Anziani meno soli e più sicuri. Al via il progetto di teleassistenza. Supporto a distanza in tempo reale
Installati i primi dispositivi: ne beneficeranno gratuitamente per un anno 25 famiglie già selezionate. Il servizio affidato in via sperimentale dall’amministrazione comunale alla società Televita di Trieste

Sarzana, 16 aprile 2025 – Sono stati installati ieri, a Sarzana, i primi dispositivi di teleassistenza, un servizio rivolto in particolare a persone anziane in condizioni di fragilità. Obbiettivi e funzionamento del progetto sono stati illustrati in sala consiliare dall’assessore alle politiche sociali Sara Viola, insieme al dottor Claudio Del Vigo, consulente di Televita, e, collegata in videoconferenza, Claudia D’Ambrosio, responsabile dell’area comunicazione di Televita. Già nel giugno dello scorso anno, infatti, l’amministrazione comunale sarzanese aveva affidato il servizio a questa società di Trieste, specializzata nella teleassistenza domiciliare e nella telesicurezza, per un anno (prorogabile di un altro anno) per un importo di 15 mila euro annui. Televita ha dunque iniziato a fornire supporto a 25 famiglie, individuate dai servizi sociali dell’ente sulla base di specifici criteri. Per i beneficiari il servizio, che durerà un anno, quindi fino al marzo 2026, è gratuito.
Molti anziani e persone fragili della nostra comunità affrontano quotidianamente difficoltà legate alla solitudine, è stato spiegato durante la presentazione del progetto. La teleassistenza “è un servizio innovativo che offre supporto sociale a distanza in tempo reale, un filo invisibile che connette le persone che necessitano di aiuto con un team di operatori pronti a intervenire. Attraverso dispositivi semplici, come braccialetti o app, i cittadini potranno sentirsi più sicuri e protetti, sapendo che c’è sempre qualcuno pronto ad aiutarli”. In pratica, un dispositivo con cui le persone beneficiare hanno un canale diretto, 24 ore su 24, con operatori qualificati in grado di rispondere alle necessità, siano esse quella di combattere l’isolamento sociale, offrendo compagnia e supporto, o di monitoraggio delle emergenze. Valore aggiunto del progetto è la collaborazione con l’arma dei Carabinieri, che ha arricchito il servizio con un supporto anti-truffe, formando gli operatori affinché siano preparati a intervenire nella maniera opportuna
Le persone beneficiarie sono state individuate sulla base dei criteri specificati nel capitolato: età superiore ai 65 anni; adulto con disabilità psico-fisica; coppia “fragile” over 75; persone sole anche per solo una parte della giornata (mattina, pomeriggio, notte); persone inserite in progetti di abitare inclusivo, vita indipendente, in assenza di operatori o caregiver sulle 24 ore. All’interno di queste categorie, la priorità è stata determinata dal livello di autosufficienza nelle attività di vita quotidiana (mangiare, vestirsi, lavarsi, muoversi) e dai altri criteri prioritari di fragilità socio-sanitaria e sociale: assunzione di 5 o più diversi farmaci al giorno; uno o più ricoveri ospedalieri o in Rsa o accessi in pronto soccorso negli ultimi 12 mesi; difficoltà o ridotta deambulazione (ad esempio sostenuta con ausili); maggior parte del tempo trascorso in casa o interazioni sociali scarse o nulle.
Anna Pucci