Balorda Nostalgia, Olly: testo e significato della canzone di Sanremo 2025

Testo e significato di Balorda Nostalgia di Olly, canzone di Sanremo 2025 sulla speranza e rassegnazione legate alla fine di un grande amore

Feb 12, 2025 - 00:11
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Balorda Nostalgia, Olly: testo e significato della canzone di Sanremo 2025

Olly è in gara alla 75ª edizione del Festival di Sanremo con Balorda nostalgia.

Il brano – scritto da Olly, composto dal cantautore insieme a Pierfrancesco Pasini e JVLI, che ne ha curato anche la produzione – racconta la nostalgia, un sentimento forte, vivo e vero che arriva all’improvviso e che fa sempre anche un po’ male, per questo motivo è balorda.

In questa ballad fatta “a modo suo”, Olly racconta quei momenti in cui vorremmo tornare ad una fase della nostra vita pur sapendo che non è possibile che si ripeta, con la consapevolezza che quei momenti sono comunque stati “tutta vita”.

Balorda nostalgia è il nuovo capitolo del percorso del cantautore e segue l’uscita di Tutta vita. È figlio della strada fatta con il disco, sia a livello di arrangiamento, che di scrittura. Questo brano è prodotto da JVLI, uno dei producer attualmente più apprezzati della scena musicale italiana, con cui il cantautore collabora da tempo. Grazie all’incontro tra i due e il musicista Pierfrancesco Pasini è nata questa intensa ballad “fatta a mano” che mette al centro le parole di Olly, esaltate dalla produzione organica che vede l’incontro tra chitarre acustiche e pianoforte.

Il testo di Balorda Nostalgia di Olly

Leggi il testo di Balorda Nostalgia di Olly.

Magari non sarà
Nemmeno questa sera
La sera giusta per tornare insieme
Tornare a stare insieme
Magari non sarà
Nemmeno questa sera
Me l’ha detto la signora, là affacciata al quarto piano
Con la sigaretta in bocca,
Mentre stendeva il suo bucato
Io le ho risposto che
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Tornare a quando
Ci bastava
Ridere, piangere, fare l’amore
E poi stare in silenzio per ore
Fino ad addormentarci sul divano
Con il telecomando in mano
Non so più come fare senza te
Te che mi fai, vivere e dimenticare,
Tu che mentre cucini ti metti a cantare
E tu chiamala se vuoi la fine
Ma come te lo devo dire
Sta vita non è vita senza te
Ma sai che questa sera
Balorda nostalgia
Mi accendo la tv
Solo per farmi compagnia
Che bella tiritera…
Beh insomma
Ti sembra la maniera
Che vai e mi lasci qua
Ti cerco ancora in casa quando mi prude la schiena
E metto ancora un piatto in più quando apparecchio a cena
So soltanto che vorrei,
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Sì vorrei
Vorrei
Tornare a quando
Ci bastava
Ridere, piangere, fare l’amore
E poi stare in silenzio per ore
Fino ad addormentarci sul divano
Con il telecomando in mano
Non so più come fare senza te
Te che mi fai, vivere e dimenticare,
Tu che mentre cucini ti metti a cantare
E tu chiamala se vuoi la fine
Ma come te lo devo dire
Sta vita non è vita senza te
Ma chissà perché
Oh, sta vita non è vita senza te
Magari non sarà
Magari è già finita
Però ti voglio bene
Ed è stata tutta vita

Il significato della canzone Balorda Nostalgia di Olly

“Balorda nostalgia” di Olly è un brano che parla della difficoltà di accettare la fine di una relazione e della nostalgia che si insinua nei piccoli gesti quotidiani. Il protagonista si trova immerso nei ricordi e nella mancanza della persona amata, sperando ancora di poter tornare insieme.

Fin dall’inizio si capisce che la riconciliazione potrebbe non avvenire: “Magari non sarà nemmeno questa sera la sera giusta per tornare insieme“. Questo pensiero viene rafforzato da un’immagine quotidiana, la vicina affacciata al balcone che sembra quasi predire l’impossibilità di un ritorno.

Il cuore del brano è il desiderio di tornare indietro nel tempo, a quando bastavano le cose semplici per essere felici: “Ridere, piangere, fare l’amore e poi stare in silenzio per ore“. La nostalgia si fa concreta attraverso dettagli di vita vissuta, come addormentarsi insieme sul divano con il telecomando in mano.

L’assenza dell’altro è quasi insopportabile: “Non so più come fare senza te“. La persona amata non è solo un partner, ma una presenza fondamentale che dava senso alla quotidianità, capace di far “vivere e dimenticare”. Anche le abitudini rimangono immutate, come apparecchiare ancora per due o cercarla in casa per un gesto spontaneo.

La balorda nostalgia è una compagna scomoda e inevitabile: la televisione accesa diventa un modo per riempire il vuoto, ma non basta. Alla fine, rimane un’affermazione semplice ma potente: “Però ti voglio bene, ed è stata tutta vita”. Nonostante il dolore, il protagonista riconosce che l’amore vissuto è stato autentico e significativo, lasciando un segno indelebile nella sua esistenza.

Il brano trasmette un senso di malinconia dolceamara, alternando speranza e rassegnazione, in un flusso di emozioni che molti possono riconoscere dopo la fine di un grande amore.