Bollette, scudo per (alcuni) morosi: niente pignoramento causa debiti

Dl Bollette, scudo sotto i 5mila euro per chi è in difficoltà: niente pignoramento per la prima casa, ma il condominio può iscrivere ipoteca e la Csea rafforza il recupero crediti

Apr 9, 2025 - 18:35
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Bollette, scudo per (alcuni) morosi: niente pignoramento causa debiti

In Commissione Attività produttive è in corso l’esame del disegno di legge C. 2281, che include una proposta destinata a far discutere: niente espropri, almeno per ora, per chi fatica a saldare le bollette condominiali, ma ha poco o nulla da ipotecare.

Si parla di debiti sotto i 5mila euro, di proprietari senza seconde case, e di situazioni umane che spesso finiscono sepolte sotto i faldoni dell’amministratore. L’emendamento, firmato da Silvio Giovine (Fratelli d’Italia), mette sul tavolo una tutela per chi ha poco da perdere e rischiava comunque di perdere tutto.

Il percorso legislativo è ancora aperto, ma il confronto è già stato acceso: in audizione sono passati gli attori più influenti del settore energetico, dai colossi industriali alle sigle agricole.

Requisiti per l’accesso alla tutela per i morosi

Il testo in esame, connesso al Dl bollette, introduce una sospensione delle procedure esecutive nei confronti di chi si trova in una condizione di vulnerabilità, purché il debito non superi i 5mila euro e riguardi l‘unico immobile posseduto, adibito a prima abitazione.

Escluse, quindi, le case di lusso e gli immobili destinati ad altro uso. L’intento è quello di evitare che persone in reale difficoltà si trovino esposte a misure drastiche per importi modesti legati alle spese condominiali energetiche.

La misura riguarda soggetti ritenuti fragili in base a criteri precisi:

  • chi ha superato i 75 anni;
  • chi ha una disabilità riconosciuta;
  • chi necessita di dispositivi salvavita alimentati a energia elettrica;
  • chi versa in condizioni economiche accertate.

Per loro, il rischio di perdere l’unico tetto sulla testa per una morosità circoscritta viene temporaneamente disinnescato.

Strumenti alternativi per il recupero delle spese condominiali

Nonostante l’impossibilità di procedere al pignoramento, il condominio può comunque cautelarsi attraverso altri strumenti previsti dalla legge. In particolare, resta valida la facoltà di richiedere l’iscrizione di un vincolo sull’immobile, come previsto dall’articolo 2818 del codice civile, per assicurare il recupero dell’importo dovuto.

Rafforzamento dei poteri della Csea sui crediti energetici

Nel frattempo, una mano tesa anche alla Cassa per i servizi energetici e ambientali (Csea), che si vede rafforzare le proprie leve nel recupero crediti. Con la nuova disposizione, i debiti accumulati da chi è tenuto a versare gli oneri generali e le componenti tariffarie vengono blindati da una garanzia aggiuntiva: un privilegio su tutti i beni mobili del debitore.

Nessun colpo di spugna, anzi: restano attivi tutti gli strumenti di tutela già previsti dalla normativa vigente, a conferma che lo Stato non intende lasciare nulla al caso quando si parla di conti da saldare.

Calendario dei lavori e nuovi emendamenti al vaglio

La discussione sul provvedimento prosegue in Commissione, con l’analisi di ulteriori emendamenti. Il presidente Alberto Gusmeroli ha annunciato uno slittamento dell’approdo in Aula, inizialmente previsto per l’11 aprile, ora posticipato al 14 aprile. Tra le altre misure in esame, si valuta l’introduzione di una deroga al regime fiscale per alcune tipologie di veicoli aziendali, a condizione che siano stati ordinati entro quest’anno e consegnati entro la metà del prossimo.