Atletica, Chituru Ali si migliora in finale: il tempo resta alto con vento sostenuto

Chituru Ali ha completato la propria giornata di esordio stagionale correndo in 10.25 la finale B dei 100 metri al Miramar Invitational. Il secondo italiano più veloce di sempre sui 100 metri si è migliorato rispetto al 10.36 siglato in batteria, ma stiamo parlando di tempi decisamente alti, soprattutto perché conseguiti con un vento a […]

Apr 5, 2025 - 20:36
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Atletica, Chituru Ali si migliora in finale: il tempo resta alto con vento sostenuto

Chituru Ali ha completato la propria giornata di esordio stagionale correndo in 10.25 la finale B dei 100 metri al Miramar Invitational. Il secondo italiano più veloce di sempre sui 100 metri si è migliorato rispetto al 10.36 siglato in batteria, ma stiamo parlando di tempi decisamente alti, soprattutto perché conseguiti con un vento a favore molto superiore rispetto ai limiti imposti dal regolamento per ratificare le prestazioni a fini statistici (2,0 m/s al secondo).

Oggi la brezza soffiava alle spalle degli atleti ad addirittura 4,0 m/s, ma non ha dato il beneficio sperato al velocista comasco, che è tornato in gara a oltre sette mesi di distanza dalla sua ultima apparizione (lo scorso 25 agosto a Chorzow, quando si rialzò nel finale per un problema fisico). Il vice campione d’Europa ha un po’ faticato in uscita dai blocchi di partenza e non ha particolarmente convinto nei primi appoggi, andando meglio sul lanciato.

Il quasi 26enne (spegnerà le candeline domani), che lo scorso anno sfrecciò in 9.96 a Turku, ha chiuso questa gara in Florida al secondo posto alle spalle del giamaicano Bryan Levell (10.16) e davanti all’altro giamaicano Nishion Ebanks (10.28). Si trattava di un’uscita utile per scaldare i motori e rompere il ghiaccio dopo essersi trasferito a Los Angeles per allenarsi alla corte di John Smith, guru della velocità che in passato seguì tra gli altri Maurice Greene.

L’auspicio è di rivederlo prossimamente nella forma dei giorni migliori, in modo da scendere nuovamente sotto il muro dei dieci secondi. La finale A si è corsa sotto un vento che soffiava a 2,7 m/s (in questa località l’anemometro si gonfia sempre in maniera importante) ed è stata vinta dal giamaicano Rohan Watson (9.99) davanti al connazionale Yohan Blake (10.06) e al dominicano Alex Ogando (10.14).