Blitz al Rettorato: "Occupazione contro i tagli"

Manifestazione degli universitari sul Lungarno "Il Governo mina il diritto allo studio".

Mar 21, 2025 - 07:21
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Blitz al Rettorato: "Occupazione contro i tagli"

Circa 200 studenti hanno occupato simbolicamente ieri mattina il Rettorato dell’Università di Pisa al termine di un corteo partito da piazza Dante. L’iniziativa, promossa dall’Assemblea Precaria Universitaria e dal Movimento Studentesco, si inserisce nella giornata di mobilitazione nazionale contro "tagli, guerra e precarietà".

"L’università è sotto attacco – spiegano in un comunicato le sigle organizzatrici della protesta – con 800 milioni di tagli in tre anni e una riforma che peggiora le condizioni di chi lavora nella ricerca". Gli studenti contestano anche l’evento ‘Università Svelate’, promosso dal Ministero dell’Università e dalla Crui, sostenendo che "i rettori e la ministra Bernini mistificano la realtà, descrivendo i tagli come aumenti e la precarietà come opportunità". Dopo l’occupazione simbolica del palazzo, con i Lungarni bloccati per alcune ore nella mattinata, i manifestanti hanno lasciato il Rettorato per concludere la protesta nel cortile de La Sapienza, dove era in corso la conferenza della Crui ‘Università Svelate’.

"In tutta Italia – ha spiegato Giacomo Gabbuti, ricercatore – ci mobilitiamo per svelare l’inganno di questo governo, che toglie 800 milioni nel 2024 e 700 milioni nei prossimi tre anni all’università e alla ricerca, definanziando non solo il diritto allo studio ma anche i contratti necessari a stabilizzare il 40% del personale di ricerca".

La protesta, promossa da Exploit Pisa, Sinistra Per, Assemblea Precaria Pisa e i Rappresentanti Fisica Unipi Cgs, chiede il ritiro del Ddl Bernini "che precarizza – ha aggiunto Gabbuti – ulteriormente le figure contrattuali della ricerca". La manifestazione è arrivata dopo tre giorni di lezioni universitarie svolte in piazza proprio per dimostrare il dissenso contro i tagli. "Siamo a un punto di non ritorno – ha detto Simone D’Ascola, rappresentante dei ricercatori a tempo determinato in Senato accademico –, che va a minare ciò che è rimasto dell’università pubblica. Per questo motivo vogliamo dare il via alla costruzione di uno sciopero generale dell’università, che riesca a coinvolgere tutti gli atenei italiani".