Best Workplaces Italiani: la fiducia spinge il fatturato
Il ranking stilato da Great Place to Work Italia evidenzia come il livello di fiducia dei collaboratori nell’impresa sia fondamentale Quanto le persone siano decisive nelle sorti di un’azienda è un dato di fatto forse non ancora colto a pieno. Permane la convinzione sedimentata che la dimensione dirigistica sia l’aspetto più importante. Uno studio in merito è effettuato da Great Place to Work Italia che stilato “Il ranking 2025 dei migliori ambienti di lavoro italiani”, con il parere di oltre 203mila collaboratori di 404 organizzazioni attive, suddivise per numero di dipendenti in 5 categorie. Il 59% sono maschi, il 41% femmine; il 49% sono Millennial, il 39% della Generazione X, e il 7% della Gen Z. Un terzo appartiene al settore IT, seguito da biotecnologie e farmaceutico. I dati L’elevato livello di fiducia dei collaboratori è il segreto della crescita dei 75 migliori ambienti di lavoro italiani. Secondo l’analisi del ranking Best Workplaces Italia 2025 da Great Place to Work Italia, questi hanno registrato un Trust Index medio pari all’84%, in calo del 5% rispetto al 2024 (89%). Questa decrescita è dovuta all'inserimento di una nuova categoria demografica per le grandi aziende (500-999 collaboratori), che hanno livelli di soddisfazione lavorativa più bassi (75%). Il divario con la media delle altre aziende italiane è del +40%, con un Trust Index medio del 44%. Un altro parametro interessante è l’Overall Satisfaction, che nel 2025 ha raggiunto l’87% (-5% rispetto al 2024) e mostra un +44% rispetto alla media italiana (43%). La fiducia dei dipendenti influisce sul fatturato: i “best workplaces italiani” hanno registrato una crescita media dei ricavi del +19,48%, evidenziando l’importanza del coinvolgimento e della soddisfazione dei collaboratori per lo sviluppo aziendale. Settori e geografia Nell'analisi dei 75 migliori ambienti di lavoro italiani per il 2025, emerge che un’organizzazione su 3 (30,67%) appartiene al settore IT, seguita da biotecnologie e farmaceutica (14,67%). La distribuzione territoriale mostra che quasi 7 aziende su 10 (69,3%) sono in Lombardia (52%) e Lazio (17,3%), con 11 regioni rappresentate. Valle D’Aosta, Trentino e altre non hanno "best workplaces". I 75 migliori ambienti di lavoro italiani, rispetto al 2024, mostrano indicatori stabili per DE&I, flessibilità e accoglienza. Invece, il coinvolgimento nelle decisioni, la visione strategica e la capacità di adattamento sono in calo. Le differenze significative tra i best workplaces e la media italiana riguardano l'orgoglio per il lavoro (+31%), il desiderio di permanenza nell’organizzazione (+32%) e la percezione dell’esclusività del lavoro (+32%). Il Trust Index indica un divario tra piccole aziende (96%) e medie (88%), grandi (78%) e super grandi (75%). I settori con maggiore fiducia sono educazione, advertising e media. La classifica I dati sono visibili nella grafica di apertura dell’articolo. In sintesi nella nuova categoria delle aziende con più di 1.000 collaboratori, la migliore organizzazione in cui lavorare è TP (telecomunicazioni), seguita da AbbVie (biotecnologie e prodotti farmaceutici) e Johnson & Johnson (healthcare). Passando alla categoria delle organizzazioni che hanno tra i 500 e i 999 collaboratori trionfa Hilton (hospitality), davanti a Cisco System (Information Technology) e ConTe.it (assicurazioni). Nella categoria delle aziende che hanno tra i 150 e i 499 collaboratori vince Bending Spoons (Information Technology), completano il podio MetLife (servizi finanziari & assicurazioni) e Vianova (telecomunicazioni). Il podio della categoria tra i 50 e i 149 collaboratori vede al primo posto Biogen (biotecnologie) e completano il podio Skylabs (consulenza digitale) e Galileo Life (healthcare). Nella categoria con un numero di dipendenti compreso tra 10 e 49, il primo posto lo conquista Auditel (media) davanti a Mindset (Information Technology) e Eoliann (Information Technology). Per Beniamino Bedusa, presidente di Great Place to Work Italia, “È importante notare come metà delle organizzazioni in classifica siano italiane, e proprio nel Paese in cui si dice sempre che è formato da piccole e medie imprese, 8 aziende Super Large su 15 (quelle con oltre 1.000 collaboratori) sono italiane, a testimonianza del fatto che si può fare grande impresa ascoltando, responsabilizzando e misurando l’esperienza lavorativa delle persone”. L'articolo Best Workplaces Italiani: la fiducia spinge il fatturato è un contenuto originale di Mark Up.


Quanto le persone siano decisive nelle sorti di un’azienda è un dato di fatto forse non ancora colto a pieno. Permane la convinzione sedimentata che la dimensione dirigistica sia l’aspetto più importante. Uno studio in merito è effettuato da Great Place to Work Italia che stilato “Il ranking 2025 dei migliori ambienti di lavoro italiani”, con il parere di oltre 203mila collaboratori di 404 organizzazioni attive, suddivise per numero di dipendenti in 5 categorie. Il 59% sono maschi, il 41% femmine; il 49% sono Millennial, il 39% della Generazione X, e il 7% della Gen Z. Un terzo appartiene al settore IT, seguito da biotecnologie e farmaceutico.
I dati
L’elevato livello di fiducia dei collaboratori è il segreto della crescita dei 75 migliori ambienti di lavoro italiani. Secondo l’analisi del ranking Best Workplaces Italia 2025 da Great Place to Work Italia, questi hanno registrato un Trust Index medio pari all’84%, in calo del 5% rispetto al 2024 (89%). Questa decrescita è dovuta all'inserimento di una nuova categoria demografica per le grandi aziende (500-999 collaboratori), che hanno livelli di soddisfazione lavorativa più bassi (75%). Il divario con la media delle altre aziende italiane è del +40%, con un Trust Index medio del 44%. Un altro parametro interessante è l’Overall Satisfaction, che nel 2025 ha raggiunto l’87% (-5% rispetto al 2024) e mostra un +44% rispetto alla media italiana (43%). La fiducia dei dipendenti influisce sul fatturato: i “best workplaces italiani” hanno registrato una crescita media dei ricavi del +19,48%, evidenziando l’importanza del coinvolgimento e della soddisfazione dei collaboratori per lo sviluppo aziendale.
Settori e geografia
Nell'analisi dei 75 migliori ambienti di lavoro italiani per il 2025, emerge che un’organizzazione su 3 (30,67%) appartiene al settore IT, seguita da biotecnologie e farmaceutica (14,67%). La distribuzione territoriale mostra che quasi 7 aziende su 10 (69,3%) sono in Lombardia (52%) e Lazio (17,3%), con 11 regioni rappresentate. Valle D’Aosta, Trentino e altre non hanno "best workplaces". I 75 migliori ambienti di lavoro italiani, rispetto al 2024, mostrano indicatori stabili per DE&I, flessibilità e accoglienza. Invece, il coinvolgimento nelle decisioni, la visione strategica e la capacità di adattamento sono in calo. Le differenze significative tra i best workplaces e la media italiana riguardano l'orgoglio per il lavoro (+31%), il desiderio di permanenza nell’organizzazione (+32%) e la percezione dell’esclusività del lavoro (+32%). Il Trust Index indica un divario tra piccole aziende (96%) e medie (88%), grandi (78%) e super grandi (75%). I settori con maggiore fiducia sono educazione, advertising e media.
La classifica
I dati sono visibili nella grafica di apertura dell’articolo. In sintesi nella nuova categoria delle aziende con più di 1.000 collaboratori, la migliore organizzazione in cui lavorare è TP (telecomunicazioni), seguita da AbbVie (biotecnologie e prodotti farmaceutici) e Johnson & Johnson (healthcare). Passando alla categoria delle organizzazioni che hanno tra i 500 e i 999 collaboratori trionfa Hilton (hospitality), davanti a Cisco System (Information Technology) e ConTe.it (assicurazioni). Nella categoria delle aziende che hanno tra i 150 e i 499 collaboratori vince Bending Spoons (Information Technology), completano il podio MetLife (servizi finanziari & assicurazioni) e Vianova (telecomunicazioni). Il podio della categoria tra i 50 e i 149 collaboratori vede al primo posto Biogen (biotecnologie) e completano il podio Skylabs (consulenza digitale) e Galileo Life (healthcare). Nella categoria con un numero di dipendenti compreso tra 10 e 49, il primo posto lo conquista Auditel (media) davanti a Mindset (Information Technology) e Eoliann (Information Technology).
Per Beniamino Bedusa, presidente di Great Place to Work Italia, “È importante notare come metà delle organizzazioni in classifica siano italiane, e proprio nel Paese in cui si dice sempre che è formato da piccole e medie imprese, 8 aziende Super Large su 15 (quelle con oltre 1.000 collaboratori) sono italiane, a testimonianza del fatto che si può fare grande impresa ascoltando, responsabilizzando e misurando l’esperienza lavorativa delle persone”.
L'articolo Best Workplaces Italiani: la fiducia spinge il fatturato è un contenuto originale di Mark Up.