Atletica, l’Italia punta forte su Diaz nella prima giornata dei Mondiali indoor di Nanchino! Attesa per i 60 maschili

I Mondiali indoor approdano per la prima volta in Cina, a Nanchino, da domani, venerdì 21 a domenica 23 marzo, dopo essere stati organizzati in Asia con l’edizione 1999 di Maebashi (Giappone) e con quella del 2010 a Doha (Qatar). La prima giornata può essere già molto importante per la spedizione azzurra, con gare molto […]

Mar 20, 2025 - 22:42
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Atletica, l’Italia punta forte su Diaz nella prima giornata dei Mondiali indoor di Nanchino! Attesa per i 60 maschili

I Mondiali indoor approdano per la prima volta in Cina, a Nanchino, da domani, venerdì 21 a domenica 23 marzo, dopo essere stati organizzati in Asia con l’edizione 1999 di Maebashi (Giappone) e con quella del 2010 a Doha (Qatar). La prima giornata può essere già molto importante per la spedizione azzurra, con gare molto interessanti.

Si parte con i 60 ostacoli del pentathlon che è una disciplina è alla ricerca di un nuovo talento, visto che la due volte campionessa mondiale Noor Vidts è assente per infortunio. Tra le principali favorite emerge la finlandese Saga Vanninen, che ha conquistato la medaglia d’argento a Glasgow l’anno scorso e ha disputato una finale europea straordinaria con un punteggio di 4992, il sesto migliore di sempre. Dopo il bronzo conquistato agli Europei, ci si aspetta un’altra grande prestazione dall’irlandese Kate O’Connor, anche se entrambe devono fare i conti con la stanchezza derivante dal recente pentathlon di Apeldoorn. Paulina Ligarska, invece, è alla sua quinta competizione stagionale, ma resta una delle protagoniste. Tra le altre contendenti, l’americana Timara Chapman sembra avere un certo vantaggio, mentre Taliyah Brooks è una figura ben conosciuta. Le ungheresi Krizsan e Szucs sono in cerca di un successo, mentre la giovane croata Jana Koscak, ancora Under 20, si sta facendo strada come una potenziale stella per i prossimi anni.

A seguire le batterie dei 400: l’unico superstite della zona medaglia è il giamaicano Rusheen McDonald, bronzo a Glasgow lo scorso anno. Presenti anche due dei migliori atleti della stagione: lo statunitense Chris Bailey (44.70) e il nigeriano Ezekiel Nathaniel (44.74). A Nathaniel spetta l’importante compito di riportare la Nigeria al titolo mondiale, 28 anni dopo l’oro di Sunday Bada nel 1997. I 400 metri indoor sono una specialità che ha visto molte sorprese, con esiti imprevedibili rispetto ai pronostici. In arrivo dalla Cina ci sarà anche l’ungherese campione europeo Attila Molnar, insieme al canadese Christopher Morales-Williams, e agli altri atleti statunitensi Patterson e Faust, uno dei quali gareggerà in coppia con Bailey. Il record dei campionati appartiene al trinidegno Jereem Richards, che nel 2022 a Belgrado ha fermato il cronometro su 45.00.

Subito dopo inizierà la gara del lungo nel pentathlon, poi la gara forzse più attesa per l’Italia nella prima giornata, la finale del triplo maschile. A Nanchino, dopo la rinuncia forzata del bronzo europeo indoor Andrea Dallavalle, si presenta l’oro di Apeldoorn Andy Diaz (Fiamme Gialle), attualmente in cima alle graduatorie stagionali (come Furlani nel lungo), grazie al suo salto di 17,71, che gli ha permesso di conquistare il titolo continentale sotto la guida di Fabrizio Donato. Tra i protagonisti dell’edizione di Glasgow dell’anno scorso, solo Hugues Fabrice Zango, stella del Burkina Faso e campione in carica, rappresenta il podio, ma quest’anno non ha ancora raggiunto le misure a cui ci ha abituato. Tra gli altri grandi atleti in gara ci sono l’argento europeo Max Hess, il cubano campione del mondo nel 2022 Lazaro Martinez, e il cinese Zhu Yaming. Will Claye, due volte campione mondiale indoor per gli Stati Uniti, è un altro dei principali contendenti. In pedana anche un altro medagliato indoor, il brasiliano Almir Dos Santos, argento nel 2018. Dopo la rinuncia di Dallavalle, è stato iscritto anche Simone Biasutti (Fiamme Gialle), che si è recentemente ripreso per partecipare alla competizione.

Alle 4.15 sono in programma le batterie degli 800 donne. A Nanchino, sui quattro giri di pista, è attesa la campionessa del mondo uscente e argento olimpico a Parigi, l’etiope Tsige Duguma. Tra le sue principali avversarie ci sono la connazionale Habitam Alemu, la sudafricana Prudence Sekgodiso, e l’altra finalista olimpica Shafiqua Maloney di St. Vincent. Gli Stati Uniti, alla ricerca di un’erede per i grandi risultati indoor di Ajee’ Wilson (oro e due argenti nelle edizioni precedenti), schierano Nia Akins e Valery Tobias. L’Europa, che non vince dal 2010, si presenta con la polacca Anna Wielgosz, oro a Apeldoorn, e la svizzera Audrey Werro, primatista europea U23, che però è stata eliminata nella finale continentale. Per l’Africa, oltre a Duguma, ci sono anche la campionessa mondiale all’aperto Halimah Nakaayi dall’Uganda, e le keniane Vivian Chebet Kiprotich e Lilian Odira. L’Italia sarà rappresentata da Eloisa Coiro (Fiamme Azzurre), quarta all’Europeo di Apeldoorn.

A seguire gli 800 maschili  Una delle novità della stagione è lo statunitense Josh Hoey, che con il tempo di 1:43.24 ha ottenuto la seconda migliore prestazione di sempre al coperto. In Cina, si candida a succedere nell’albo d’oro degli iridati al connazionale Bryce Hoppel, da cui ha sottratto il primato nazionale. Gli 800 maschili appaiono come una delle gare di livello mondiale più alto, grazie alla presenza dell’oro e dell’argento europeo di Apeldoorn, rispettivamente l’olandese Samuel Chapple e il belga Eliott Crestan (anche bronzo a Glasgow), mentre ha rinunciato il terzo classificato, l’irlandese Mark English. Tra gli iscritti ci sono anche gli spagnoli Josué Canales (deluso dalla finale europea) e Adrian Ben, visto a livello eccellente nella tappa finale del World Indoor Tour a Madrid. Al via anche il keniano Noah Kibet, argento tre anni fa. L’Italia sarà rappresentata da Giovanni Lazzaro (Aeronautica).

L’ultima gara in pista della sessione mattutina saranno le batterie dei 60 maschili. La gara dello sprint breve vede in pista un solo velocista già medagliato nelle precedenti edizioni: lo statunitense Ronnie Baker, bronzo nel 2018 a Birmingham. L’Europa schiera il britannico Jeremiah Azu, campione a Apeldoorn, apparso in ottima forma nei recenti Europei indoor. Tra i favoriti per la finale, molti provengono dall’estate australe e dai Caraibi, dove i 60 metri vengono spesso corsi anche all’aperto, sfruttando condizioni climatiche favorevoli. Nell’elenco dei partecipanti figurano il sudafricano Akani Simbine, gli australiani Lachlan Kennedy e Joshua Azzopardi, oltre al giamaicano Rohan Watson. Dal circuito USA arrivano anche i ghanesi Aggerh e Fuseini. Assente il campione in carica Christian Coleman, ancora primatista dei campionati con 6.37. Per l’Italia, gareggeranno Stephen Awuah Baffour (Battaglio Cus Torino) e il debuttante in azzurro Yassin Bandaogo (Fiamme Oro). La sessione mattutina si chiuderà con il getto del peso del pentathlon.

La sessione pomeridiana si aprirà con il salto in alto maschile. Due terzi del podio di Glasgow saranno in gara, a partire dal neozelandese Hamish Kerr, campione del mondo in carica e futuro oro olimpico a Parigi. Tra gli iscritti figura anche il coreano Woo Sang-hyeok, bronzo un anno fa e già campione del mondo a Belgrado. Dall’Europeo di Apeldoorn arriva l’ucraino Oleh Doroshchuk, oro continentale e autore della miglior misura stagionale (2,34) proprio in quella finale, insieme a Manuel Lando (Aeronautica), splendido quarto in Olanda. In gara anche l’argento europeo Jan Stefela, il giamaicano Raymond Richards, capace di superare i 2,30 due volte all’aperto quest’anno, e l’israeliano Yonathan Kapitolnik, primatista nazionale e grande deluso degli Europei.

Alle 18.33 sono in programma le batterie dei 1500 femminili. L’assenza dell’oro uscente Freweyni Hailu, impegnata nei 3000 metri, lascia spazio a Gudaf Tsegay, campionessa del mondo 2022 e primatista dei campionati con 3:57.19, pronta a mantenere il dominio etiope, con sei successi nelle ultime dieci edizioni. Al suo fianco, la giovane connazionale Diribe Welteji, mentre tra le principali avversarie spiccano la britannica Georgia Hunter-Bell, quarta agli Europei di Apeldoorn, l’americana Heather MacLean e le medagliate continentali Salomé Afonso (Portogallo) e Revee Walcott-Nolan (Gran Bretagna). Assente l’oro europeo Agathe Guillemot, mentre tra le outsider figurano la primatista italiana all’aperto Sintayehu Vissa (Atl. Brugnera Friulintagli), le keniane Susan Ejore e Dorcus Ewoi, le canadesi Lucia Stafford e Julie-Anne Plourde, oltre all’australiana Georgia Griffith, tutte in corsa per un piazzamento di prestigio.

A seguire il salto in lungo del pentathlon e le batterie dei 1500 uomini. Dopo la doppia vittoria su 1500 e 3000 metri agli Europei di Apeldoorn, il norvegese Jakob Ingebrigtsen punta a ripetere l’impresa anche a Nanchino. Finora, nelle rassegne mondiali indoor, il suo miglior risultato è stato l’argento sui 1500 metri a Belgrado 2022. L’accoppiata su entrambe le distanze nella stessa edizione è riuscita solo a Haile Gebrselassie nel 1999 a Maebashi, quando l’etiope stabilì anche l’allora record dei campionati con 3:33.77, successivamente battuto dal connazionale Samuel Tefera a Belgrado (3:32.77), nell’occasione in cui prevalse proprio su Ingebrigtsen (3:33.02). Il norvegese arriva in Cina da primatista mondiale indoor, grazie al 3:29.63 corso a Liévin quest’anno. L’ultimo europeo a vincere l’oro nei 1500 metri indoor è stato l’ucraino Ivan Heshko nel 2006 a Mosca. A contrastare Ingebrigtsen ci sarà ancora Samuel Tefera, già due volte campione mondiale indoor, leader della squadra etiope insieme a Melese Nberet. Il livello della competizione è altissimo, con un elenco iscritti che comprende atleti tutti in grado di puntare alla finale: tra i favoriti figurano il portoghese Isaac Nader (bronzo ad Apeldoorn), l’australiano Oliver Hoare, gli statunitensi Casey Houser e Sam Prakel, il canadese Charles Philibert-Thiboutot, l’irlandese Andrew Coscoran e i britannici Neil Gourley e Henry McLuckie. Per l’Italia, in gara Joao Bussotti (Esercito).

Alle 12.50 inizierà la finale del peso donne, poco più tardi le semifinali dei 60 uomini e alle 13.26 le semifinali dei 400 donne. Con Femke Bol e Lieke Klaver fuori dai giochi – rispettivamente oro e argento un anno fa a Glasgow – la competizione sui 400 metri femminili indoor si riapre completamente. L’attenzione si è spostata sulla statunitense Kaylyn Whittaker, protagonista di un incredibile 49.24 nelle finali NCAA, un tempo che la porta a soli sette centesimi dal record mondiale di Bol (49.17), stabilito proprio nella finale iridata dello scorso anno. Nonostante l’exploit di Whittaker, il Team USA punta su Alexis Holmes, bronzo ai Mondiali indoor 2024, e sulla connazionale Rosey Effiong. Tra le principali contendenti al titolo c’è la norvegese Henriette Jaeger, fresca di argento europeo ad Apeldoorn, e la britannica Amber Anning, desiderosa di riscatto dopo un Europeo sfortunato. In seconda fila, attenzione alla giamaicana Leah Anderson, pronta a inserirsi nella lotta per il podio. A seguire le semifinali dei 400 uomini dopo le batterie del mattino. In chiusura di sessione gli 800 metri che concludono il pentathlon e l’attesa finale dei 60 maschili.