Anev sul Fer X: “contingenti troppo piccoli, scelta inspiegabile”
I volumi del decreto Fer X transitorio per le rinnovabili sono troppo esigui e ciò non permetterà all’eolico, al fotovoltaico e alle altre fonti interessate di abbassare i prezzi dell’energia elettrica. Questa, in sintesi, la critica mossa dall’Associazione nazionale energia del vento (Anev) al decreto direttoriale pubblicato dal Mase il 1° aprile con i contingenti […] The post Anev sul Fer X: “contingenti troppo piccoli, scelta inspiegabile” first appeared on QualEnergia.it.

I volumi del decreto Fer X transitorio per le rinnovabili sono troppo esigui e ciò non permetterà all’eolico, al fotovoltaico e alle altre fonti interessate di abbassare i prezzi dell’energia elettrica.
Questa, in sintesi, la critica mossa dall’Associazione nazionale energia del vento (Anev) al decreto direttoriale pubblicato dal Mase il 1° aprile con i contingenti per le diverse tecnologie (si veda Fer X transitorio, ecco i contingenti per la prima procedura).
Riproponiamo qui sotto la tabella con i numeri per le prime aste, declinati, come si vede, in “minimo”, “massimo” e “obiettivo”: ad esempio, per il fotovoltaico ci sono 0,6 GW di contingente minimo, 1 GW di obiettivo e 8 GW di massimo.
Come noto, infatti, le aste avranno contingenti dinamici, in cui la potenza complessiva incentivata salirà al diminuire della media delle offerte.
Il Fer X transitorio prevede un prezzo di esercizio minimo, uno di riferimento e uno massimo per ciascuna tecnologia: 65, 80 e 95 euro al MWh per il fotovoltaico, 70, 85 e 95 per l’eolico, 80, 90 e 105 per l’idroelettrico e 75, 85 e 100 per i gas di depurazione.
Tuttavia, sostiene l’Anev, il provvedimento del Mase “ha individuato dei numeri inferiori a quelli complessivi indicati dalla norma (e già questo la dice lunga sull’attenzione per le Fer e inoltre sembra non essere in linea con le indicazioni della norma primaria), ma soprattutto definisce contingenti molto piccoli rispetto agli obiettivi individuati”.
L’eolico, che secondo lo stesso ministero dovrebbe installare 2 GW all’anno per raggiungere gli obiettivi Pniec al 2030, ha un contingente-obiettivo pari a solo 0,3 GW per l’anno in corso a 85 €/MWh, “il prezzo che in Europa viene riconosciuto a tale fonte e che in Italia farebbe da subito risparmiare circa il 23% sul costo dell’energia”.
Secondo l’associazione, la scelta di fissare volumi così bassi è “inspiegabile”.
Il prezzo dell’energia elettrica in Italia, si ricorda, “è fatto dagli impianti a ciclo combinato a un prezzo intorno ai 110 €/MWh e servono fonti in grado di produrre a prezzi inferiori, per svincolarci da questa situazione e dare una boccata di ossigeno ai consumatori”.
L’eolico, conclude la nota, può offrire molta elettricità a prezzi competitivi, “ma il ministero limita tale possibilità con numeri molto piccoli (e inferiori a quelli stessi che il Governo aveva individuato), quale è il motivo?”.
Perché, si chiede l’Anev, “non viene consentito alle rinnovabili di abbassare le bollette?”.The post Anev sul Fer X: “contingenti troppo piccoli, scelta inspiegabile” first appeared on QualEnergia.it.