Antonio Tiberi: “Mi sento più forte e maturo. Ayuso non è imbattibile. Al Giro d’Italia punto al podio”
Antonio Tiberi ha cominciato questa sua terza stagione in maglia Bahrain-Victorious (la sesta da professionista dalla Volta ao Algarve, per poi essere al via della Tirreno-Adriatico dove ha chiuso al terzo posto della generale, con una buona condizione, ma ancora da rifinire in vista del grande obiettivo di stagione, ovverosia il Giro d’Italia. Un cammino […]

Antonio Tiberi ha cominciato questa sua terza stagione in maglia Bahrain-Victorious (la sesta da professionista dalla Volta ao Algarve, per poi essere al via della Tirreno-Adriatico dove ha chiuso al terzo posto della generale, con una buona condizione, ma ancora da rifinire in vista del grande obiettivo di stagione, ovverosia il Giro d’Italia. Un cammino prestabilito e deciso con cura insieme al team da compiere passo dopo passo, al fine di costruire la miglior condizione per il mese di maggio.
Volta ao Algarve e Tirreno Adriatico. Che risposte hai avuto in gara?
“Alla Tirreno meglio di quanto pensassi. L’Algarve è stata la prima gara di stagione e quindi la gamba non era ottimale, a differenza della Tirreno-Adriatico dove stavo bene, la gamba era buona e la condizione migliorava giorno dopo giorno ed in vista del Giro è un aspetto molto positivo”.
Come hai vissuto il confronto con gli altri scalatori?
“Direi bene. Tra la Tirreno e il Giro c’è parecchio tempo, ma sicuramente è stato un primo test per vedere a che punto fossi con la condizione rispetto agli altri per poi regolarmi di conseguenza. Ayuso l’ho visto bene, ma non è imbattibile e quindi vedo una Corsa Rosa aperta, differente rispetto allo scorso anno quando c’era Pogacar”.
Hai dichiarato di esserti sentito ad un livello superiore alla Tirreno-Adriatico rispetto al 2024: su quali aspetti?
“Prendendo in esame lo stesso periodo, rispetto allo scorso anno mi sento meglio. Le sensazioni sono buone e sento che anche il fisico è più maturo e nel complesso mi sento più forte rispetto allo scorso anno”.
Parlando con Pellizotti, ci ha detto che in inverno hai lavorato molto sul cambio di ritmo in salita. Ti aspettavi quindi qualcosa in più nella tappa ‘regina’ della Tirreno-Adriatico o i frutti del lavoro si vedranno al Giro?
“Spero che la miglior condizione arrivi durante il Giro d’Italia. Insieme alla squadra abbiamo lavorato per arrivare alla Corsa Rosa nel migliore dei modi e quindi nel picco di forma. Il cambio di ritmo non è il mio forte e, nonostante ci abbia lavorato tanto anche quest’inverno, rimane sempre il mio tallone d’Achille”.
Quali le ambizioni per quest’anno al Giro? Roglic e Ayuso gli uomini da tener d’occhio, o c’è anche qualcun altro?
“Roglic e Ayuso saranno i punti di riferimento al Giro e saranno i due corridori che terrò maggiormente sotto controllo. Il podio è alla mia portata, salvo imprevisti, e poi mai dire mai… sarà la strada a parlare”.
Qual è il tuo pensiero sul percorso del Giro d’Italia? E quale sarà la tappa decisiva?
“Secondo me il Giro si deciderà durante l’ultima settimana, soprattutto nelle tappe con arrivo a Sestriere e Champoluc. E’ un percorso che mi piace parecchio quest’anno, è in crescendo e per le mie caratteristiche è l’ideale visto che anche io sto sempre meglio con il passare dei giorni, avendo delle buone doti di recupero sui Grandi Giri”
L’Italia ha ritrovato un corridore da corse a tappe che ama le cronometro. Eppure al Giro i chilometri contro il tempo saranno solo 42,3: ti aspettavi più km contro il tempo?
“Sinceramente mi sarei aspettato qualcosa in più, anche perché preferisco le crono più lunghe e che quindi richiedono una sforzo prolungato, ma va bene così, io cercherò di fare del mio meglio e di guadagnare qualche secondo anche nelle due cronometro previste”.
Quale sarà il tuo avvicinamento alla Corsa Rosa?
“Sarà molto simile allo scorso anno, a fine mese andrà due settimane in altura sul Teide, salterò la Liegi, quindi Tour of the Alps e poi poco prima del Giro penso che faremo un’altra settimana in altura con i ragazzi che saranno al via della Corsa Rosa, per rifinire gli ultimi dettagli e magari fare qualche ricognizione di tappe dell’ultima settimana”.
Giro e Vuelta saranno gli obiettivi di stagione? Rimandato al prossimo anno il focus sulle gare di un giorno?
“Sì, per questa stagione abbiamo deciso di puntare ancora su Giro e Vuelta quindi come obiettivo saranno le corse a tappe, magari l’anno prossimo potrò concentrarmi maggiormente nelle gare di un giorno e sul Tour de France”.