Besseghini “In bolletta aiuti a 8 milioni di famiglie ma serve più concorrenza”
l presidente dell’Arera: “Daremo più strumenti per confrontare le offerte e sfruttare i benefici delle rinnovabili. Nei prossimi mesi oltre al livello dei prezzi temiamo le oscillazioni improvvise” Presidente Besseghini, il governo chiede più trasparenza sulle offerte di luce e gas. L’Arera è già intervenuta diverse volte. Perché serve una nuova misura? «Già da tempo […] L'articolo Besseghini “In bolletta aiuti a 8 milioni di famiglie ma serve più concorrenza” proviene da Iusletter.

l presidente dell’Arera: “Daremo più strumenti per confrontare le offerte e sfruttare i benefici delle rinnovabili. Nei prossimi mesi oltre al livello dei prezzi temiamo le oscillazioni improvvise”
Presidente Besseghini, il governo chiede più trasparenza sulle offerte di luce e gas. L’Arera è già intervenuta diverse volte. Perché serve una nuova misura?
«Già da tempo abbiamo messo in campo la scheda di confrontabilità per permettere ai cittadini di fare un paragone tra la stima della spesa annuale che sostengono i vulnerabili in tutela e quella che sosterrebbero se aderissero alla proposta del venditore, ma questo implica che il cittadino sappia che la scheda esiste o che si può richiedere».
Non è così?
«A dire il vero deve essere il venditore a rendere disponibile questa scheda: di solito succede, ma non sempre. Non dimentichiamo che il settore dell’energia è caratterizzato da una modesta alfabetizzazione dei consumatori: c’è sicuramente una forte attenzione a fattori come la scelta tra il prezzo fisso o variabile, ma servono più elementi per comprendere meglio».
Tocca a voi intervenire. Tempi strettissimi: trenta giorni. A quale misura state pensando?
«Dobbiamo capire se ci sono elementi in grado di rafforzare la scheda di confrontabilità, dato chedi solito conviene lavorare sugli strumenti esistenti, oppure se ci sono altre modalità per rendere la confrontabilità più semplice e omogenea. In ogni caso bisogna intervenire per far sì che la concorrenza si dispieghi in maniera efficace. Quello che bisogna evitare è un accanimento».
In che senso?
«Possiamo fornire al consumatore anche fino all’ultimo dettaglio, mabisogna cercare equilibrio tra completezza e leggibilità.L’obiettivo è fare in modo che il consumatore ritrovi e possa verificare in bolletta gli elementi che ha scelto quando ha sottoscritto il contratto».
Il governo si augura che non servano nuovi aiuti dopo i 3 miliardi stanziati. È una speranza solida?
«Sempre difficile dire se un provvedimento basti o meno.Sottolineo però che l’estensione dell’Isee fino a 25 mila euro per il bonus sociale amplierà sensibilmente la platea dei beneficiari ed è un intervento che intercetta famiglie anche ben sopra la soglia di povertà».
Quante saranno in tutto?
«Circa otto milioni».
Veniamo ai prezzi del gas: +3% a febbraio per i vulnerabili. La curva continuerà a salire?
«A febbraio abbiamo scontato l’eredità della fiammata di fine gennaio. Rispetto all’andamento complessivo dell’inverno, vediamo ora una stabilizzazione. A marzo, con le temperature più alte, si vedrà un’ulteriore frenata.Speriamo anche una discesa delle bollette».
E nel medio periodo?
«Quest’anno e il prossimo staremo intorno ai 40-50 euro per megawattora. La cosa che preoccupa di più sono le oscillazioni molto repentine dei prezzi: abbiamo visto come a fine gennaio siamo saliti a 59-60 euro per poi attestarci su 43-44. Viviamo una stagione di transizione per il cambio delle forniture».
È possibile disaccoppiare i prezzi di elettricità e gas?
«Nessun dubbio che sia possibile, ma non che lo sia semplicemente con un atto di imperio, decidendo cioè che il prezzo dell’elettricità prodotta da rinnovabili va da una parte e quello dell’energia prodotta dal gas dall’altra. Esistono strumenti contrattuali di mercato che possono portare il beneficio del costo delle rinnovabili il più possibile vicino al cliente finale. Il ruolo del mercato è a volte doloroso, ma bisogna lasciarlo agire».
Perché il mercato libero non sta abbassando i prezzi?
«Il mercato libero non sta sviluppando una grande competizione. C’è un’altissima concentrazione di operatori, con i primi 6-7 che coprono più del 90% degli utenti. Indubbiamente il mercato deve evolvere: sarebbe opportuno che qualche operatore, in via di consolidamento, entrasse in competizione effettiva con quelli principali».
L'articolo Besseghini “In bolletta aiuti a 8 milioni di famiglie ma serve più concorrenza” proviene da Iusletter.