“Attenzione a questo gioco erotico che spopola tra la Gen Z: può danneggiare il cervello”: l’allarme di una escort. Gli esperti: “Bastano pochi secondi per danni seri”
Sembra un gioco come tanti, un “kink” per aggiungere pepe alla vita sessuale, reso popolare da innumerevoli scene viste online. Ma il soffocamento erotico (o strangolamento non fatale consensuale) è una pratica estremamente pericolosa, che può avere conseguenze devastanti, dal danno cerebrale permanente fino alla morte. A lanciare l’allarme, questa volta, non è solo la […] L'articolo “Attenzione a questo gioco erotico che spopola tra la Gen Z: può danneggiare il cervello”: l’allarme di una escort. Gli esperti: “Bastano pochi secondi per danni seri” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Sembra un gioco come tanti, un “kink” per aggiungere pepe alla vita sessuale, reso popolare da innumerevoli scene viste online. Ma il soffocamento erotico (o strangolamento non fatale consensuale) è una pratica estremamente pericolosa, che può avere conseguenze devastanti, dal danno cerebrale permanente fino alla morte. A lanciare l’allarme, questa volta, non è solo la comunità medica, ma anche chi osserva le tendenze direttamente “sul campo”: le escort. Katija Cortez, 29enne escort di Sydney, ha raccontato al sito news.com.au di aver notato un preoccupante aumento nelle richieste di questa pratica non solo da parte dei clienti, ma in generale tra i ragazzi della Gen Z, un fenomeno che lei attribuisce direttamente all’influenza della pornografia.
Cortez ricorda la sua prima esperienza, subita inaspettatamente da un partner quando era ancora adolescente, come “spaventosa“. Proprio per questo, oggi mette in guardia le coppie: la comunicazione e il consenso esplicito sono fondamentali, ma bisogna essere consapevoli dei rischi enormi. “Proprio come nei film, le star del porno sono professionisti addestrati che lavorano in ambienti controllati dove molte cose sono concordate in anticipo. Persino gli attori porno discutono cosa fare e non fare prima di una scena”, sottolinea. “Bisogna capire che questo particolare atto può essere spaventoso e non dovrebbe essere fatto senza chiedere“.
I rischi reali
L’allarme di Cortez trova pieno riscontro nel parere degli esperti. La professoressa Heather Douglas della Melbourne Law School avverte: “Basta solo una piccola quantità di pressione per causare danni seri, e potenzialmente la morte“. Il meccanismo è subdolo: la compressione del collo restringe il flusso di sangue e ossigeno al cervello. Anche solo 10 secondi possono bastare per perdere conoscenza, come dimostrano gli studi. Se la mancanza di ossigeno si protrae per cinque minuti, può causare necrosi (morte dei tessuti cerebrali) e danni neurologici permanenti. “Particolarmente preoccupante”, aggiunge la professoressa Douglas, “è che questo comportamento può portare a lesioni cerebrali, e più spesso le persone si impegnano nello strangolamento, più è probabile la lesione cerebrale. Spesso, le persone non ne sono consapevoli“. Una conferma arriva dalla ricerca della dottoressa Debbie Herbenick, specialista in salute sessuale e riproduttiva: lo studio ha mostrato che donne soffocate consensualmente quattro volte nell’arco di 30 giorni presentavano cambiamenti nelle strutture cerebrali che influenzavano la loro capacità di eseguire compiti legati alla memoria.
Un fenomeno diffuso (e sottovalutato)
Quanto è diffusa questa pratica? Un recente sondaggio condotto nel Regno Unito sui giovani tra i 16 e i 34 anni ha rivelato dati allarmanti: il 35% ha dichiarato di essere stato strangolato o soffocato almeno una volta durante un rapporto sessuale consensuale. E, dato ancor più preoccupante, il 50% di questi ha riportato lesioni visibili al collo dopo l’atto, segno di una pressione potenzialmente pericolosa.
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