Attenti a quel link: cos’è la truffa della ballerina. L’ultimo inganno su Whatsapp

Il falso messaggio che arriva dai propri contatti: “Vota mia cugina alla gara di ballo”. A rischio i dati sensibili e bancari

Apr 3, 2025 - 21:22
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Attenti a quel link: cos’è la truffa della ballerina. L’ultimo inganno su Whatsapp

Roma, 3 aprile 2025 – E’ una delle truffe più insidiose degli ultimi tempi, definita “della ballerina”. A renderla tale è il fatto che l’arrivo del falso messaggio in cui si chiede un voto “per la propria cugina” arrivi da contatti noti: amici, parenti, colleghi. Il nuovo caso di phishing si sviluppa in maniera virale, come una catena di sant’Antonio. Vediamolo nel dettaglio.

In cosa consiste la truffa

Tutto inizia con l'arrivo di un messaggio su Whatsapp da un numero noto, e già questo ci spinge ad aprirlo, sicuri che si tratti al massimo di una seccatura. Leggiamo di una gara di ballo, e un breve testo col quale si chiede un voto per far vincere una borsa di studio alla cugina del contatto. L’immagine di una bimba che danza, l’invio da una persona che conosciamo, e il voto da inserire sul sito, in maniera anonima e gratuita, ci spingono a questa “buona azione”. In realtà, appena si inserisce il proprio numero, che gli hacker chiedono per evitare “la truffa dei voti” (quanta ironia!), si riceve un sms col link da cliccare per confermare la propria identità. Una volta cliccato, il “gioco” è fatto. Parte la truffa, il proprio account viene di fatto bloccato, e gli hacker inviano in automatico a tutti i contatti della rubrica il link, così da diffondere la truffa e poter prendere il controllo di altri account. E’ dunque l’ennesimo caso di phishing, la cui pericolosità è anche quella di diventare, inconsapevolmente, complici in truffe, in quanto i messaggi poi partiranno dal nostro account. Una volta entrati sul profilo di un utente, gli hacker potranno accedere a molti dati sensibili, fra cui le credenziali bancarie.

Come difendersi dalle truffe

Come sempre, il consiglio principale che la Polizia Postale dà, è quello di non aprire il link, e questo vale in generale per tutti i messaggi sospetti. In questo caso specifico, un utente accorto potrebbe capire che si tratti di una truffa, in quanto la foto è falsa, creata cioè dall’intelligenza artificiale. Inoltre, il sito indicato non è corretto, né vi sono gare con borse di studio con quel nome. Detto ciò, è comunque facile cadere nell’inganno. E’ sempre opportuno sporgere denuncia alla Polizia, bloccare in banca le carte o comunque modificare i dati di accesso al proprio account bancario, e avvertire i propri cari di non aprire messaggi che arrivino dal nostro numero.
 

Dati sul phishing in Italia

Secondo il Rapporto Clusit 2025, lo scorso anno gli incidenti informatici basati su phishing in Italia sono stati pari all'11% del totale. Secondo il report annuale sulle minacce di Netskope, gli attacchi phishing sono quasi triplicati nel 2024, e in Italia ben 7 milioni di utenti sono stati vittime almeno una volta di phishing. Il 7% degli italiani riceve ogni giorno almeno un tentativo di truffa, mentre il 6% ha pagato un prodotto o un servizio senza riceverlo. Il 5% ha subito un furto di identità e il 4% ha perso l’accesso ai propri profili social o ha subito la violazione delle proprie credenziali di banking online. Stando agli esperti, con l’uso dell’intelligenza artificiale la situazione nel 2025 peggiorerà, e sono sempre più necessarie soluzioni che limitino un problema non solo economico ma anche psicologico e sociale. Spesso, infatti, la persona truffata vive momenti di scoramento, si sente violata, e prova sensi di colpa e vergogna, per i quali non sempre sporge denuncia. Questo fa pensare che, in realtà, il problema possa avere una portata ancora maggiore, rispetto a quella che si ricava dalle denunce presentate alle forze dell’ordine.