Anticipazioni Design Week 2025. Uno tsnunami di eventi. Gridano sold out, ma non è così. E si spera nelle prenotazioni last minute
Anche il design risentirà dei dazi? Anche su mobilio e oggetti di design si abbatterà la ghgiiottina del Trump più furioso dell’epico Orlando. Ma alla sua età non dovrebbe fare attenzione all’”incontinenza”? Comunque nubi scure sorvolano sulla Milano Design Week, catalizzatore mondiale con espositori e compratori provenienti da ogni angolo del pianeta. Sarà anche per […] L'articolo Anticipazioni Design Week 2025. Uno tsnunami di eventi. Gridano sold out, ma non è così. E si spera nelle prenotazioni last minute proviene da Il Fatto Quotidiano.

Anche il design risentirà dei dazi? Anche su mobilio e oggetti di design si abbatterà la ghgiiottina del Trump più furioso dell’epico Orlando. Ma alla sua età non dovrebbe fare attenzione all’”incontinenza”? Comunque nubi scure sorvolano sulla Milano Design Week, catalizzatore mondiale con espositori e compratori provenienti da ogni angolo del pianeta. Sarà anche per i prezzi che lievitano per la Design Week (alloggi, ristoranti, trasporti), il pienone di presenze si fa attendere.
Sarà anche per qualche mancanza di contenuto. È il decimo Salone, forse di più, dedicato al design sostenibile e alla multifunzionalità. Riporto testuale: Materiali eco-friendly, arredi modulari e soluzioni intelligenti e personalizzabili domineranno la scena. I nuovi trend puntano su materiali innovativi, superfici bio-based, riciclabili e a basso impatto ambientale. Sarà che il concetto di falsa applicazione alla sostenibilità sta peggiorando in modo sostanziale gli equilibri del pianeta (come scrive Antonio Galdo nel suo ultimo e “spietato” saggio Il Mito Infranto).
Il Fuori Salone è il vero magnete: 1007 eventi spalmati in città dal quadrilatero della moda ai ex mattatoi e forgiature del Certosa Disstrict, il distretto emergente frequentato dalla Generation Z. Dal maxi/letto di Laila Gohar con 18 materassi alla WonderKammer dii Visionarie. Dalla Library of Light alla Wind Labyrinth, dal Digital Garden alla Portanuova Vertical Connection, i nomi sono accattivanti. Si sale sul treno ( progettato da Giò Ponti ) con Prada e Formafantasma per conversare anche di geopolitica. Entra in agenda anche Google con l’installazione Make the invisibile visibile. L’ Home Decor non sarà solo estetica, ma anche tecnologia, grazie all’intelligenza artificiale, non solo elettrodomestici smart ma anche con finiture interattive e superfici tecnologiche.
Si chiama Cif Infinite House lo spazio con cui il detergente Cif di Unilever partecipa per la prima volta alla Milano Design Week Realizzato in collaborazione con l’architetto Massimiliano Locatelli, lo spazio al numero 77 di corso Garibaldi sarà una full immersion di suggestioni cromatiche e cronologiche selezionando dall’archivio della Fondazione Castiglioni gli objets trouvés che il celebre designer, suo mentore al Politecnico di Milano. Questa é la cornice per il Cif Infinite+Clean Spray, all’insegna del concept ‘Se è di design puoi pulirlo’. Luisa Beccaria ci trasferisce sul Lago di Como a Villa Sola Cabiati, residenza settecentesca dei duchi Serbelloni oggi gestita dal Grand Hotel Tremezzo, famosa per la bellezza dei suoi interni affrescati dalla scuola del Tiepolo, che da questa stagione ha lanciato un’esclusiva collaborazione con la designer Luisa Beccaria.
Alla designer è stata affidata l’interpretazione dei giardini, degli spazi esterni, delle zone living, dei gazebo e dei salotti esterni in perfetta armonia con la Villa, di cui tutti i tessuti sono stati disegnati ad hoc con le palette degli affreschi interni della Villa e i toni del paesaggio. Per la prima volta si è riuscito a stampare uno dei print più iconici di Luisa Beccaria su tessuto tecnico, adatto ai tendoni impermeabili. I gazebo confezionati dalla mano esperta di Guido Toschi, sorprendono con stampe che sembra quasi tocchino il cielo. Di inviti arrivano a centinaia. Quello di Hermes è sicuramente tra i più ambiti. Arriva cartaceo che é un’ autentica chiccheria. Un cartoncino in sfumatura dai toni pallidi che si apre a modi sipario per invitarti alla Pelota di Via Palermo 10 per un’installazione di meraviglie. Il Forte Arte apre le porte di Palazzo Bagatti Valsecchi, uno scrigno dove il concetto di arte si unisce al design, all’antiquariato. La galleria curata da Patrizia Grigolini, espone una selezione di opere uniche che spaziano dall’antichità al contemporaneo e incontra pezzi iconici vintage di Hermès, in collaborazione con Corrado Luxury. Mentre un paravento Fornasetti con grafica urbana dialoga con il cornicione ornato di statue di Palazzo Bagatti Valsecchi. Non manca un baule di Louis Vuitton, realizzato in cuoio nero per una Rolls Royce dei primi anni del 1900, emblema di eleganza e lusso senza tempo.
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