Bando STEP per progetti di ricerca e sviluppo: domande dal 30 aprile

Dal 14 maggio 2025 ci sono a disposizione 400 milioni di euro per progetti di ricerca e sviluppo delle imprese nelle Regioni del Sud: ecco le istruzioni.

Apr 18, 2025 - 12:17
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Bando STEP per progetti di ricerca e sviluppo: domande dal 30 aprile

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha annunciato l’apertura il 14 maggio (ore 10:00) dello sportello per presentare le domande relative ai finanziamenti STEP.

Lo sportello è gestito dal Mediocredito Centrale per conto del Ministero e già dal 30 aprile è possibile precompilare la domanda utilizzando la procedura web sul sito fondocrescitasostenibile.mcc.it.

La misura STEP (STEP PN RIC 2021-27) è destinata a supportare progetti di ricerca e sviluppo in settori chiave come la transizione verde e digitale, e a favorire lo sviluppo di tecnologie critiche ed emergenti in linea con le politiche europee. Si tratta di una nuova opportunità per le imprese che puntano sull’innovazione ed è incentrata sul rilancio delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Vediamo come funziona.

Tecnologie STEP: come funziona la misura

Il Regolamento STEP mette a disposizione una dotazione complessiva di 400 milioni di euro, con l’obiettivo di finanziare attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Di questi, 320 milioni sono destinati a progetti che favoriscono la transizione verde e digitale, mentre 80 milioni saranno indirizzati ad altre iniziative che abbiano un impatto strategico sull’innovazione tecnologica.

L’iniziativa si inserisce nel Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività 2021-2027, contribuendo a rafforzare il posizionamento competitivo dell’Italia nell’ambito delle tecnologie critiche ed emergenti, in linea con gli obiettivi stabiliti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

A chi è destinato il bando STEP di maggio 2025

Il bando STEP è aperto a tutte le imprese grandi e piccole che operano nel settore della ricerca e sviluppo e agli organismi di ricerca. I progetti possono essere presentati da singole imprese o in modalità congiunta, coinvolgendo fino a tre soggetti, con la presenza obbligatoria di almeno una micro, piccola o media impresa. Ogni partecipante deve sostenere almeno il 10% dei costi ammissibili.

Progetti ammissibili

Per partecipare, le aziende devono presentare progetti che riguardino lo sviluppo di nuovi prodotti, processi o servizi, o il miglioramento significativo di quelli esistenti.

Tali progetti devono riguardare tecnologie ritenute strategiche per il futuro del Paese e rispondere a esigenze specifiche, come la transizione energetica e la digitalizzazione.

Modalità di partecipazione

Sono previste due modalità principali di partecipazione al bando.

  • Progetti congiunti: possono partecipare fino a tre soggetti, inclusa l’impresa capofila, con la partecipazione obbligatoria di almeno una micro, piccola o media impresa. Ogni partecipante deve contribuire con almeno il 10% dei costi ammissibili.
  • Progetti da singola impresa: in questo caso, il progetto può essere presentato da una sola impresa, che deve garantire una partecipazione diretta di soggetti esterni per almeno il 10% dei costi ammissibili.

Incentivi erogati

I beneficiari del bando possono ricevere un finanziamento agevolato o un contributo diretto alla spesa, che varia in base alla dimensione dell’impresa.

  • L’intensità del contributo per le imprese può arrivare fino al 35% per le piccole imprese, al 30% per le medie e al 25% per le grandi imprese.
  • Per gli Organismi di ricerca, il contributo diretto alla spesa è al 60% dei costi ammissibili per attività di ricerca industriale e al 40% per lo sviluppo sperimentale.

Scadenze di domanda

Il 30 aprile segna l’inizio della fase di precompilazione delle domande, che potrà essere completata tramite la piattaforma online di Mediocredito Centrale (a questo link). Lo sportello ufficiale per la presentazione delle domande aprirà il 14 maggio 2025 alle ore 10:00.

Per tutti i dettagli, qui il decreto direttoriale del 3 aprile con le istruzioni.