Attacchi hacker in Italia, non si ferma la campagna dei filorussi di NoName057(16) contro le pubbliche amministrazioni
Gli attacchi sono tutti del tipo Ddos (Distributed denial of service) e mirano a sovraccaricare i siti, impedendo l'accesso degli utenti. Gli enti colpiti devono notificare gli attacchi all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. L'articolo Attacchi hacker in Italia, non si ferma la campagna dei filorussi di NoName057(16) contro le pubbliche amministrazioni proviene da Il Fatto Quotidiano.

Siamo ormai a due settimane consecutive di attacchi da parte degli hacker russi, con obiettivi che vanno dai portali del Quirinale, del Csm e della sezione romana di Fratelli d’Italia. E fino alle pubbliche amministrazioni, tanto che nella giornata di ieri non erano raggiungibili i siti del Csm e dei Comuni di Pescara, Doues (Aosta) e Bionaz (Aosta). Oggi nel mirino sono finiti ancora una volta gli enti locali e il settore dei trasporti. Tra i siti target, a quanto si apprende, ci sono anche quelli dei Comuni di Roma, Milano, Catania e Verona e delle Regioni Lazio, Piemonte, Puglia e Valle d’Aosta. Gli attacchi tuttavia non hanno prodotto alcun effetto e i siti sono raggiungibili.
L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale è intervenuta per avvisare e supportare i target nel ripristino delle funzionalità dopo gli attacchi, che portano la firma del gruppo filorusso “NoName057(16)“. Una campagna avviata il 17 febbraio dopo le dichiarazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella del 5 febbraio sulle responsabilità della Russia nel conflitto ucraino, con l’aggressione paragonata a quelle del Terzo Reich che portarono al terzo conflitto mondiale.
Gli attacchi sono tutti del tipo Ddos (Distributed denial of service) e mirano a sovraccaricare i siti, impedendo l’accesso degli utenti. Non causano danni gravi, ma bloccano l’attività online per un certo periodo di tempo. Il fenomeno, noto come “Hacktivismo“, punta a colpire strutture strategiche. E’ perseguibile dalla legge e gli enti colpiti devono notificare gli attacchi all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. Tra gli altri, finora la campagna degli hacker ha colpito la Regione Lombardia, la Regione Friuli Venezia Giulia, la Regione Umbria, la Regione Veneto e i comuni di Brescia, di Prato, di Parma, Reggio Emilia, Perugia, Ravenna, Foggia, Rimini, Sassari, Salerno e il portale dell’Ordine dei giornalisti. Ma anche autorità portuali come a Genova e Trieste. Nel 2024, circa uno su dieci degli attacchi informatici a livello globale ha colpito in Italia. Clusit, l’associazione per la sicurezza informatica, indica da tempo la necessità di investire velocemente per contrastare gli attacchi, messi in atto da esperti che utilizzano l’intelligenza artificiale e sempre più frequentemente collaborano con la criminalità organizzata.
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