori

Le scadenze del Bonus Condizionatori sono legate alla tipologia di detrazione a cui si fa riferimento per l’applicazione dell’aliquota e dei massimali, che variano a seconda dei requisiti del caso. Ad oggi, i bonus casa sono stati prorogati fino al 2027  ma con un decalage sulle aliquote.